Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post N° 191
Post n°191 pubblicato il 10 Giugno 2008 da claudiomoraldi
08/06/2008 Bianco e Nero (a mio cugino Davide)
Scarpe lucide in un campo sicuro e sacro.
Cerchi dorati, vestiti sfarzosi, bianche tracce candide, folate di abiti gonfi e confetti a tono.
Il futuro appare sicuro e semplice, in quest’oggi di riso. Dall’alto di queste sponde, condivise, in altari antichi.
Chiese assolate in un quadro sicuro e libero da colori freddi. Ed in quello la folla di un giorno, in cui ami la gente, con graziosità sincera.
Nel vento, nel bianco; nel riso e nel nero, appoggiato ad un abbraccio, placido e mesto, dischiudi le labbra per un sorriso sincero. C.Moraldi |