Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post N° 206
Post n°206 pubblicato il 17 Luglio 2008 da claudiomoraldi
17/07/2008 Distrattamente, ti muovi
Ti muovi distrattamente, col tuo fare impetuoso, di scrivanie ribaltate e sedie smosse, fin nella radice.
Intanto, un candido bocciolo, più rosa del resto di te, viene fuori col caldo. O col tuo indifferente agitarti di mille donne, non ancora mature.
Risvegli pienamente la parte di me, non ancora sopita, ma avviata ad essere sonnecchiante. e ora allerta, con un fremito, composto di mille, piccoli brividi alla base.
Ti vedo così, desiderosamente nelle mie fantasie di adolescente, e non come uomo! perché la ragione perde, dove l’istinto ha il consenso dei sensi.
C.Moraldi |