Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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INGRATITUDINI
Post n°237 pubblicato il 12 Marzo 2010 da claudiomoraldi
INGRATITUDINI
Si muore stanchi in un giorno di sole, vissuto senza sale, gioito della stessa consuetudine delle occasioni più illustri.
Si ama soli o in solitudine e si vive delusi una vita piena, assestando calci e colpi al futuro, che ci porge volto e fianchi, come un pugile alle prime armi.
Deridendo la vita si viene derisi, da uno strato di muffa che puzza, e si spande nell’aria per formare nuvole verdi, stratificate dal tempo, portandoci ad un desiderio incompreso.
Ma geme la voglia di una vittoria, traslata nel tempo rimandata, poiché il migliore risultato, sarà la sconfitta che ci accompagna.
Si vede un mondo disgraziato, cadente, per i nostri interessi e ci si crogiola, nelle finte ferite, di una vita distrutta di un mondo per noi malato.
Fino a che la visione della nostra realtà distorta, non diventerà vera.
Claudio MORALDI |