Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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RIFLESSIONI
Post n°273 pubblicato il 19 Ottobre 2010 da claudiomoraldi
Amavo ed ancora amo, quella leggerezza degli anni in bianco e nero, quella dei vestiti corti e della gente sorridente senza soldi, che si divertiva giocando con i figli o facendo gite riempiendo l’auto di persone amiche. Mi manca più di tutti i colori sgargianti dei vestiti, il modo di parlare dei vecchi romani e quel senso d’onnipotenza che avevamo quando eravamo piccoli, non si credeva si potesse morire e di vivere non ci bastava mai. Il mondo era nostro ed era un mondo colorato e puro i piccoli regali erano grandi nel Natale era un periodo di spensieratezza, di sole e speranza dove tutto poteva succedere, e qualcosa capitava sempre. C’erano i divi del cinema che erano star e la tv era per pochi, c’era la voglia di emergere ma con altri valori. C’era la politica, il lavoro e i sindacati. Il posto fisso, i negozi e le botteghe, e c’erano gli autobus verdi e qualcuno era ancora grigio, nessuno si preoccupava per i soldi o per la casa, c’era un sorriso e un abbraccio spesso, c’era quella voglia di essere per sempre,non sapendo che sarebbe finito tutto. |