Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°190 pubblicato il 05 Giugno 2008 da claudiomoraldi
“Mangiamo soltanto” Distruggi la vita dal giorno alla sera col tuo fare leggero di stracci eleganti, lavoro solerte e finte maniere. Famiglia sbeccata da tratti di vita che vive pesante e che scorre lenta nel riflusso di noi, che viviamo incapaci di un gesto, impotenti davanti a te che ammonisci. Tarli incomprensibili nella mia testa scavano vie che portano a strade mai prese, ed un riflusso di vita bagnata negli occhi, che scende sul viso. Incomprensibile per questo giorno così strano, eppure tanto uguale. C.Moraldi |
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