Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°194 pubblicato il 27 Giugno 2008 da claudiomoraldi
27-06-2008 L’orgoglio e la fame
L’orgoglio va a braccetto con la fame, mentre gente piange per strada, i più hanno crisi di ansia e incertezza di un futuro, che si presenta quando meno te l’aspetti, e ti colpisce alle spalle.
Glia altri si arrendono come navi alla deriva, in un mondo di scogli, e ridendo dell’ultimo sorriso concesso.
Moriranno in un mondo che mira ad ucciderci tutti.
E per le strade che traboccano speranze, pazienza e incertezza mista a paura.
Io guardo la gente che comunque continua a vivere, ridere e persino nascere e morire.
L'Italia non si ferma, ma decisamente, sta rallentando.
C.moraldi |
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