Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°205 pubblicato il 17 Luglio 2008 da claudiomoraldi
08/01/2008 Baci e abbracci
Baci e abbracci dal duemila e per duemila volte ancora, per i sogni di domani, che li sogneremo ancora.
Per il tempo che c’abbiamo, e per quello che ci resta, nella vita e nella morte, prima il cuore…. prima il cuore…. poi, la testa!
sveglia presto la mattina, per andare a lavorare, tutto il giorno e tutti i giorni, in un bagni di sudore.
veder bruciare due cerini, odore che si scoglie al sole, come un gelato nelle mani, in ricompensa di un dolore.
E baci e abbracci nel vedersi, a molti mesi di distanza, e raccontarsi un po’di vita, che poi di vita ne hai abbastanza!
E baci tanto per capire, se questa vita è eccezionale, o se è comune solamente, come si legge sul giornale!
E baci e abbracci di dolcezza, gettati dalla porta accanto, che non si esigono davvero, ma si ricevono soltanto.
E nella testa due persiane, sulla finestra di un cortile, ed una porta originale, che si usa solo per uscire.
C.Moraldi
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