Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°214 pubblicato il 28 Luglio 2008 da claudiomoraldi
Per il momento si vive Vivo la vita con la soddisfazione di sempre, riverso su di un albero morto accatastando per la pioggia ombrelli ormai vecchi...buttati. Siamo foglie bruciate dal sole, e macerate nel vento, arrivate nel selciato, putride, irriconoscibili agli occhi, di un bambino che gioca nel fango. E ci avviciniamo a piccoli gruppi, di città distrutte, da altri popoli, che come noi sconfortati, da un senso di vuoto perenne, si lasciano andare, a violenze gratuite ed emozioni roventi, in questo strano destino che ci lascia scolpito un futuro incerto. A noi che non siamo cattivi, ma impariamo la meschinità, e dimentichiamo la storia, in piccoli pezzi di arredamenti che fa paura, e soldati bambini si ergono da case, che non sono e non saranno mai nostre, ma prese in prestito da banche, che esigono un prezzo troppo alto, e alle volte ci cacciano per multe banali. C.Moraldi |