Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post N° 213
Post n°213 pubblicato il 22 Luglio 2008 da claudiomoraldi
22/07/2008 Pensieri 2008
Faccio calcoli distratti, in strati di mente, da cui arriva piano e lento e discontinuo, il risultato.
E non mi accorgo nemmeno, di essere in attesa di qualcosa di rimando, poiché la traccia, del mio sottopensiero, si perde nel nulla.... o continua a intervallare irregolarmente.
Quando ho la percezione di un’allerta, che mi confermi, che chiaramente stia riflettendo, su qualcosa di confuso, che alla fine prende forma, in tratti spigolosi, nella mia mente, che alla fine, si concretizza in un’idea.
C. Moraldi
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