Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°247 pubblicato il 18 Marzo 2010 da claudiomoraldi
BIBLIOTECHE FUORI MODA
Biblioteche morenti esiliate in angoli segreti, intirizzite nei loro corpi di vecchie signore, e ammirate fin da giovani, ora anziane spariscono lentamente, con rimpianti di persone troppo mature, in un futuro che non é più di carta!
Il domani non appartiene a questi luoghi polverosi, e sprizzanti virtù involontarie, la sera sale un sapore di vecchio, rassicurante e sereno, in questi smarriti luoghi, che sanno d’antico, eppure, tanto attuali quanto utili.
Nelle fronde degli alberi vecchi, il vento porta l’odore di libri imponenti.
E negli alberi un silenzio che vive nelle tante storie.
Lo zittio del tempo, rallenta la sua andatura, per ascoltare assorto nell’inchiostro di pagine vecchie, rotte e immortali.
Negli scaffali allineati di colori alternati in prime edizioni, si riposano volumi distrutti dal tempo, nascosi alla vista di persone curiose queste mensole attendono, nuovi e vecchi, autori di stoffa, pelle e cartone pressato.
Claudio MORALDI
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