Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°314 pubblicato il 17 Gennaio 2012 da claudiomoraldi
Il capitano si è salvato sulla costa
Il capitano dov’è andato a finire? Mah…. io lo visto per ultimo, era in sala da pranzo a cenare, stava ordinando una porzione di carne, di carne rossa e grossa da addentare!
Ma cosa capita che succede, abbiam sentito fragore e chiasso, mi dica il vero signor marinaio io sono pronto alla crudeltà! Mi scusi tanto, mi scusi ancora, ma sa non è che io sia informato, poiché, nessuno qui dice niente, ad un semplice mozzo disgraziato! Adesso aspetti e si rassicuri, non sarà nulla uno scarico o forse sarà un pesce morente.
E mentre la nave affondava lenta e cuochi e sguatteri, impartivano in lingue diverse le indicazioni, di sbarco per lasciare la nave, il capitano con la sua scialuppa, toccava terra senza bagnarsi neppure i calzoni! No…non si curava di cosa fare!
Gli avevano detto: “il capitano si salva sempre sulla costa anche se l’acqua non è neanche alta” e quindi la misericordia non conta tanto, “misericordia bisogna scappare!” Il capitano è già attraccato al porto, mentre gli altri si sono in alto mare, a distribuire, ciambelle e giubbotti a cavarsela un po come viene.
Con la concordia l’amore e la fede, sul capitano si può contare, per arrivare ad un traguardo lontano per arrivare a nuovi confini, si corre tanto fino a domani, si arriva in stati di estradizione!
Ma c’è un paese un paese intero, a risvegliare una notte mai vista, con calzettoni, maglioni e cappotti, si arriva quasi a salvare tutti!
Ora il paese e illuminato a giorno, ogni famiglia è un imbarcazione, tra sopravvivenza, sospiri e pazienza, si troverà una collocazione.
Claudio MORALDI
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