Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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18/07/2008
Il bene ed il male
che è dentro
ogni uno di noi
Deserti al sole
Sono i tuoi occhi,
quando incrociano
i miei distrattamente,
senza forza, ne
desiderio di un sussulto,
che arrivi fino a me.
E mi ritiro nell’oscurità,
di un tunnel,
di macchine danzanti,
che senza fretta
tornano a casa,
dopo un lavoro
estenuante faticoso,
estremamente inutile,
di noia necessaria.
E il tuo viso mi appare…
sconcertato dal futuro,
che dovremmo avere,
che abbiamo!
….via, via perduto,
come strade intricate,
tra minuscoli palazzi,
aggrovigliati in un
tessuto sociale o
in un urbanistica
astratta.
Il ricordo rimane,
di momenti precisi,
desti in pensieri di carta,
che brucia lentamente,
e si mischia piano
al presente,
che troneggia su quello,
che rimane di noi.
Abbracciamo scelte diverse,
come parenti lontani,
visti per caso
una volta per sbaglio,
lasciamo alle spalle
vere intenzioni,
come bicchieri riposti,
in teche di
vetro o armadi sfarzosi,
a prendere polvere.
Non siamo noi,
non lo saremo mai più!
eppure ancora una
volta ci stupiamo,
di essere cresciuti,
al ridosso di gente,
che cambia e che
ci ha cambiato,
a nostra insaputa,
e senza un consenso,
un nostro vero volere.
distinguiamo
il bene dal male,
ma non sappiamo
che farne,
e quest’ultimo,
ci si porge in
sfumature di grigio,
che vagano
arrivando più al nero,
che al bianco.
C.Moraldi