Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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PASQUA 2011
Pasqua, Uova di cioccolato
siringhe fresche e sangue rosso.
Sguardi persi di rassegnazione,
realtà illuse che toccano dentro
un sottile messaggio, folle disprezzo vitale,
rancore rinchiuso in un piccolo spazio.
Distruttore di anime, del tuo sangue, di te!
Sacrilego di sentimenti,
muoiono venendo fuori iracondi,
in un giorno che nasconde il suo volto,
e tristemente nel nero pastoso,
di un animale piangente.
Rimbombano nel buio,
campane di morto,
nella tua sventura,
il silenzio sottile,
di un uomo che spera
sapendo di non avere certezze,
ma nella conclusione dell’ultimo giorno….
il peggio non arriva
apri gli occhi al sole,
cammina in un vento che grida,
in un salendo di braccia che fondono vite,
e vivi più volte.
Claudio MORALDI