EMOZIONI...
Siamo come candele accese. Il rosso della fiamma non è l’unico colore, ma solo il più esterno e visibile. Ci sono anche il giallo e il blu: alla base, intorno allo stoppino. Allo stesso modo in noi convivono tre livelli di “combustione”: il rosso delle passioni all’esterno, il giallo delle emozioni e, alla base, il blu dello spirito. Chi passa la vita a inseguire passioni per provare emozioni fa una cosa molto vitale, ma insufficiente ed è per questo che rischia di rimanere sempre inappagato. Per trarre dai sensi tutto ciò che possono darti, occorre lavorare sullo strato più profondo e nascosto. Imparare a cercare risposte all’interno e non all’infuori di te. Altrimenti sarai sempre vittima delle circostanze e degli ondeggiamenti emotivi altrui.
Massimo Gramellini, da “Cuori allo specchio”
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Post n°60 pubblicato il 08 Dicembre 2012 da g1b_9
Marcello Veneziani |
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Gli àuguri antichi erano una casta sacerdotale di indovini. Oggi fanno solo parte di un complesso gioco di reciprocità. Anzi, di scambi, soprattutto virtuali. Gli auguri, infatti, si "scambiano" anche con il cellulare che per questo, ne riduce il valore e il significato. Li riduce a un rito elettronico, routinario e superficiale. Si fanno gli auguri in qualche nanosecondo. "Cari auguri...". E, pochi secondi dopo, tre tocchi e arriva la risposta. Oppure, a tua volta, senti il segnale del cellulare. L'augurio sia come un frontone nel tempo cos' veloce nelle evoluzioni, eppur così incerto; come l'autogenocidio dei Maja, l'incendio di Cartagine, i Maori dell'isola di Pasqua.... O un Natale al Supermarket ? O il Natale della Terra esausta ?l Dai.. Almeno una delle visioni a 380 gradi...