EMOZIONI...
Siamo come candele accese. Il rosso della fiamma non è l’unico colore, ma solo il più esterno e visibile. Ci sono anche il giallo e il blu: alla base, intorno allo stoppino. Allo stesso modo in noi convivono tre livelli di “combustione”: il rosso delle passioni all’esterno, il giallo delle emozioni e, alla base, il blu dello spirito. Chi passa la vita a inseguire passioni per provare emozioni fa una cosa molto vitale, ma insufficiente ed è per questo che rischia di rimanere sempre inappagato. Per trarre dai sensi tutto ciò che possono darti, occorre lavorare sullo strato più profondo e nascosto. Imparare a cercare risposte all’interno e non all’infuori di te. Altrimenti sarai sempre vittima delle circostanze e degli ondeggiamenti emotivi altrui.
Massimo Gramellini, da “Cuori allo specchio”
Post n°66 pubblicato il 10 Aprile 2013 da g1b_9
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Post n°65 pubblicato il 29 Marzo 2013 da g1b_9
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Post n°64 pubblicato il 10 Marzo 2013 da g1b_9
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Il piano B Ecco la lettera che mi è capitato di ricevere al posto di quella sul rimborso dell’Imu. «Gentili elettori ma soprattutto elettrici, il signor Bersani ha affermato che non esiste un piano B. Quell’uomo è un dilettante della bugia, lasciatevelo dire da un professionista. Il piano B esiste eccome. Sono io. Mettetevi comode ed eleganti che vi spiego. Il grillo e la volpe Casaleggio - gli ho offerto dieci milioni di euro più Scilipoti per sapere quale marca di shampoo usa - non voteranno mai nessun governo: politico, tecnico, tecnico-tattico. Qualcuno ha fatto girare il nome di Giacobbo per un governo Voyager che ci porti al voto con una legge elettorale a triplo turno ritrovata in un’anfora babilonese, ma si tratta di una bufala: Casaleggio lo vuole sottosegretario agli esteri per i rapporti con gli alieni. Senza i Cinque Stelle, e con i senatori di Monti che stanno tutti su un pianerottolo, l’unica maggioranza possibile rimaniamo noi: pidielle e pidimenoelle. La Grande Colazione, come potrebbe definirla un suo estimatore: Giuliano Ferrara. C’è un problema, però. Io. Se il pidimenoelle osasse rimettersi con me, alle prossime elezioni prenderebbe meno voti di Ingroia. E per quanto i dirigenti del pidimenoelle abbiano dato prova di non badare a questi particolari, temo che l’impresa superi le loro forze. Qui scatta il piano B. D’Alema muore dalla voglia di prendere una tisana con Alfano e la Gelmini, purché io non mi aggiri nei paraggi? Va bene, me ne vado. Per il bene del Paese, e in cambio di un condono tombale sulla mia esistenza, lascerò l’Italia oggi stesso. Anche perché sono atteso altrove. Lunedì, con la messa Pro Eligendo Me, incomincia il conclave». |
Da accurati studi medici, psicologici e filosofici sono state individuate sette molle al voto di domenica prossima Da accurati studi medici, psicologici e filosofici sono state individuate sette molle al voto di domenica prossima. Ne offriamo in esclusiva la tipologia: 1-Voto sadico. È il voto punitivo, per farla pagare a qualcuno. Nemico Assoluto, categoria sociale, ricchi, borghesi, berlusconiani. Non cercano il proprio vantaggio ma l'altrui sofferenza. 2-Voto masochista. È il voto a chi ci ha già fatto soffrire tra persecuzioni, tasse, minacce e punizioni. Per una curiosa sindrome autolesionistica, si reputa più serio e più europeo chi ci fa più male. 3-Voto convenienza. Dal voto irascibile si passa al voto concupiscibile. È il voto allettato dall'offerta speciale, voti uno e prendi tre, e anche lo scettico dice: meglio sfacciate promesse difficili da mantenere che velate minacce facili da mantenere. 4-Voto di rabbia. È il voto di odio universale. Tutti a casa, tutti ladri, l'importante è azzerare. Visto che non si può costruire, meglio sfasciare. 5-Voto di stima. È il voto cedolare secco a uno che reputiamo serio, che ci sta simpatico, e basta. Senza porsi problemi sul dopo voto. 6-Voto di appartenenza. Il contrario del precedente, voto impersonale, attribuito nel nome di un simbolo, di un passato, di una storia, di un'idea. 7-Voto di castità. Ovvero astenersi, non andare a votare, rinunciare, detto altrimenti voto Ratzinger. Si prevede che dopo il voto ci sarà un governo sadomaso, alleanza tra i primi due, e farà male a nemici, amici e conoscenti; ma per sua natura alla fine farà male anche a sé e presto si tornerà al voto. Da un Cucù di Marcello Veneziani |
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