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chi e come sono

Post n°3 pubblicato il 30 Novembre 2008 da kenjo2008
 

 

In questa sezione vengono presentate delle interessanti informazioni sugli squali
e sul loro comportamento, sotto forma di domande e risposte.
 

Quali specie di squalo sono costantemente presenti nei mari italiani?
Leggi la risposta
 

Quando sono avvenuti gli ultimi attacchi di squalo in acque italiane?
-
Luglio 1926, Varazze (Mar Ligure), attacco mortale ad un bagnante a circa 200 m da riva. (squalo bianco di circa sei metri)

-Settembre 1956, Circeo (Mar Tirreno), attacco ad un subacqueo a circa 2.5 km di distanza dalla spiaggia. (squalo bianco di circa quattro metri)

-Agosto 1962, Circeo (Mar Tirreno), attacco ad un subacqueo.
(squalo bianco)

-Settembre 1962, Circeo (Mar Tirreno), attacco mortale ad un subacqueo con numerosi pesci appesi sulla cintura. (squalo bianco)

-Luglio 1963, Riccione (Mare Adriatico), attacco ad un subacqueo durante attività di pesca sub. (squalo bianco di circa quattro metri)

-Settembre 1978, Capo d’Anzio (Mar Tirreno), attacco ad un subacqueo.
(squalo bianco di circa cinque metri)

-Giugno 1983, Riomaggiore (Mar Ligure), tentativo di attacco ad un subacqueo.
(squalo bianco di circa tre metri)

-Luglio 1986, Punta Secca (Sicilia), attacco ad una bagnante a circa 300 m dalla riva. (squalo bianco di circa tre metri)

-Febbraio 1989, Golfo di Baratti (Mar Tirreno), attacco mortale ad un subacqueo. (squalo bianco di circa sei metri)

-Giugno 1989, Marina di Carrara (Mar Tirreno), attacco ad un surfista disteso sulla tavola. (squalo di circa tre metri)

-Luglio 1991, Portofino (Mar Ligure), attacco al kayak di una bagnante a circa 20 m dalla riva. (squalo bianco di circa tre metri)
Ulteriori informazioni.

 

Quali sono le specie di squalo più pericolose per l'uomo?
Sono quattro le specie di squalo considerate più pericolose:
1) SQUALO BIANCO (
Carcharodon carcharias)
2) SQUALO TIGRE (Geleocerdo cuvier)
3) SQUALO LEUCA (
Carcharhinus leucas)
4) SQUALO MAKO (
Isurus oxyrinchus)
Le schede biologiche e le fotografie di questi squali sono visibili QUI..


Dove si possono vedere squali bianchi in cattività e in natura?
L’uomo non è mai riuscito a mantenere e quindi studiare meglio uno squalo bianco in cattività, almeno fino all’anno 2003..
Prima di tutto è importante comprendere che lo studio in cattività di un animale, la cui presenza nelle acque del mondo è drasticamente diminuita, può servire per acquisire maggiore consapevolezza sulla necessità di protezione da parte dell’uomo. Esaminando i suoi comportamenti in cattività infatti si può tentare di colmare quelle lacune biologiche ed ecologiche che ancora riguardano questo squalo e nello stesso tempo anche l’esposizione al pubblico può contribuire a cancellare tanti luoghi comuni sul  cosiddetto “mangiatore di uomini”..

Nel Giugno 2003 per la prima volta il Monterey Bay Aquarium in Monterey, California, è riuscito a mantenere in cattività uno squalo bianco per 10 giorni, dopo i quali purtroppo l’esemplare è morto.
Nel Settembre 2004 una femmina, catturata per sbaglio da pescatori professionisti, viene donata all’acquario e per 198 giorni questo esemplare si adatta perfettamente alla vita in cattività e viene esposta al pubblico con grande successo.
Nel Marzo 2005 questo squalo bianco, per non prolungare eccessivamente la sua permanenza in cattività e proteggerlo da eccessivo stress, viene rilasciato in mare aperto e monitorato per 30 giorni, potendo così acquisire una mole importantissima di dati ed informazioni biologiche.
Dal 31 Agosto 2006 il Monterey Bay Aquarium tiene in cattività un altro esemplare, il quale subito dimostra di adattarsi bene alla nuova situazione, alimentandosi normalmente ed aumentando di peso e lunghezza.
Il 16 Gennaio 2007, dopo 137 giorni all’interno dell’acquario, questo esemplare viene rilasciato, e grazie all’applicazione di un tag satellitare che dovrebbe staccarsi il 16 Aprile 2007, potrebbero essere ricostruiti tutti i suoi movimenti in mare aperto nell’arco di questi tre mesi.

Attualmente sono due le mete principali nel mondo che vengono raggiunte per osservare il grande squalo bianco in natura: la regione di Gansbaai ed in particolare l’isola di Dyer in Sud Africa e l’area di Dangerous Reef, al largo della penisola Eyre nell’Australia meridionale.
1) Gansbaai è un piccolo villaggio di pescatori che si trova a circa due ore di automobile dalla più nota Cape Town (180 km di distanza).
L’area è abbastanza tranquilla e quello che può offrire è la bellezza della sua natura, che il turista anche non sub potrà apprezzare con lunghe passeggiate lungo le coste.
Gli squali bianchi possono essere visti in particolar modo nei pressi dell’isola di Dyer, prevalentemente sabbiosa e distante pochi km da Gansbaai.
In queste zone sono infatti numerose le colonie di foche, insieme ai loro cuccioli, prede appetitose per questo grande predatore dei mari.
Per quanto riguarda le immersioni, ci sono diversi centri che organizzano uscite in mare con la gabbia metallica per vedere gli squali bianchi, consigliate anche ai principianti, con la voglia però di vivere forti emozioni.

2) Dangerous Reef deve prima di tutto il suo nome non alla presenza degli squali bianchi, ma alla pericolosità della zona per le navigazioni, nei pressi del Golfo di Spencer. Questa scogliera si trova al largo della penisola Eyre, nell’Australia meridionale, zona anche questa popolata da numerose foche, leoni marini e quindi anche squali bianchi.
In questa zona e nelle isolette vicine si possono osservare più di 12000 leoni marini, la colonia più grande dell’Australia.
Anche qui il turista non sub può apprezzare la bellezza della natura, le sfumature dell’oceano e delle spiagge, sia rocciose che sabbiose, partecipando anche alle uscite delle organizzazioni che trasportano i subacquei nelle varie zone di immersione.
Anche la terra emersa infatti propone le sue bellezze, senza dimenticare, come già accennato, le numerose foche e leoni marini presenti in ogni isoletta della zona.
Per quanto riguarda infine le immersioni, anche qui vengono realizzate con l’ausilio delle gabbie metalliche di protezione, in superficie per i principianti e sul fondo per i più esperti.
 

Come si riproducono gli squali?
Negli esemplari maschi la parte terminale delle pinne pelviche, (pinne pari che hanno la funzione di stabilizzare la rotta dell'animale) si allunga e si calcifica sempre più a formare gli pterigopodi (due), gli organi sessuali attraverso i quali lo squalo si riproduce. La riproduzione è interna e vede l'introduzione di uno pterigopodio (l'altro è di riserva) nella cloaca della femmina. Questo è un momento molto cruento, infatti il maschio morde ripetutamente la femmina sulle pinne e sul dorso per stimolarla e tenerla ferma.
Circa il 30% degli squali ha una riproduzione ovipara, cioè la femmina depone le uova nell'ambiente esterno; circa il 50% ha una riproduzione vivipara aplacentata, cioè la femmina produce le uova che si schiudono all'interno dell'utero ed il piccolo, dopo essersi nutrito del sacco vitellino, esce all'esterno completamente formato; il rimanente 20% ha una riproduzione vivipara placentata, dove il piccolo squalo è in contatto con la madre attraverso una primitiva placenta e dopo aver completato lo sviluppo esce all'esterno.

Nella riproduzione vivipara aplacentata possono manifestarsi due situazioni particolari:
1) oofagia, quando i piccoli di squalo, nell'utero materno, una volta utilizzato il sacco vitellino, si nutrono di uova non fecondate che la madre continua a produrre.
2) adelfofagia, quando i piccoli di squalo, uno per ogni utero materno, si nutrono dei "fratelli" (cannibalismo intra-uterino) e quindi nascono soltanto due piccoli.
 

Quali specie di squali e razze sono presenti nel Mare Adriatico?
Leggi la risposta

 

Gli squali devono muoversi continuamente per respirare?
La maggior parte degli squali pelagici, che nuotano cioè in alto mare, deve effettivamente muoversi in continuazione per respirare.
In essi l'acqua scorre attraverso la bocca, sempre aperta, e passa per le branchie ossigenandole. Se questo flusso si interrompe per un tempo prolungato, quando per esempio uno squalo finisce in una rete da pesca, l'animale nuore affogato..
Gli squali bentonici invece, che vivono a stretto contatto con il fondo marino, possono rimanere fermi ed hanno la capacità di aspirare l'acqua con la bocca ed espellerla poi attraverso le branchie.
Alcuni squali "super accessoriati", come lo squalo toro (Charcharias taurus) possiedono entrambe le modalità di respirazione, che utilizzano a seconda delle situazioni in cui si trovano!
Moltissimi squali hanno infine "lo spiracolo", cioè un piccolo foro posto dietro l'occhio con una valvola azionata da un muscolo involontario, ma questa apertura è molto piccola e spesso non può essere utilizzata per una respirazione completa. Lo spiracolo invece è molto grande nelle razze, ed utilizzato al posto della bocca per aspirare l'acqua. (articolo sullo SPIRACOLO)


Quanti denti hanno gli squali?
I denti degli squali sono disposti in file, in genere sei, nelle mandibole superiore ed inferiore, e si muovono progressivamente in avanti, in modo da sostituire in continuazione i denti della fila più esterna, più soggetti ad usura e rottura.  In media nella bocca di uno squalo ci sono circa 300 denti e nel corso della vita ne vengono sostituiti circa 20000, un numero veramente impressionante !


Perchè gli squali martello hanno la forma del capo così strana e particolare?
Con questa morfologia gli squali martello probabilmente ottengono un galleggiamento migliore durante il nuoto ed i loro organi di senso, attraverso una superficie maggiore, diventano ancora più efficienti. (vedere l'articolo "Squalo martello")


Gli squali possono percepire i campi elettrici?
Gli squali, (vedere "I sette sensi")
hanno effettivamente la capacità di percepire i campi elettro-magnetici generati dai pesci e quindi individuare anche prede che si nascondono sotto la sabbia! Tutto ciò è dovuto alle "ampolle di Lorenzini", degli organi sensoriali presenti soprattutto nella regione del capo dello squalo, che prendono contatto con l'esterno attraverso numerosi e piccoli forellini pieni di sostanza conduttrice. Probabilmente le ampolle di Lorenzini servono allo squalo anche per riconoscere la propria posizione rispetto al campo magnetico terrestre..


Qual'e' la pressione del morso di uno squalo?
La pressione del morso di uno squalo Carcharinus obscurus di circa 2 metri sembrerebbe essere di tre tonnellate per centimetro quadrato !

 

Lo squalo bianco è presente nelle acque italiane?
Lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) è diffuso in tutto il Mediterraneo. In Italia negli ultimi 150 anni ci sono stati circa 190 avvistamenti, soprattutto nel Mar Ligure, Mar Tirreno e Canale di Sicilia. L' incontro con questo squalo durante una immersione subacquea è sicuramente raro. Infatti lo squalo bianco è un pesce pelagico, che nuota lontano dalle coste ed in acque profonde, quindi durante le normali immersioni di un subacqueo ricreativo le possibilità di un contatto diretto sono estremamente ridotte.

 

Quali sono le dimensioni del più grande squalo bianco catturato dall'uomo?
Il più grande squalo bianco (Carcharodon carcharias) è stato catturato a Malta, ed era una femmina di 7,14 metri di lunghezza.  Lo squalo bianco è il più grande squalo predatore presente nei mari del globo, infatti lo squalo balena (Rhincodon typus, fino a 18 m.) lo squalo grande bocca (Megachasma pelagios, fino a 5 m.) e lo squalo elefante (Cetorhinus maximus, fino a 13 m.) sono squali che si cibano di plancton, e quindi non predatori attivi.


Quali specie di squalo sono presenti nel Mediterraneo?
Nel Mediterraneo sono presenti una cinquantina di specie diverse di squali, tra cui lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) lo squalo toro (Carcharias taurus) lo squalo volpe (Alopias vulpinus) lo squalo mako (Isurus oxyrinchus) lo squalo grigio (Carcharinus plumbeus) la verdesca (Prionace glauca) lo squalo martello comune (Sphyrna zygaena) lo squalo elefante (Cetorhinus maximus).


Lo squalo attacca l'uomo?
Soltanto alcune specie che raggiungono grandi dimensioni possono rappresentare un pericolo per l'uomo, come lo possono essere tutti i grandi predatori che vivono sulla terra.  Il 50% degli squali non supera il metro di lunghezza, l'82% non supera i 2 metri, e soltanto il 4% raggiunge dimensioni superiori ai 4 metri. L'uomo non rientra tra le prede abituali dello squalo.


Quanti attacchi all'uomo avvengono ogni anno, in tutti i mari del globo, da parte degli squali?
Ogni anno, in tutti i mari del globo, ci sono circa 90-100 attacchi, di cui una ventina mortali.


Quanti squali vengono uccisi dall'uomo ogni anno?
L'uomo ogni anno cattura ed uccide circa 100 milioni di squali..


Nelle coste italiane è possibile essere attaccati dagli squali?
Nelle coste italiane è molto difficile che un bagnante incontri uno squalo e venga attaccato.. Nel Mediterraneo sono presenti una cinquantina di specie di squalo diverse ma le loro abitudini non li portano ad avvicinarsi alle nostre spiagge.

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