Creato da man.ba il 04/10/2011

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New Social Welfare and Gap up!!

Post n°54 pubblicato il 30 Maggio 2012 da man.ba
 

Non solo a seguito dell'attuale impoverimento delle famiglie, delle aziende e della stessa Società, ma anche del probabile verificarsi di imprevisti eventi e calamità naturali, ai quali, volenti o nolenti dovremo confrontarci e prenderne atto. Kyoto, riduzione gas serra, raccolta differenziata, buco dell'ozono, ogm, mucca pazza, bene comune, senilità, disabilità...

L'80% di chi soffre la fame vive nelle zone rurali, 828.000.000 di persone vivono in baraccopoli.

Egoismo e disinteresse, tutti siamo chiamati a modificare il nostro modo di pensare, il nostro stesso stile di vita, il nostro guardare all'altro, al Pianeta, alle risorse, all'uso ragionato che dovremo cominciare a farne. Non tutti se ne sono accorti, ma non si tratta più di discorsi pioneristici o pseudo avventurieri: è la realtà in cui viviamo. Persone prima guardate negli anni con sospetto, con pregiudizio, stranieri, venuti in italia per lavorare e per trovare un lavoro che, nella loro terra d'origine non c'era, miraggio proveniente dal racconto di altri che qui lo avevano trovato. E noi a considerarli terzo mondo, bisognosi... Fino a non volerci accorgere che, ora, l'Italia non è più tra le mete ambite, anzi e sapere ciò fà molto male, chi era venuto con l'illusione di migliorare le proprie condizioni, ora pensa di ripartire, verso l'Australia o la Norvegia. Nemmeno in Europa???  Molti musulmani anche verso i nuovi paesi dell'Arabia. Ricchezza, risorse, cultura. Esistono molte opportunità che da noi non vedono. E adesso che le aziende colpite da altre scosse del terremoto sono di nuovo inagibili, gli extracomunitari che vi lavoravano hanno comprato il biglietto di viaggio e se ne tornano a casa. 

Abbandonati da chi credevamo usurpatori, perchè si sono accorti che qui si vive male, che il lavoro non c'è, che la vita è difficile e costosa e non ti rende altrettanto.

L'Altro: sono Io.

Gli Altri: siamo Noi.

gap up logo

Le associazioni di volontariato come Gap up, hanno a cuore queste parole e agiscono di conseguenza, c'è chi lo fà da moltissimo tempo. E magari molti non se ne sono nemmeno accorti. Ma non è questo il punto. Gli obiettivi sono altri, anche variabili da associazione ad associazione. Tutte hanno punti fermi e su questi proseguono il loro cammino. Di ascolto, di apertura, di sostegno, di solidarietà.

Occorre continuare su queste direzioni e impostare un nuovo welfare di comunità dove necessita. Ma a ben guardarci, dove non c'è questa necessità ora?

Creare luoghi aggregativi in cui si possa incontrare il volontariato attivo, utile e gratuito, in cui ricevere e poter successivamente anche dare o ridare.

E tutelare.

Tutelare territori, abitazioni, luoghi di lavoro, le Persone, il Talento.

Valorizzare.

Valorizzare i beni artistici, renderli fruibili e visitabili, comunicare la storia e la vita dei nostri avi, dei nostri nonni, spesso soli e privati del loro ruolo di saggezza da tramandare. La società li ha anche resi biechi egoisti, con il solo pensiero della balera, della palestra, del soggiorno al mare. Forse avrebbero bisogno di parlare e di venire ascoltati, perchè, beati loro, molti sono baby pensionati.

logo gap up

 

 

                                                  assoc.gapup@gmail.com

 

 
 
 
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