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Stupore e Indignazione

Post n°185 pubblicato il 06 Novembre 2015 da man.ba

 

“Cara Chiara…” ma il messaggio è indirizzato ad altri. “Lo sai – prosegue il testo – oggi sei stata oltraggiata da lui…dal suo avvocato e dai giudici che non hanno coraggio”. E poi si rivolge a tutti. “L’ITALIA (maiuscolo, ndr) è un paese dove non c’è dignità e oggi in quell’aula si parlava solo del modo in cui riabilitare al mondo quel verme che ti ha ridotta così…nessuno ha mai pensato a come sei e sarai per sempre ridotta e abbandonata…lui ha ricevuto un bellissimo sconto che lo aiuterà a tornare presto a fare la sua vita…”.

In colpa...

Sì, ci sentiamo in colpa. Anche noi. Che abbiamo lottato per ottenere rispetto per le Donne, ma preferiremmo specificare... in particolare per la propria fidanzata, per la propria moglie, per la propria madre. Che sì, si potrebbe intendere diventare "una proprietà", ma come per tutte le cose a cui teniamo, che adoriamo possedere... occorre prendersene cura, rispettarle, provvederne alle necessità, amarle.

Non certo far loro del male. Guai!! 

E quando ciò accade, quando si spezza la magia, quell'alchimia tra gli animi... occorre diventare Adulti responsabili e rispettosi dell'Altro. Non certo risolvere le cose, da vigliacchi, procurando ferite e dolore, troppo facile e troppo da Piccoli Uomini. Cerchiamo di aiutare la nostra Società al Rispetto Altrui. E ad applicare le leggi, soprattutto nei reati non legati al patrimonio... bensì contro la salute e la vita delle persone.

Chiedete ad una Madre o ad un Padre, quale possa essere il dolore più grande. Mai vi risponderanno parlando della perdita del portafoglio.

Chiedete ad una Madre o ad un Padre, quale sia il dolore che non consente di riprendersi mai più, di tornare ad essere felici, di scherzare, di vedere la vita con piacevolezza, di godere delle piccole e grandi cose che scorrono nella vita.

E mai vi risponderanno parlando della perdita del portafoglio.

All'indomani della sentenza di appello che ha ridotto da 20 a 16 anni la pena all'aggressore della 21enne (in stato vegetativo) il padre condensa in un post dolore e rabbia: "Si fanno ricorrenze e salotti sulla violenza sulle donne. Ma al dunque chi fa del male a una donna ne esce sempre meglio della vittima"

16 anni sono comunque tantissimi... Una terribile punizione... sentiamoci responsabili e lottiamo, affinchè queste cose non possano più accadere. AS monte. Insegnamo il Rispetto, la non Violenza. Aiutiamo ad uscire le persone dalla rabbia, dal dolore, dal loro vivere il Nulla. Questo, dovrebbe essere uno tra gli obiettivi di una società Civile e degna di ospitare al meglio i suoi abitanti. Tutto il resto sono parole al vento.

Senza interferire in idee politiche o religiose... i cattolici possiedono oggi un bravissimo Papa, spirituale, moderno, pellegrino, amato dalla Gente... si potrebbe già anticipare la parola un "futuro Santo"... seguiamo il suo esempio... ascoltiamo le Sue Parole... non fermiaci alle apparenze, proviamo a scendere nel profondo... in cio' che serve effettivamente alle Persone. A cio' che basta alle Persone, per vivere, per respirare, per alzarsi di nuovo il mattino dopo. E facciamone tesoro. Rispettiamo noi stessi e rispettiamo il nostro prossimo. Anche se debole e Donna.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/05/lotta-a-violenza-su-donne-solo-a-parole-il-jaccuse-con-foto-del-padre-di-chiara/2191435/

 

 

 

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Donne e Diritto

Post n°184 pubblicato il 19 Ottobre 2015 da man.ba

 

             La violenza sulle donne e le risposte del diritto

 

Nonostante l'alluvione che ha gravemente colpita la zona e stà mettendo a dura prova, luoghi, aziende e volontari...

BENEVENTO- Arte, narrativa e diritto al servizio delle donne per combattere il femminicidio. Si ritroveranno a Benevento, ospiti dell’Università del Sannio, esperti , giuristi ed artisti per esprimere concetti ed emozioni e confrontarsi con una delle realtà più crude di questi anni: la violenza sulle donne. Verrà rappresentata anche con racconti di esperienze di vita vissuta. Promotori dell’evento sono Rosanna Pane - Ordinario di diritto Privato dell’Universita’ del Sannio, Annamaria Santangelo - psicoterapeuta, Presidente de L’Agape’, Fulvia Russo avvocato, Presidente Fondazione “Il meglio di te”.

Appuntamento mercoledi’ 21 ottobre alle ore 15,00 nella sala convegni Dipartimento DEMM, Piazza Arechi II Benevento

 

AGAPE

 

 

 

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http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/10/15/news/benevento_straripa_il_

fiume_calore_strade_e_palazzi_sommersi_dall_acqua-125108309/


 
 
 

La Ruota

Post n°182 pubblicato il 09 Ottobre 2015 da man.ba

 

La ruota del criceto

"Trovavo la vita del tutto priva di interessi; e questo avveniva specialmente quando lavoravo otto o dodici ore al giorno. E la maggior parte degli uomini lavoro otto ore al giorno almeno cinque giorni la settimana. E neanche loro amano la vita. Non c'è ragione per uno che lavora otto ore al giorno di amare la vita, perché è uno sconfitto. Si dorme otto ore, si lavora otto ore, si va avanti e indietro, tutte le piccole cose che si hanno da fare. [...] Come si può amare la vita se si vive soltanto un'ora e mezzo al giorno e si buttano via tutte le altre ore? E questo è quello che ho fatto per tutta la vita. E non l'ho amato. Credo che chiunque lo ami sia un grande idiota. Non c'è modo di poter amare questo genere di vita." - Charles Bukowski

Ovvio che la conciliazione tra lavoro e impegni familiari rimane sempre il problema principale da risolvere per integrare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, così come la linea dello sviluppo umano porta a ridurre progressivamente il tempo e la fatica dedicati al lavoro materiale per avere più tempo a disposizione, in particolare per i padri. 

Conclusioni

Ci siano concesse alcune sottolineature a modo di conclusioni.

Devono essere rispettate le esigenze oggettive della crescita in comune dei figli.

Ciò richiede ideali comuni, impegno progrediente, capacità pedagogiche, preparazione necessaria e tempo anche per partecipare ad iniziative adatte.

Le leggi e i contratti possono aiutare la famiglia e devono essere più attenti alla missione del padre e della madre.

Il ruolo paterno è necessario anche quando la madre non lavora.

Occorre rivalutare l'impegno educativo dei genitori verso i figli.

Va rivalutato anche il lavoro casalingo.

Leggi e contratti devono puntare al salario famigliare e ad adeguati assegni famigliari. Essi devono valorizzare anche la possibilità che può offrire il lavoro a tempo parziale.

Giornata di lavoro più corta e settimana più corta potranno dare maggiore possibilità a patto che ci si educhi seriamente al buon uso del maggior tempo libero.

E' chiaro che in tutto è determinante il ruolo della coscienza che va quindi educata.

La società civile (Stato, Regioni, Comuni ecc.) diano un aiuto positivo alla famiglia; non si limitino a dichiarare fallimenti, non curino solo i sintomi, non demoliscano ma favoriscano uno stile serio e impegnato di vita.

La Chiesa deve mettere più attenzione ai problemi familiari, deve portare avanti con decisione una controcultura, preparando meglio al matrimonio, seguendo anche dopo il matrimonio con iniziative catechetiche e pedagogiche per rendere possibile un cammino permanente di fede.

Solo coscienze ben formate sapranno armonizzare le responsabilità familiari con gli impegni di lavoro e di vita sociale.


Qui di nuovo le parole di Bukowski... donateci per il nostro benessere, per migliorare il nostro futuro e soprattutto gratis... concludiamo con 

« Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse che per questo dovremmo amarci tutti quanti e invece no, siamo schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla. »
(C. Bukowski, Il capitano è fuori a pranzo)

« La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità. »

ovviamente, parola di Charles Bukowski!!


 

 

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Cuore, matrimoni e divorzi

Post n°181 pubblicato il 07 Ottobre 2015 da man.ba

 

Ci capita di leggere un sacco di ricerche, di studi effettuati e spesso, diventa difficile selezionare, condividere, partecipare, crederci...

Ma se si tratta di cose serie... occorre comunque prenderne atto.

Come questi risultati... frutto dell'University College London, London School of Economics e London School of Hygiene and Tropical Medicine

Lo studio e l'analisi hanno coinvolto oltre 10mila partecipanti, provenienti da Inghilterra, Scozia e Galles, su persone tutti dell'annata 1958 e nati durante la stessa settimana di primavera. 

Il fine... indagare gli effetti del matrimonio sulla salute. I risultati? Chi è sposato ha una probabilità minore di contrarre malattie del cuore e problemi respiratori. Il rischio, infatti, si dimostra più alto fra i non sposati e i single.

 Per il corrispettivo maschile: si alza del 14% la probabilità di sviluppare malattie cardiache da parte degli uomini single rispetto alle donne single. Secondo alcuni ricercatori evitare di sposarsi o andare a vivere insieme per le donne è meno dannoso rispetto agli uomini. 

EFFETTO DIVORZIO – Che cosa succede in caso di divorzio? Dai risultati dell'indagine emerge che le conseguenze non sono così negative, né per gli uomini, né per il sesso femminile. Una separazione introduce conflitti dolorosi, tuttavia una volta preso coscienza della realtà in maniera lucida,  e superata la situazione di crisi, è possibile pensare che si ritorni a uno stato di equilibrio, migliore rispetto al protrarsi di litigi continui ed estenuanti. 

Quando un matrimonio termina rimane dolore e rabbia, a cui si aggiunge il senso potente di una sconfitta che raggela l'anima. Incolpare l'altro è inutile e dannoso perché spesso, come dimostrano indagini più accurate, le colpe sarebbero da distribuire equamente e le incomprensioni costituiscono una barriera che entrambi abbiamo contribuito a creare. Ma cosa è possibile imparare da un divorzio?

1 L'importanza di esprimere ciò che pensiamo e vogliamo, i nostri obiettivi e desideri. Stare zitti non è mai una buona soluzione, perché si finisce per nascondere in profondità le verità più intime con il rischio di... farle esplodere come una pentola a pressione a tempo debito! Per costruire una comunicazione limpida, onesta e chiara è necessario permettere a se stessi di essere fedeli ai propri reali bisogni e spiegarli al partner con gentilezza ma in maniera ferma e senza giri di parole. Meglio discutere di più all'inizio di una storia o allontanarsi subito che rischiare di farlo dopo anni per aver nascosto differenze che in fondo sapevamo già di avere.

2 Il vero carattere di una persona si dimostra... durante un litigio! Purtroppo succede proprio così, perché è molto facile andare d'accordo e mostrare una perfetta armonia quando non ci sono nuvole all'orizzonte: nel momento in cui sorgono delle differenze o le discussioni aumentano appare il vero volto di chi abbiamo accanto. Soprattutto i divorzi possono tirar fuori il peggio delle persone, eppure anche questo serve perché ora sei consapevole che a parole è facile dirsi civili e amabili, il difficile è esserlo nelle azioni e purtroppo le persone che più tendono a desiderare una coppia perfetta sono le stesse capaci di diventare intolleranti nel momento in cui non tutto funziona come dovrebbe.

3 Vendette, rivincite, oggetti non leniscono il dolore. Spesso si arriva a questa preziosa consapevolezza dopo guerre all'ultimo sangue che hanno ingrassato il portafoglio dei rispettivi avvocati senza riuscire a portare un reale cambiamento. Evita. Con il tempo ne sarai felice, perché né la vendetta, né l'ostinazione riescono a produrre buoni risultati: l'odio lascia la bocca ancora più amara e disgustata e questo riguarda sia chi lo riceve, sia (soprattutto!) chi lo prova.

4 Cerca il silenzio interiore, perché solo in questo luogo dentro di te riuscirai a sbrogliare la matassa, osservare con più obiettività ciò che è accaduto, scoprire la tua pace. Coinvolgere amici e familiari per farne alleati è un'idea pessima: parlare del tuo matrimonio è utile se serve a riflettere, ma fai attenzione a bloccarti non appena il discorso vira verso il gossip. Quando si evita di trasformare le amicizie in una nicchia dove parlare male dell'ex, le persone che autenticamente sono legate a noi si avvicineranno con il cuore e la voglia di essere davvero presenti. Non siamo soli e dopo eventi come un divorzio si capisce quanto la vera amicizia sia importante, rara e preziosa.

5 Puntare l'attenzione sul passato distoglie dal futuro. Per quanto sia stata importante una relazione arriva un punto in cui, a beneficio della tua sopravvivenza psicologica, è necessario guardare il dolore, viverlo e poi raccogliere ogni ricordo in un cassetto che esisterà per sempre ma che ora hai bisogno di chiudere se desideri far posto a nuove emozioni. Nessuno ti chiede di dimenticare il partner con cui hai condiviso tanto, tuttavia per riprendere contatto con la tua felicità, devi creare la possibilità di concentrarti sul futuro. Forse siete stati insieme vent'anni, o forse sei mesi: non permettere che il tempo della vostra relazione pesi sulle spalle come una condanna. Il presente è adesso. Pasado es pasado.

 

http://www.tgcom24.mediaset.it/donne/amore/il-matrimonio-fa-meglio-agli-uomini-che-alle-donne_2133738-201502a.shtml

 

 

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Passato... pasado es pasado

Post n°180 pubblicato il 01 Ottobre 2015 da man.ba

La regressione senza ipnosi è una tecnica utile per riportare la coscienza indietro nel tempo, in quello che ora non viene più ricordato ma che ha ancora la capacità di influenzare la personalità e la salute della persona.


Esistono delle teorie, ancora in cerca di conferme tra gli scienziati, che postula l’esistenza di una memoria funzionale del feto, che inizia a registrare gli stimoli dal concepimento, per continuare durante tutta la gestazione, fino al parto. Queste “registrazioni”, unitesi agli eventi della nascita e del dopo andrebbero a formare il carattere e la personalità dell’individuo. In poche parole tutte queste memorie vanno a formare gli occhiali con cui si vede la realtà.


“Avere un mezzo come la regressione per andare a ricontattare tali memorie può risultare un grande vantaggio in termini di salute mentale, fisica e spirituale per l’individuo che si sottopone”, ci spiega Paolo Avaro Operatore Olistico che propone una Terapia personalizzata basata sulla regressione guidata.

Quando si prova dolore nella vita, o si è incapaci di raggiungere un obbiettivo voluto, bisognerebbe chiedersi il perché. Perché si prova tristezza, rabbia, rancore e altri sentimenti negativi, quando non ci sarebbe alcun motivo per provarne, o si attuano atteggiamenti sabotativi verso la situazione? Dare la colpa a eventi passati o ad altri come ai genitori o a un’infanzia difficile, certamente non placa quello che si prova. Un trucco, oggi giorno, “per non sentire” e che ha fatto la fortuna del mercato moderno è di dare continui stimoli che distraggono l’individuo da se stesso, ma purtroppo questo ha un prezzo molto caro: una vita poco vissuta.

Oramai anche la scienza sembra sempre più propensa ad accettare la teoria secondo cui ciascun sintomo non arriverebbe per caso, ma sarebbe piuttosto scaturito dalle nostre emozioni represse del passato, infatti è accettato che le malattie sono di origine psicosomatiche.

Capiamo allora insieme a Paolo Avaro cosa succede nella nostra mente.

Sembra incredibile che un’emozione possa essere così forte da spingere il nostro cervello ad accendere un dolore fisico o un sintomo neurologico. Eppure, i nostri conflitti si nascondono nel nostro subconscio, hanno origine differente a seconda dell’esperienza individuale e possono sfociare in emozioni talmente complicate da tollerare, che le reprimiamo.

Ogni volta che una situazione karmica ( Causa – Effetto ) si manifesta nelle situazioni della vita di tutti i giorni, si rivive il momento della ferita originale e viene provocato simultaneamente di nuovo il dolore. Quando tutto questo avviene, ci troviamo di fronte ad una grande opportunità: quella di guarire la ferita del passato (Causa) attraverso l’evento presente ( Effetto).

Se riaffiora un problema, anziché sfruttarlo come opportunità di guarigione, molti reagiscono rendendo la ferita ancora più profonda, magari peggiorando le cose e cercando conforto in cibo, alcol, e una lunga lista di altre distrazioni.

Molti non sanno che le ferite non cicatrizzate vengono memorizzate nel corpo fino a quando non le rilasciamo. Il subconscio considera il corpo come magazzino di ferite emotive, che ad un certo punto si manifestano, specialmente se vengono accumulate per lunghi periodi di tempo. La memoria delle ferite emotive indebolisce il fisico e invita la malattia ad accomodarsi nel nostro organismo, oltre che a causare depressione, stanchezza, stress e aumento di peso.

Tutte le ferite sono destinate a guarire. Le questioni non risolte ci appesantiscono, non ci fanno dormire e ci tengono lontano dalla coscienza creativa che tutti possediamo. E’ solo tenendoci saldamente legati al passato che impediamo a noi stessi di vivere secondo il nostro potenziale massimo.

Molti di essi stanno venendo in superficie proprio allo scopo di essere risolti. Ecco come mai molti di noi stanno vivendo profondi problemi familiari, ad esempio. Le ferite vogliono essere guarite e i problemi vogliono essere sciolti. Nulla di questo può accadere finché non si è disposti a lasciarsi andare, liberarsi e cambiare.

E’ importante conoscere il proprio PASSATO, per alleggerire il PRESENTE e creare un FUTURO MERAVIGLIOSO.

L’individuo nel proseguo della sua vita utilizza degli strumenti di rimozione per nascondere a se stesso ciò che gli procura tormento, e il trauma viene in un certo modo velato alla coscienza vigile. Metodi come la regressione non fanno altro che andare indietro nella storia personale, e riportare in superficie ciò che è nascosto. Quando la coscienza dell’individuo rivive coscientemente i dolori originari dei traumi, guadagna la possibilità di trascenderlo e liberarsi in modo definitivo da pesi che si portava addosso senza saperlo. La regressione senza ipnosi viene condotta portando in un primo momento l’individuo in un rilassamento profondo, e poi attraverso un tema prestabilito, a ricordare gli eventi più recenti collegati al tema per andare sempre più indietro nella sua storia. Come detto sopra, le memorie intorno alla nascita e al concepimento sono elementi fondamentali da prendere in considerazione, che ci portano a scoprire, che la vita di tutti i giorni, non è altro che un proseguo di quei momenti perché, andando indietro si arriva là o addirittura oltre. Con questo metodo si può arrivare rivivere la nascita, il periodo perinatale, il concepimento fino ad arrivare alle Vite Pecedenti…


https://www.facebook.com/Ri-scopri-le-tue-Vite-Precedenti-con-Paolo-Avaro-878476688835273/timeline/

http://obiettivobenessere.tgcom24.it/2015/09/28/regressione-senza-ipnosi-per-guarire-vecchie-ferite-e-guardare-al-futuro-con-ottimismo/

 

 

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