Creato da faesehmazza il 25/07/2009

Gemme Preziose

Questo spazio - in continuo aggiornamento con brani tratti dalla letteratura baha'i - è dedicato alla riflessione sulle virtù che l'uomo deve acquisire per compiere il suo alto destino.

 

 

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UNITA'

Post n°13 pubblicato il 10 Agosto 2009 da faesehmazza
 
Foto di faesehmazza

"E' stato innalzato il tabernacolo dell'unione, non vi considerate estranei l'uno all'altro. Siete frutti di un unico albero e foglie di un solo ramo".
“In questo Giorno conviene a tutti gli uomini di aggrapparsi saldamente al Più Grande Nome e di fondare l’unità del genere umano”.

“Non ingiuriatevi l’un l’altro. Siamo in verità venuti per unire e fondere tutto ciò che dimora sulla terra”.
“Nel Libro di Dio, il Grande, il Possente, vi è proibito di ingaggiare conflitti e contese”.
“Lo scopo fondamentale che anima la Fede di Dio e la Sua Religione è quello di salvaguardare gli interessi della razza umana e di svilupparne l’unità”.
"...le parole che sono discese dal firmamento della Volontà di Dio sono sorgente di unità e armonia per il mondo".
“Il benessere dell’umanità, la sua pace e sicurezza non possono conseguirsi a meno che e finché non ne sia stata fermamente stabilita l’unità”.
“Tanto potente è la luce dell’unità da illuminare il mondo intero”.
“Ognuno veda nell’altro la bellezza di Dio riflessa nell’anima. Questo punto di somiglianza porta l’attrazione e l’amore fra l’uno e l’altro. Quest’amore renderà tutti gli uomini onde dello stesso mare, stello dello stesso cielo e frutti dello stesso albero. Quest’amore porterà la realizzazione dell’accordo vero, la base della vera unità”.
"Chiudete gli occhi alle differenze di razza e accettate tutti con la luce dell'unità".
"Non ci si deve gloriare di amare la propria patria, ma piuttosto di amara il mondo intero...".
"O figlio dell'uomo! Dall'insondabile oceano della Mia misericordia, feci cadere sui popoli del mondo una goccia di rugiada, eppure non trovai nessuno ad accoglierla, poichè ogni uomo s'è distolto dal vino celestiale dell'unità per volgersi verso le sozze fecce dell'impurità e pago della coppa mortale, ha messo da parte il calice della bellezza immortale. Abietto è ciò di cui si è appagato".
"Siate in perfetta unità. Non adiratevi mai l'uno con l'altro... Amate le creature per amor di Dio e non per loro stesse. Non vi inquieterete mai né mai vi spazientirete se li amerete per amore di Dio".

"Considera i fiori di un giardino. Sebbene differiscono nella specie, colore, forma e aspetto, pure, dal momento che sono rinfrescati dalle acque della medesima sorgente, vivificati dalle brezze dello stesso vento, rinvigoriti dai raggi dell'unico sole, acquistano, in virtù della loro stessa diversità, ancor più bellezza e fascino... Come sarebbe sgradevole alla vista se tutti i fiori, le piante, le foglie ed i boccioli, i frutti, i rami e gli alberi di quel giardino avessero medesima forma e ugual colore! Un giardino è invece arricchito e abbellito dalla diversità delle tinte, delle forme e dell'aspetto e l'effetto che ne deriva è più grande".
"...considera come l'amicizia e l'unione siano causa di prosperità, felicità, gioia e benessere del genere umano, mentre il dissenso e la discordia sono per lo più apportatori di difficoltà, umiliazione, turbamento e insuccesso".
"Per raggiungere questa cordiale unità, uno dei punti essenziali sui quali per prima cosa Bahá'u'lláh e 'Abdu'l-Bahá hanno insistito, è quello di resistere alla tendenza naturale, di permettere che l'attenzione si soffermi sui difetti e sulle manchevolezze degli altri piuttosto che sulle proprie. Ciascuno di noi risponde di una vita soltanto: la propria. Ciascuno di noi è incommensurabilmente lontano dall'essere perfetto come è perfetto il Padre divino, ed il compito di perfezionare la propria vita e il proprio carattere richiede tutta la nostra attenzione, tutta la nostra volontà e tutte le nostre energie. Se permettiamo che l'attenzione e le energie si impegnino nello sforzo di raddrizzare gli altri e di rimediare i loro difetti, perdiamo tempo prezioso. Siamo come aratori, ciascuno dei quali ha da controllare gli animali aggiogati, da dirigere il proprio aratro e, per tenere dritto il solco, deve tenere l'occhio alla mèta concentrandosi sul proprio compito. Se guarderà da una parte e dall'altra per vedere come se la cavano tizio e caio e per criticarne l'aratura, allora di sicuro il suo solco verrà storto".
"... dove esiste una volontà unita non vi sarà nulla che potrà efficacemente opporsi ed ostacolare le forze dello sviluppo costruttivo".

L’unità è una virtù molto potente e porta grande forza.
E' un modo di vedere l'universo come un tutt'uno, disegnato da Colui il Quale ha creato tutti noi.
Quando pratico l'unità permetto a me stesso di vedere come ogni cosa è collegata e dipende dalle altre cose.
L'unità porta armonia, come il suono della musica fatto da strumenti diversi in un'orchestra.
Sono parte dell’universo di Dio.
L'unità non vuol dire essere uguali: un flauto non cercherà di suonare come un tamburo.
Accettando le diversità significa aiutare ogni anima a sviluppare ed esprimere i talenti e le capacità che Dio le ha dato servendo l'umanità.
L'unità porta la pace.
Ho attenzione per la terra e tutti gli esseri viventi.
Posso diventare un messaggero di pace, dovunque.
Unità non vuol dire apparire, pensare, agire o parlare nello stesso modo.
Attraverso il potere dell'unità posso risolvere i conflitti.
L'unità di parola e azione è insostituibile anche nella mia educazione se voglio essere più sincero, più veritieri e più credibili.
Io sono una unità, e sono conscio che il mio corpo, il mio spirito e la mia mente non possono litigare tra loro.
Posso scoprire una nuova idea o soluzione che soddisfi i bisogni di ciascuno.
Se in me esiste un forte impegno di conseguire l'unità, basato sulla accettazione del mio scopo nella vita, cioè sottomissione alla volontà di Dio, tutte le prove e difficoltà possono essere superate con successo.
Riconosco che volenti o nolenti, siamo sulla via dell’unità e che, ci accettiamo l’un l’altro oppure no, il nostro essere diversi è prontamente accettato dal nostro Creatore.
L'unità senza diversità e vitalità può degenerare in un'inerte uniformità.
"L'unità non è una somma di parti, più o meno mescolate insieme alla pari, nè un sostrato comune a tutte le differenti parti, bensì è, più dinamicamente, un supremo scopo finale cui tutte le parti sono teologicamente ordinate".
Lo scopo fondamentale della religione è la realizzazione dell'unità del genere umano - assoluta unità nella diversità.
La Manifestazione di Dio unifica tutti gli esseri umani nel senso che indica loro la direzione verso la quale orientare i loro sforzi.
L'unità può essere conseguita soltanto quando le opinioni personali sono illuminate dalla Saggezza divina. Quando esiste l'unità nella famiglia, i membri si aiutano a vicenda, si ascoltano e gioiscono dei diversi modi di essere. Gli altri si sentono a casa felici di essere con loro.
Quando in famiglia esiste l'unità, questa può diffondersi in tutto il mondo.
"Spesso gli uomini si odiano perchè si temono; si temono perchè non si conoscono; non si conoscono perchè non possono comunicare; non possono comunicare perchè sono separati".
"Colui il quale sperimenta l'unità della vita, vede il suo stesso essere in tutti gli esseri viventi e tutti gli esseri viventi nel suo stesso essere, e guarda ogni cosa con occhio imparziale...".
Uno degli ostacoli all'unità è di credere che noi siamo nel giusto e gli altri no.
L'unificazione di tutti i popoli della terra non può avere luogo se individualmente gli esseri umani non sono uniti fra di loro.
Il movimento del mondo verso l'unità dipende dalla nostra capacità di infondere il significato e l'essenza dell'unità nella nostra vita individuale, nella nostra coscienza e nelle nostre azioni collettive.
Non saremo mai capaci di mantenere l'unità del mondo senza sviluppare al massimo la nostra conoscenza e la nostra capacità di amare, capacità che sono lo scopo della nostra vita.

 
 
 
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"Un'ora di riflessione è preferibile a settant'anni di pio culto". - Baha'u'llah


"Lo scopo dell'unico vero Dio... nel rivelarSi agli uomini, è quello di mettere in luce quelle gemme che sono celate nelle miniere del loro vero ed intimo essere". - Baha'u'llah

I brani riportati in questo blog sono tratti dagli scritti di

Baha'u'llah

'Abdu'l-Baha

Shoghi Effendi

"C. U. G."

Autori vari

 

LE NOSTE GEMME NASCOSTE

"Vero discapito è quello di colui i cui giorni sono trascorsi nella completa ignoranza del proprio vero essere".
"Lo scopo per cui l'unico vero Dio Si è rivelato agli uomini è quello di portare alla luce le gemme nascoste nella miniera del loro vero e intimo essere".
"O amici! Non trascurate le virtù di cui siete stati dotati, non dimenticate il vostro alto destino".
"Le ricompense di questa vita sono le virtù e le perfezioni che adornano la realtà dell'uomo".


 

 

L'uomo, creato per conoscere, amare, servire e riflettere Dio, si deve considerare come una miniera di attributi, ciascuno latente e potenziale. Questi attributi sono manifestati mediante quella interazione col mondo che è chiamato educazione. Se nel corso di questa interazione l'uomo si interessa sopratutto del suo soddisfacimento personale, questi attributi subiscono una involuzione, i legami di amore e di considerazione per gli altri si indeboliscono e scompaiono, si sviluppano quelle qualità che, in realtà, ne denotano l'estrema mancanza, cioè l'opposto delle virtù.
Se d'altra parte l'uomo si rende conto che anche il suo prossimo è stato creato per riflettere le perfezioni di Dio, cercherà di associarsi con lui in modo che, mediante la mutua cooperazione, ciascuno possa aumentare la sua capacità di riflettere quelle perfezioni e pertanto possa svilupparsi e crescere finchè quelle perfezioni siano chiaramente rivelate e l'anima, così rafforzata, sia resa pronta per la vita in un altro mondo.
Questa associazione, questo amore, questo senso di comunione, sono le basi della civiltà in continuo progresso, per la promozione della quale tutti gli uomini sono nati.
Così come ogni grande Manifestazione di Dio è uno specchio perfetto della essenza divina, così tutti gli altri esseri umani sono anch'essi specchi, capaci di riflettere - se si rivolgono verso quelle Manifestazioni - i Loro gloriosi attributi, quegli attributi che sono appunto necessari per il perpetuamento dell'esistenza nel regno celeste.
Ebbene, tutto quello che l'uomo deve fare è il primo passo, la scelta di volgersi verso il Regno: "Bussate e vi sarà aperto". "In verità Egli aiuta chiunque Lo aiuti e ricorderà chiunque Lo ricordi". "Egli è Dio Che ascolta e esaudisce le preghiere".
In cambio di questa scelta l'uomo riceve quei "doni e poteri misericordiosi" che via via che prosegue nei suoi sforzi, si fanno più generosi, premiando il suo impegno e accelerando il processo della sua crescita che all'inizio sarà lenta e dolorosa, ma quando egli "nell'azione stessa" avrà appreso bene la metodica, la crescita sarà assai più rapida e facile - con la certezza nel cuore che "le confermazioni divine trasformano la goccia in un mare e tramutano in aquila un moscerino".
"Ma se un individuo ha qualità spirituali e virtù risplendenti, e il suo scopo nella vita è spirituale e le sue inclinazioni sono dirette verso Dio, e inoltre egli studia altri rami del sapere - allora abbiamo luce su luce; il suo essere esteriore è luminoso, il suo carattere personale radioso, il suo cuore sano, il suo pensiero elevato, la sua comprensione rapida, il suo rango nobile.
Benedetto colui che perviene a questo altissimo rango".

 

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