Creato da faesehmazza il 25/07/2009

Gemme Preziose

Questo spazio - in continuo aggiornamento con brani tratti dalla letteratura baha'i - è dedicato alla riflessione sulle virtù che l'uomo deve acquisire per compiere il suo alto destino.

 

 

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SPIRITUALITA'

Post n°36 pubblicato il 16 Settembre 2009 da faesehmazza
 
Foto di faesehmazza

"O figlio della mondanità! Dilettoso è il regno dell'esistenza, sol che tu possa penetrarvi; glorioso il dominio dell'eternità, sol che tu travalichi il mondo mortale; dolce la santa estasi, sol che tu beva al mistico calice dalle mani del Giovane celestiale. Se tu raggiungessi questo stato, saresti liberato dalla distruzione e dalla morte, dalla fatica e dal peccato".
"O amico Mio, ascolta con il cuore e con l'anima i canti dello spirito e custodiscili come i tuoi stessi occhi".
"La prima cosa da fare è acquisire sete di spiritualità e poi vivere la Vita! Vivere la Vita! Vivere la Vita! Questa sete la si acquista meditando sulla vita futura, studiate le Parole Sante ... e dedicate molto tempo alla preghiera e alla meditazione. Allora conoscerete questa Grande Sete e solo allora potrete incominciare a vivere la Vita!"
"L'uomo si trova nello stadio più alto della materia e all'inizio della spiritualità".
"...la causa principale dei mali che imperversano oggi nel mondo è la mancanza di spiritualità. La civiltà materialistica del nostro tempo ha tanto assorbito le energie e l'interesse dell'umanità che in genere la gente non avverte più il bisogno d'innalzarsi al di sopra delle forze e delle condizioni della quotidiana esistenza materiale. Non c'è richiesta sufficiente di cose che dobbiamo chiamare spirituali per distinguerle dai bisogni e dalle esigenze dell'esistenza terrena".

"...dobbiamo raggiungere il livello spirituale in cui si dà la precedenza a Dio e in cui le grandi passioni umane sono incapaci di sviarci da Lui. In ogni momento vediamo persone che, sia per la forza dell'odio, che per l'appassionato attaccamento verso un altro essere umano, sacrificano i loro principi o si precludono il Sentiero di Dio. Dobbiamo amare Iddio, e solo a questa condizione è possibile un generale amore verso tutti gli uomini. Non possiamo amare ogni essere umano per se stesso, ma il nostro sentimento verso l'umanità dovrebbe essere motivato dall'amore per il Padre che creò tutti gli uomini".
"Proprio come la terra attrae tutto al centro di gravità e ogni oggetto lanciato nello spazio cade, così anche le idee materiali e i pensieri mondani attraggono l'uomo al centro dell'io. Ira, passione, ignoranza, pregiudizio, cupidigia, invidia, bramosia, gelosia e sospetto impediscono all'uomo di ascendere ai reami di santità imprigionandolo negli artigli dell'io e nella gabbia dell'egoismo. L'uomo, non assistito dal potere divino, cercando di sfuggire a uno di questi nemici invisibili, cadrà inconsapevolmente nelle mani dell'altro. Non appena tenta di librarsi in alto, la densità dell'amore dell'io, simile alla forza di gravità, lo attira al centro della terra. L'unico potere capace di liberare l'uomo da questa prigionia è il potere degli aliti dello Spirito Santo".
"Non basta che i credenti si limitino ad accettare e osservare gli insegnamenti: è necessario che essi alimentino quel sentimento di spiritualità che si può acquisire soprattutto attraverso la preghiera".

Senza la conoscenza di Dio (riconoscimento della Sua Manifestazione) la vita spirituale dell’uomo è gravemente mutilata.
Dopo il riconoscimento sono necessari la “costanza nell’amore per Lui”, la “fermezza nella Sua Causa” e osservazione rigorosa dei comandamenti prescritti.
La spiritualità nasce dal connubio dei due doveri gemelli prescritti da Dio ai Suoi servi: da un lato l'unione col Signore, dall'altro l'obbedienza alla Sua Parola, il primo l'aspetto interiore e mistico, il secondo l'aspetto sociale.
Quando accetto la Manifestazione, ciò che avviene in realtà è l'inizio dello sviluppo del seme dello spirito nella mia anima.
La via del perfezionamento spirituale passa attraverso l'obbedienza alla Manifestazione di Dio per il nostro tempo.
La religione si spegne quando l'uomo dimentica lo scopo di Dio per lui. Senza un senso di quello scopo, non vi può essere alcuna visione di destino spirituale, alcuna motivazione per vivere nel presente in un modo che garantisca una vita spirituale nel futuro, alcuna ragione per resistere alle tentazioni corruttrici di una civiltà in disfacimento.
La rinascita della religione, significa un'infusione dello scopo di Dio per l'uomo nelle faccende degli uomini, procura i mezzi tramite i quali ogni singolo credente può acquisire conoscenza dello scopo di Dio per l'uomo in questo giorno e, in collaborazione con tutti gli altri credenti del mondo, tradurre quello scopo in azione, cosa che alla fine ci porterà alla Più Grande Pace.
La religione è "quella attitudine umana per la quale anche ciò che per il non religioso è nulla, viene integrato in un sistema totalitario universale acquistando pertanto valore, anzi supremo valore".
Per sviluppare le nostre qualità spirituali dobbiamo essere consapevoli dell'alto stadio spirituale che Dio ha destinato a ciascuno di noi e tendere costantemente verso di esso.
La devota recitazione delle preghiere appositamente rivelate dalla Manifestazione di Dio rappresenta un mezzo attraverso il quale è possibile attingere le forze spirituali necessarie per conseguire le mete spirituali che quelle stesse parole indicano.

La preghiera, la lettura e lo studio delle Sacre Scritture sono un mezzo di progresso spirituale perchè la Manifestazione di Dio traduce in parole adatte all'uomo la propria conoscenza diretta del mondo del Regno e del mondo della creazione e la trasmette all'umanità.
Quando vado a trovare familiari, amici e conoscenti, oriento intenzionalmente le discussioni verso temi di importanza spirituale.
È amore in azione.

E' fare cose utili agli altri con purezza di intenti.
E' servire attraverso opere ispirate all'amore del prossimo.
E' servire attraverso l'impegno di tutto me stesso.
E' servire la causa dell'unità del genere umano.
E' liberazione dalle di questo mondo.
È quando decido di preferire l’amore del divino: in questo modo posso amare sia il mondo del Regno sia quello della creazione.
È come una zona di alta pressione dove si stabilisce un regime di forza entro il quale venti e tempeste non possono entrare.
Il grado in cui riesco ad attirare l’amore degli altri è il termometro del mio sviluppo spirituale.
Così come nutro il mio corpo tutti i giorni, mi dedico giorno dopo giorno a sviluppare quelle che sono le mie capacità intellettuali, nutro anche la mia spiritualità, per far emergere quelli che sono i miei valori che mi guidano lungo il cammino spesso stretto e tortuoso della vita.
La spiritualità può essere conquistata solamente attraverso un processo graduale e non con un atto di fede compiuto una volta per tutte.
La spiritualità non è soltanto la capacità di preghiera e meditazione - il termine "spirituale" ha un ben preciso valore positivo, nel senso che lo spirito - lungi dall'essere estraneo alla materia - esso ha il potere di trasformarla.
Il potere dello spirito "capace di trasformare il mondo è conferito da Dio all'umanità ... solo dopo una preliminare purificazione del cuore".
Ho imparato e compreso la necessità di assumermi la responsabilità del mio processo di crescita spirituale e a prendermi cura della mia vita.
Il primo frutto della spiritualità è la 'gioia'.
Essere spirituali significa avere fiducia in se stessi e negli altri.
Una persona spirituale è quella che conosce ed ama Dio e che è impegnata nello sforzo di sviluppare quelle capacità di conoscenza e di amore per servire l'umanità. Per definizione, quindi, essere di mente ristretta, rifiutarsi di vedere una nuova evidenza - ostacolando la capacità di conoscere, o reagendo verso gli altri in modo non amorevole - sono tutti segni di immaturità o di malattia spirituale.
La via che porta dall'egotismo alla spiritualità si chiama spiritualizzazione, cioè liberazione dai pregiudizi e apertura di tutta la vita ai valori dell'amore e della fede.
Scoprire in me un pregiudizio è sempre una prova e, nel momento in cui lo riconosco, so che devo sforzarmi per sradicarlo, non solo perchè se non lo faccio sarei ingiusto verso gli altri, ma anche perchè il mio sviluppo spirituale dipende assolutamente da ciò.
La persona egocentrica guarda al passato, cerca le motivazioni, le cause. La persona spirituale guarda al futuro, agli scopi, agli obiettivi.
Per la persona egocentrica è molto importante vedere se ha ragione o no. Per la persona spirituale il suo scopo è vivere in pace con il proprio fratello.
Una critica le persone, l'altra ama le persone.
L'una guarda alle manchevolezze, agli errori degli altri, l'altra invece guarda ai lati positivi degli altri.
L'una condanna gli altri, la persona spirituale sa la differenza tra chi ha commesso l'azione e l'azione (il soggetto e l'autore).
Una è arrabbiata con gli altri, l'altra cerca di aiutare il suo prossimo.
La persona egocentrica cerca di mettere in mostra le sue buone azioni e nasconde invece quelle cattive. La persona spirituale è consapevole delle sue manchevolezze e ammette a se stessa le sue cattive azioni, non tiene gli errori per se stesso, ma gli tira fuori.
La persona egocentrica fa beneficenza, prega, digiuna, fa tutte queste azioni soltanto per mostrarle agli altri, vede le sue azioni premiate soltanto quando gli altri vedono le sue pie azioni.
La persona spirituale fa delle buone azioni e le tiene per se stesso: l'uomo è ciò che si tiene dentro.
La persona egocentrica è schiava delle proprie emozioni, mentre la persona spirituale è padrone delle proprie emozioni.
La persona egocentrica è pessimista, mentre l'altra è ottimista.
L'una persegue i 5 scopi (avere giustificazioni per le sue manchevolezze, volere attenzione, volere la superiorità, rivendicazioni, ritirarsi-cedere). Il fine della persona spirituale è avvicinarsi di più a Dio.
La persona egocentrica è disordinata, mentre l'altra è ordinata.
Una è sempre in dubbio, l'altra crede.
Una sa sempre cosa devono fare gli altri, l'altra si chiede "che cosa posso fare io ora?".
L'egocentrico è sempre dipendente dalle persone, si chiede sempre che cosa gli altri penseranno di me? della mia fede? L'altro invece fa uso della propria libertà interiore.
Per l'uno ogni cosa che deve fare è sempre molto difficile, per l'altro ogni problema è un meraviglioso compito che ha davanti.
L'uno reagisce mentre l'altro agisce.
La persona egocentrica è colui che non ha abbastanza fede in se stesso, mentre l'altra arriva ad avere l'amore genuino.

Il segno della vita spirituale nell'uomo è che egli desideri Dio e quindi Lo glorifichi.
Se qualcosa nella mia vita continua a non funzionare, potrebbe essere una prova che mi insegna che è un motivo per crescere spiritualmente.

 
 
 
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"Un'ora di riflessione è preferibile a settant'anni di pio culto". - Baha'u'llah


"Lo scopo dell'unico vero Dio... nel rivelarSi agli uomini, è quello di mettere in luce quelle gemme che sono celate nelle miniere del loro vero ed intimo essere". - Baha'u'llah

I brani riportati in questo blog sono tratti dagli scritti di

Baha'u'llah

'Abdu'l-Baha

Shoghi Effendi

"C. U. G."

Autori vari

 

LE NOSTE GEMME NASCOSTE

"Vero discapito è quello di colui i cui giorni sono trascorsi nella completa ignoranza del proprio vero essere".
"Lo scopo per cui l'unico vero Dio Si è rivelato agli uomini è quello di portare alla luce le gemme nascoste nella miniera del loro vero e intimo essere".
"O amici! Non trascurate le virtù di cui siete stati dotati, non dimenticate il vostro alto destino".
"Le ricompense di questa vita sono le virtù e le perfezioni che adornano la realtà dell'uomo".


 

 

L'uomo, creato per conoscere, amare, servire e riflettere Dio, si deve considerare come una miniera di attributi, ciascuno latente e potenziale. Questi attributi sono manifestati mediante quella interazione col mondo che è chiamato educazione. Se nel corso di questa interazione l'uomo si interessa sopratutto del suo soddisfacimento personale, questi attributi subiscono una involuzione, i legami di amore e di considerazione per gli altri si indeboliscono e scompaiono, si sviluppano quelle qualità che, in realtà, ne denotano l'estrema mancanza, cioè l'opposto delle virtù.
Se d'altra parte l'uomo si rende conto che anche il suo prossimo è stato creato per riflettere le perfezioni di Dio, cercherà di associarsi con lui in modo che, mediante la mutua cooperazione, ciascuno possa aumentare la sua capacità di riflettere quelle perfezioni e pertanto possa svilupparsi e crescere finchè quelle perfezioni siano chiaramente rivelate e l'anima, così rafforzata, sia resa pronta per la vita in un altro mondo.
Questa associazione, questo amore, questo senso di comunione, sono le basi della civiltà in continuo progresso, per la promozione della quale tutti gli uomini sono nati.
Così come ogni grande Manifestazione di Dio è uno specchio perfetto della essenza divina, così tutti gli altri esseri umani sono anch'essi specchi, capaci di riflettere - se si rivolgono verso quelle Manifestazioni - i Loro gloriosi attributi, quegli attributi che sono appunto necessari per il perpetuamento dell'esistenza nel regno celeste.
Ebbene, tutto quello che l'uomo deve fare è il primo passo, la scelta di volgersi verso il Regno: "Bussate e vi sarà aperto". "In verità Egli aiuta chiunque Lo aiuti e ricorderà chiunque Lo ricordi". "Egli è Dio Che ascolta e esaudisce le preghiere".
In cambio di questa scelta l'uomo riceve quei "doni e poteri misericordiosi" che via via che prosegue nei suoi sforzi, si fanno più generosi, premiando il suo impegno e accelerando il processo della sua crescita che all'inizio sarà lenta e dolorosa, ma quando egli "nell'azione stessa" avrà appreso bene la metodica, la crescita sarà assai più rapida e facile - con la certezza nel cuore che "le confermazioni divine trasformano la goccia in un mare e tramutano in aquila un moscerino".
"Ma se un individuo ha qualità spirituali e virtù risplendenti, e il suo scopo nella vita è spirituale e le sue inclinazioni sono dirette verso Dio, e inoltre egli studia altri rami del sapere - allora abbiamo luce su luce; il suo essere esteriore è luminoso, il suo carattere personale radioso, il suo cuore sano, il suo pensiero elevato, la sua comprensione rapida, il suo rango nobile.
Benedetto colui che perviene a questo altissimo rango".

 

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