[O carro vuoto sul binario morto]
di Clemente Rebora
O carro vuoto sul binario morto,
ecco per te la merce rude d'urti
e tonfi. Gravido ora pesi
sui telai tesi;
ma nei rantoli gonfi
si crolla fumida e viene
annusando con fāscino orribile
la macchina ad aggiogarti.
Via dal tuo spazio assorto
all'aspro rullare d'acciaio
al trabalzante stridere dei freni,
incatenato nel gregge
per l'immutabile legge
del continuo aperto cammino:
e trascinato tramandi
e irrigidito rattieni
le chiuse forze inespresse
su ruote vicine e rotaie
incongiungibili e oppresse,
sotto il ciel che balzāno
nel labirinto dei giorni
nel bivio delle stagioni
contro la noia sguinzaglia l'eterno,
verso l'amore pertugia l'esteso,
e non muore e vorrebbe, e non vive e vorrebbe,
mentre la terra gli chiede il suo verbo
e appassionata nel volere acerbo
paga col sangue, sola, la sua fede.
[Taci, anima stanca di godere]
di Camillo Sbarbaro
Taci, anima stanca di godere
e di soffrire (all'uno e all'altro vai
rassegnata).
Nessuna voce tua odo se ascolto:
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza, non d'ira o di speranza,
e neppure di tedio.
Giaci come
il corpo, ammutolita, tutta piena
d'una rassegnazione disperata.
Non ci stupiremmo,
non č vero, mia anima, se il cuore
si fermasse, sospeso se ci fosse
il fiato...
Invece camminiamo,
camminiamo io e te come sonnambuli.
E gli alberi son alberi, le case
sono case, le donne
che passano son donne, e tutto č quello
che č, soltanto quel che č.
La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca. Perduto ha la voce
la sirena del mondo, e il mondo č un grande
deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso.
[era da un po' che volevo metterle]
Inviato da: monica87Mi
il 11/10/2013 alle 16:49
Inviato da: tattoosupplies888
il 08/09/2010 alle 08:25
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 09:18
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:05
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:05