Creato da genoa_brianza il 30/07/2007

Genoani in Brianza

sangue rossoblu,grifone sulla pelle

 

 

« pareggio di Mimmo Criscitowe are GENOA »

www.genoaclubmilano.it

Post n°64 pubblicato il 13 Maggio 2009 da genoa_brianza
 

articolo comparso il 13/05 in www.clandeigrifoni.it

Con questo rendo omaggio a Gianluca e al Genoa Club Milano
che merita un immenso applauso e rispetto da tutti (ezio)

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Genoa club Milano:roccaforte rossoblù nel territorio di Milan e Inter.
Il gruppo è molto legato a club di Novara e Amsterdam oltre che al
Torino club Gigi Meroni del capoluogo lombardo

«Su iniziativa di un gruppo di genoani di provata fede, la sera del
28 settembre 2004, viene fondato il Genoa Club Milano». Così inizia il
racconto del portavoce Gianluca Strazzeri dell’epopea del club rossoblù
nato nelle terre lombarde,tradizionale feudo dei sostenitori d Inter e Milan.
Una vera e propria roccaforte rossoblù: quasi come il villaggio degli
irriducibili galli di Asterix e Obelix che resisteva ai romani. Attualmente
gli iscritti sono 50: tutte le iniziative sono però aperte anche a coloro
che non sono soci. «Gli iscritti al nostro club – prosegue Strazzeri –
sono sia genovesi trasferiti a Milano per lavoro con i loro discendenti
che milanesi che si son appassionati alle vicende all'amato grifone».
Il club è da sempre affiliato all’Associazione club genoani.
Attualmente non c’è un locale per i soci, x un semplice motivo organizzativo.
«La nostra sede risiede nell'hinterland – spiega Strazzeri - ma non
disponiamo di locale fisso dove riunirci perchè nostri iscritti sono sparsi
su tutta la vasta area di Milano e provincia: avere un luogo fisso dove
incontrarci risulterebbe molto costoso e scarsamente utilizzato».
E’ stato usato un escamotage per ovviare alle difficoltà:
«Comunque sia abbiamo risolto il problema incontrandoci in pub
e ristoranti amici – afferma il portavoce – in cui parliamo delle
avventure del nostro amato Genoa, di come organizzare le trasferte
ma anche per veder giocare i nostri 11 grifoni quando per svariati
motivi non possiamo recarci personalmente allo stadio. Purtroppo
per noi anche Genova è sempre una trasferta».
Le attività riguardano essenzialmente seguire la squadra.
«Per un club lontano dal tempio diventano fondamentali i momenti
di aggregazione – sottolinea Strazzeri - come le cene sociali, gli
happy hour estivi e la visione delle partite oltre alle frequenti
"macchinate” per Marassi». Generalmente almeno una ventina
di soci è sempre presente al Luigi Ferraris. «Quest'anno nel nostro
club la cicogna ha portato numerosi piccoli grifoni – dice Strazzeri –
di conseguenza abbiam forzatamente limitato l'organizzazione delle
trasferte a Milano e a Bologna, investendo maggior energia
nelle "minitrasferte” a Genova».
Ma qual è l’identikit del socio del club meneghino?
«Siamo un gruppo di tifosi composti principalmente
da nuclei familiari molto tranquilli – risponde Strazzeri –
quindi evitiamo le trasferte a rischio e amiamo ricordare la
trasferta a Torino dell'anno scorso organizzata in collaborazione
col Torino club Gigi Meroni di Milano. Ci siamo recati allo stadio
olimpico effettuando il viaggio sullo stesso pulman dei tifosi granata,
in segno di reciproco rispetto e amicizia. E pensare che era
una trasferta a noi vietata». Oltre ai granata, il gruppo milanese
è molto legato al Genoa Club Amsterdam e a quello di Novara.
Con quest’ultimo stanno organizzando la trasferta per la gara
contro il Torino: si può aderire mandando mail a: info@grifoninovara.it
oppure telefonare al 338/6557374.
Da un paio d’anni è stata ideata “Balcone rossoblù”:
«E’ una simpatica idea per colorare di rossoblù –sottlinea il protavoce–
i cieli della grigia e fredda Milano, sono stati invitati i genoani
residenti in lombardia a decorare i loro balconi ed inviarci le foto,
è bellissimo veder qnt calore noi genoani mettiamo in queste iniziative».
Sul sito sono presenti le foto dei balconi coinvolti nell’iniziativa.
Quando il Genoa fu promosso in serie A, anche la facciata
dell’azienda del presidente Preziosi, la Giochi Preziosi di Cogliate
in provincia di Milano, fu tappezzata (come si può vedere nella foto)
di bandiere del Grifone.
Sono già pronti i festeggiamenti da parte del club, qualunque sia il
piazzamento finale del Vecchio Balordo. «A fine anno festeggeremo
– conclude Strazzeri – sia a Milano che a Ge indipendentemente
dalle qualificazioni. Questo è sicuramente un anno da ricordare.
Marco Liguori (Pianetagenoa)

SCHEDA GENOA CLUB MILANO

Sito Internet: http://www.genoaclubmilano.it/
Per informazioni e iscrizioni: email contatti@genoaclubmilano.it tel. 328/7460818 Gianluca Strazzeri
Per aderire a Balcone rossoblù: balconerossoblu@genoaclubmilano.it

 

 foto iscritta all iniziativa  balconerossoblu@genoaclubmilano.it )

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Commenti al Post:
genoa_brianza
genoa_brianza il 13/05/09 alle 14:45 via WEB
a proposito di MARCO ROSSI . dalla gazzetta del 13/5/2009 "«Certo che pensare a tre anni fa e immaginare l'Euro­pa… ». Marco Rossi entra nel por­tone di Piazza Campetto, dove spicca la targa dedicata a Spen­sley, sognando. Lui è il capitano del Genoa, l'uomo simbolo della rinascita, uno dei pochi ad aver ac­cettato la serie C e ad aver comple­tato la rincorsa verso il vertice. Lui è innamorato di Genova. E' l'unico calciatore ad aver vissuto per anni nel centro, a pochi passi da questi vicoli pieni di gente e di fascino. «Genova l'ho scoperta a 11 anni, quando feci un provino proprio per il Genoa. Non andò bene, ma quei colori non li ho dimenticati. Pochi anni dopo ho seguito il Gri­fone nella sua stagione in Uefa, ho gioito per l'impresa di Liverpool, quando violò Anfield Road. Sba­glio o saremmo la seconda squa­dra rossoblù a qualificarsi in Euro­pa? » Il magico Ferraris No, Marco Ros­si non sbaglia. Cammina nei vicoli del centro e pensa: «Non dimenti­cherò mai la prima volta al Ferra­ris. Venni con la Lucchese, pa­reggiammo 1-1, io passai qua­si tutto il tempo a guardare la gradinata, tutta quella gen­te, quei colori. Ecco, se com­piremo l'impresa di qualifi­carci ho una certezza: noi non snobberemo la com­petizione, la onoreremo, come fece quel Genoa di Bagnoli e lo stadio sarà pieno all’inverosimile». Parla di Eu­ropa, non di Uefa o Europa Le­ague. «Perché noi alla Cham­pions continuiamo a creder­ci. Siamo lì, a tre punti dalla Fiorentina, con tre partite da giocare, qualcosa può succedere anche se loro re­stano favoriti. In ogni caso sarà un traguardo speciale». Emozione incredibile Dalla C al­l’Europa. Un successo sul Chievo regalerebbe la matematica certez­za del quinto posto. E già sarebbe la seconda miglior prestazione del dopoguerra. Storia. Chissà co­sa lo aveva convinto ad accettare il declassamento in C, dopo aver conquistato la promozione in A? «Vi assicuro che non ho pensato a nulla, eravamo in ritiro, a Neu­stift, ci hanno detto che ci retroce­devano in C, con 3 punti di penali­tà, io ho solo detto quello che mi passava per la mente: rimango. Ho fatto bene. C'è un momento che non dimenticherò mai: il pa­reggio della Salernitana nei playoff della C. Mancavano pochi minuti al termine ed eravamo eli­minati. Ho pensato, disperato, a cosa sarebbe potuto succedere. Poi Lopez ha segnato e abbiamo capito che la promozione non po­teva sfuggirci più, anche se c'era ancora la sfida con il Monza. Dalla disperazione alla gioia in un mo­mento. Che sensazione». Il Genoa è vivo Dai vicoli al Porto Antico. Passato e presente di Ge­nova che si fondono. Marco e la moglie Valentina camminano di­stratti. Lui è concentrato sul finale di stagione: «Con il Chievo sarà dura, ma siamo pronti. Qualcuno ha sottovalutato la prestazione di Bergamo. L'Atalanta è forte. Cre­detemi, stiamo bene e a Marassi domenica lo dimostreremo». Alessio Da Ronch - La Gazzetta dello Sport
 
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