LIBERO & GRATUITO

IL GRANDE BINDA


Bindoccio fu il mio nome e indegnamente a cruda vita fui dato da amor che lega amor nell'occhio infinito, io che ero si bello e innocente come mi vidi a torto macchiato, d'una colpa antica d'un osceno color, prima volli morir ch'esser mostrato a dito, ohimè, per quel putto svilito da la gente ingombrante. Nè fu bisogno ferro al mio morire chè 'l dolor, fiero più che il fello, volse quando contra ragion m'udii schernire cadendo da vita, Iddio pregai che l'opre false al fin facesse al mondo discoprire poi che la mia luce di mia fè non colse e dolce preferiva morire, che in questa vita da misero dimorare.