Creato da marino.giannuzzo il 08/10/2009
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Fantasia
Io mi trastullo
con la fantasia
a sfogliar donne,
metterle distese
in roseo letto
tra carezze e baci
in bocca, al collo,
dietro le orecchie
e ai seni vellutati.
Labbra carnose
e soffici mammelle
tutte posseggo
con la fantasia.
Natiche tonde
com’alba rosee,
cosce sottili
in offerta al sole
vibranti come canne
nei turbini del vento
sotto il corpo mio
con la fantasia
io sento.
Questo è l’amore
questo il sesso mio
quando riposo
e supino resto.
Il seno e gli occhi
di tenera fanciulla
dentro di me io sento
in caldo amplesso
tutto penetrato.
Ed amoreggio.
Poi m’addormento
della fanciulla
abbarbicato al seno
con la fantasia.
Fico d’India
Il fico d’India
dai colori vari
spinoso e infido
a fine agosto
sulla cima sta
d’albero verdastro
e succulento.
Fidanzatini Gina Lariano la più bella fu delle bambine nell’elementari. Due fossette ai lati delle guance rosa due occhetti vispi neri e appassionati. Era bambina e bambin pur io. Due fidanzatini ingenui e puri. Fummo lontani. Lei divenne madre ed io più non tornai. Solo il ricordo di fidanzatini or ci rimane dell’età che fu d’ingenui bambini ingenui e puri. Filosofia Le contorte menti dei filosofanti voltano il mondo dall’interno in fuori. I visceri gli torcono gli fan l’anestesia lo girano e rigirano in sala chirurgia, vogliono capire tutto com’è fatto: da dove ha origine, quale ne è il costrutto e quale la sua meta. Pirandelliano l’argomento appare ma è semplice com’acqua il mondo naturale. Dove parte arriva e dove arriva parte come in cerhio tondo l’alta mente umana. Arriva l’ignoranza a comprender tutto al par della sapienza. Filosofia stantia e ragionar moderno giungono sempre a conclusione antica: al buon senso eterno. Francesca Non è Francesca!- dice la madre incredula al marito, che invoca invano la figlia sua dormiente perché si svegli e fine ponga al gioco maledetto. Non è Francesca!- illusione vana pure per se stessa. Credere non vuole che sia andata via senza un saluto senza un bacio in fronte la figlia sua diletta. Orgoglio e vanto fu la sua Francesca, amore e gioia per tutta la famiglia, gioviale, sorridente e pien di vita. Or sul letto giace immota e muta. Rivivrà in eterno negli occhi tristi della madre mesta. Rivivrà tra i fiori, dei fiori il più splendente, nella primavera degli amici in vita. Giovane sarà la giovane Francesca per gli amici suoi quando appassiranno. E tutti l’ameranno perché per tutti lei sarà “Francesca”. Giovane e bella Giovane e bella della danza al passo sei andata via in primavera. Gli amici tuoi tutti son rimasti a mirare intorno la grande pietra nera. Scivolasti lieve come l’onda sulla battigia nella quieta sera. Senza rumore senza sussulti tacita e serena come primavera. Con la nota ardente gioiosa frizzante e pien di vita sei tornata alla madre terra.
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Inviato da: giorgia19.90
il 06/12/2009 alle 01:22