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Creato da marino.giannuzzo il 08/10/2009
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da Istantanee
Daniela
Isola deserta
casa abbandonata
e vecchia
in mezzo alla campagna
solitaria resta.
Rossa una macchia
nel mezzo del giardino
è la buganvillea
viva sul mattino.
La padrona è morta
tacciono i suoi cani
e nulla fa rivivere
i momenti lieti.
Ferma è la natura,
fermo anche il vento,
morto è tutt’intorno
ciò che ha nome vita.
La padroncina, i cani,
i fichi d’India e l’orto
tutto intorno è morto
e non ha più vita.
Viva contro il sole
è la buganvillea
ma morta è nell’anima
l’amica mia Daniela.
Dolore Nel mezzo dei ricordi tristi e ormai lontani nella notte buia io mi ritrovai. Il dolore del passato s’è in gioia trasformato. Il futuro nostro baratro appare nebbioso e senza fondo incerto e scuro. Del viale in fondo noi scorgiam la morte dei desideri nostri ma non dei nostri affanni. Solo il passato è certo. L’affanno ed il dolore vita più non hanno ma luminosi giorni porteranno. La china han superato di profonde valli, gelide e nebbiose d’inverni ormai lontani. Oggi gioia regna.
Donne Brulicar di donne in mare tra scogli e sabbia simili a vermi sdraiate al sole in posa verticale od ambulanti ho visto. Eran le donne dai cascanti fianchi, eran le donne dai puntuti addomi o dai seni turgidi, che i sessi lor mostrando andavan nudi. Dora Fragrante è il sorriso in bocca di mia moglie. Simili a rose son le gote sue. Brillan diamanti gli occhi suoi ridenti. Felicità attorno lei propaga e i tempi neri non ricorda più. Dora si chiama e d’oro ha i capelli, gioia nel cuore, gioia nei pensieri. Dorme serena nella notte quieta quando una gamba sulla mia riposa. Il tunnel della vita buio ha traversato. Era tragedia pure il suo riposo, era tristezza ove per altri tutto fu letizia. Ora c’è gioia solo gioia immensa. Guarda il tramonto e scorge un nuovo giorno mira l’inverno e vede primavera. Tutto è speranza tutto ha nome vita. Nelle mie mani i battiti del cuore. Riempie il cuor la musica salendo in alto e lieve tra le cime erbose dei monti siciliani a primavera. Nel dormiveglia vedo le rondini e i gabbiani del vento sulle ali che al ciel salendo tra i frondosi rami saettano garrendo. Gioisce il cuore mio tra le frondose cime con i gabbiani al vento aquiloni sparsi nell’azzurro immenso. Estate Lontana la canzon tra mille fruscii d’ulivi gli spazi inonda a noi d’intorno e tu sulle radici seduta miri i tronchi dei filari che paralleli vanno ed infiniti. La mano tra i capelli come a bambin dormiente la tua naviga lieve sul capo mio che posa nel grembo generoso tuo in piena estate. Un fremito ardente i nostri corpi prende e al ciel saliamo con la canzon che inonda gli spazi a noi d’intorno tra mille fruscii d’ulivi che paralleli vanno in piena estate ed infiniti.
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Inviato da: giorgia19.90
il 06/12/2009 alle 01:22