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F1: FERNANDO, MICHAEL, KIMI: GLI INGREDIENTI DEL 2006

Post n°79 pubblicato il 12 Marzo 2006 da gianny21821_2

L'iridato supera Michael Schumacher all'ultimo pit-stop e vince il GP del Bahrain davanti al tedesco e a Raikkonen che era partito ultimo. Quarto Button davanti a Montoya, settimo lo strepitoso esordiente Nico Rosberg, nono Massa con la seconda Ferrari. Ritirato Fisichella.
Fernando Alonso inizia la stagione da padrone. Il campione del mondo ha vinto il Gran Premio del Bahrain, prima gara del Mondiale, davanti a Michael Schumacher che è stato in testa fino al secondo e ultimo pit-stop. Terzo posto per Kimi Raikkonen, partito dall"ultimo posto della griglia, davanti a Jenson Button, Juan Pablo Montoya e Mark Webber. Settimo uno straordinario Nico Rosberg che al suo esordio in Formula 1 entra in zona punti e fa segnare il giro più veloce della corsa. Ottavo Christian Klien davanti a Felipe Massa. Deludenti le Toyota di Jarno Trulli e Ralf Schumacher. Ritirato Giancarlo Fisichella.
Le due Ferrari di Michael Schumacher e Massa scattano in testa alla partenza col brasiliano che chiude Alonso avviatosi molto meglio di lui. Rosberg si tocca con Albers alla prima curva, si gira e riparte ultimo. Alonso supera quasi subito Massa e si mette subito alla caccia di Schumi che però va in fuga. Dietro a Felipe ci sono Montoya, Barrichello e Button che dopo un breve duello scavalca il compagno di squadra. Al settimo passaggio Massa, nel disperato tentativo di attaccare Alonso, va in testacoda, si ferma ai box per rifornire e riparare la vettura danneggiata e torna in pista in ultima posizione. Poco dopo Button supera Montoya e si porta in terza piazza. Quando Schumacher ha circa 6" di vantaggio su Alonso è il primo a fermarsi dopo 15 giri, seguito quattro tornate dopo da Alonso il quale dopo la sosta è vicinissimo al tedesco che comunque rimane davanti. Intanto si ritira Giancarlo Fisichella, tormentato dai problemi all'elettronica e alla fine fermato dall'idraulica, fuori anche Villeneuve al quale esplode letteralmente il motore.
L'ultimo dei big a fermarsi per il pit-stop è Montoya mentre Raikkonen è l'unico insieme a Coulthard a optare per un'unica sosta, il finlandese risale fino al terzo posto. Button, che è stato riscavalcato da Montoya grazie alle soste ai box, di forza lo supera nuovamente. Dopo il suo pit-stop Raikkonen scende dal terzo al sesto posto ma con le fermate di quelli che lo precedono riuscirà a riprendere il gradino più basso del podio. Al 36° giro secondo pit-stop per Michael, Alonso rimane in pista tre passaggi in più poi si ferma a sua volta ed esce dalla pit-lane rimanendo millimetricamente davanti al tedesco che è un signore a non tentare di stringerlo alla prima curva. Schumi ha 18 giri per tentare di riprendersi la leadership ma non ci riesce e Alonso taglia vittorioso il traguardo con poco più di un secondo di vantaggio. Dietro di loro, Raikkonen contiene senza troppi patemi un arrembante Button, mentre Nico Rosberg dà spettacolo facendo segnare il giro più veloce, il 42°, in 1'32"408, e piazzando due bellissimi sorpassi nel finale ai danni delle due Red Bull di Coulthard e Klien. Anche Massa rinviene forte e a due giri dal termine sorpassa a sua volta Coulthard finendo nono.
Il mondiale di Formula 1 2006 non poteva cominciare nel migliore dei modi. Emozioni, duelli e soprattutto sorpassi dall'inizio alla fine: proprio la gara di cui questo sport aveva bisogno. Grandiose soprattutto le prestazioni dei primi quattro classificati. Alonso si è confermato il miglior stratega di gara attualmente in circolazione, Michael Schumacher e la Ferrari sono finalmente tornati competitivi, Raikkonen si è scatenato nell'ennesima rimonta dopo un altro episodio sfortunato, Button è vicino al salto di qualità che potrebbe portarlo al livello dei fuoriclasse che lo hanno preceduto. Nico Rosberg ha messo in mostra tutto il suo talento e la sua intelligenza che già si erano visti l'anno passato in GP2. Buona la prestazione della Red Bull e della Toro Rosso, che ha piazzato Tonio Liuzzi undicesimo e Scott Speed tredicesimo: prestazioni di ben altra consistenza rispetto a quelle della Minardi delle ultime stagioni.
Senza infamia e senza lode Mark Webber, incolore Montoya che se non vede Michael Schumacher davanti a sé perde tutta la sua combattività. Deludenti le Toyota (Ralf Schumacher quattordicesimo e Trulli sedicesimo) e le BMW (Heidfeld dodicesimo, Villeneuve ko), inesistente Barrichello, quindicesimo e già messo sotto da Button prima di venire tormentato da problemi al cambio. Da rivedere Massa e Fisichella. Per finire, Midland e Super Aguri appartengono a&hellip una formula inferiore, non certo a quella regina dell'automobilismo. Per quanto riguarda le gomme, nel deserto del Sakhir hanno vinto ancora le Michelin ma Ferrari e Williams hanno tenuto alti i colori delle Bridgestone. La riprova si avrà tra una settimana nel caldo tropicale di Sepang, in Malesia.

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