Un blog creato da giapinap il 10/03/2011

Gianni Picardi

La Nostra Terra

 
 
 
 
 
 

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CHICA E ALIMENTAZIONE I parte

Post n°1 pubblicato il 10 Marzo 2011 da giapinap

 

ALIMENTAZIONE, CHIMICA E TERRITORIO


1 - Oggi l'agricoltura e' completamente industrializzata. Con l'industrializza­zione si sono rotti gli equilibri naturali e ha preso il sopravvento la chimica : ormai nelle campagne vengono usati fertilizzanti chimici, pesticidi (veri e propri veleni per combattere gli organismi nocivi come insetti, erbacce e funghi) ed altre sostanze come acidificanti, correttivi del terreno, stimolanti organici e anti-inquinanti. 

 

Il vantaggio che la nuova tecnologia ha arrecato, dal punto di vista meramente produttivo, all’agricoltura e' evidente: una maggiore resa su una minore superficie, però le conseguenze, dal punto di vista ecologico e produttivo, sono state disastrose. 

Anzitutto i prodotti agricoli richiedono un input energetico superiore a quanto possiamo ricavarne comprendendovi anche il trasporto dei prodotti e tutte le altre operazioni necessarie, l’eliminazione delle specie di migliore qualità sostituite con specie con caratteristiche economiche-industriali più trattabili (es.: pomodori con pelle più dura e resistente al freddo e al caldo e più facilmente raccoglibili. L’alterazione degli equilibri naturali, non soltanto in agricoltura, ha determinato una notevole accelerazione dei processi di mineralizzazione ed erosione delle terre e quindi una diminuzione delle terre coltivabili e del prodotto, un aumento delle specie nocive resistenti ai pesticidi, una diminuzione della bio-diversità, inquinamento delle acque, contaminazione dei prodotti agricoli e danni alla salute. Altra grave conseguenza dell’industrializzazione agricola è l’inquinamento ed il progressivo impoverimento delle falde freatiche (anche i grandi serbatoi del pianeta si stanno inquinando).

La principale ragione del massiccio sfruttamento delle falde è stata l’enorme espansione dell’agricoltura a irrigazione artificiale.

Il venire meno del delicato equilibrio dell’assetto territoriale determina l’aumento delle catastrofi “naturali” e, quindi, frane, alluvioni,  smottamenti.

Si è avuto una diminuzione pro capite della terra coltivata a cereali a partire dagli anni cinquanta e, più precisamente, più di un terzo in meno rispetto al 1972 ed inoltre le colture non sono in grado di utilizzare in modo efficiente una maggiore quantità difertilizzante. La produzione del 2002 è stata di 1833 milioni di tonnellate con una flessione dello 1,3%, rispetto a 1904 milioni di tonnellate del 20011.

Mentre nel passato vi era un equilibrio tra l’aumento della produzione e la diminuzione delle terre coltivabili, oggi tal equilibrio non c’è più in quanto il tasso di perdita delle aree coltivabili non ècompensato dagli aumenti della produzione.

Le scorte mondiali di grano per l’anno 2002 si sono ridotte del 22%, quelle dei cereali del 18%. Nel 2003/2004 gli stock cerealicoli dovrebbero rimanere ai livelli più bassi dagli inizi degli anni ’70 e la situazione alimentare restare preoccupante in numerosi paesi poveri.

Il problema della sicurezza dell'alimentazione nel futuro ci apparirà in tutta la sua gravità se si tiene conto che negli anni novanta le produzioni dei cereali sono diminuiti e che la popolazione mondiale aumenta, invece, al ritmo di circa un miliardo ogni 10 anni. Già oggi la popolazione mondiale sotto i limiti di nutrizione è di oltre 830 milioni e, non a caso, tale popolazione è concentrata nei paesi del terzo mondo.

2 - Le coltivazioni in serra permettono di trovare primizie tutto l'anno. Tali coltivazioni richiedono trattamenti chimici ancora più massicci rispetto alle coltivazioni "normali": bromuro d’etile (che può danneggiare fegato, stomaco, occhi, pelle ed influire sulla fertilità), pesticidi, concimi artificiali e stimolanti la crescita . Per questi motivi la frutta e gli ortaggi fuori stagione, dal punto di vista nutritivo in genere e vitaminico in particolare, sono meno ricchi, mentre contengono un concentrato di sostanze chimiche tossiche maggiore di quelli “normali”. Può capitare, più spesso del solito, che siano messi in commercio non avendo smaltito del tutto le sostanze tossiche. Inoltre, i prodotti ortofrutticoli, per essere venduti fuori stagione, sono raccolti e conservati nei frigoriferi industriali e trattati con antimuffa ed altri additivi. Lo stesso discorso vale per la frutta e gli ortaggi esotici o comunque importati, in quanto il trattamento cui vengono sottoposti durante il trasporto li rende simili ai prodotti conservati in frigorifero.

3 - La separazione tra produzione agricola e allevamento del bestiame ha determinato un grande aumento del consumo di fertilizzanti a causa di un mancato apporto organico degli allevamenti (concimi naturali) e una progressiva concentrazione del bestiame senza terra di dimensioni adeguate. L’allevamento intensivo e industrializzato comporta un massiccio uso di farine animali, di antibiotici e di altre sostanze chimiche per determinare un aumento dei capi e della loro resa. Sìcché la classica “fettina“ può contenere ormoni della crescita, antibiotici e altre sostanze tossiche provenienti dall’ambiente esterno quali i famigerati pesticidi e metalli pesanti come cadmio e piombo. Inoltre, l’uso delle farine animali ha provocato una vera e propria epidemia fra i bovini in quasi tutta l’Europa, l’encefalopatia spongiforme bovina o muccapazza. Il mare ed ancora più i fiumi sono gravemente inquinati e, quindi, anche il pesce può contenere sostanze tossiche ( per esempio: cadmio e mercurio). Inoltre, è in atto una forte riduzione del pescato pro capite.

4 - L’industria alimentare ha certamente migliorato la quantità degli alimenti, ma nello stesso tempo ne ha peggiorato la qualità. Infatti, gli alimenti manipolati, oltre ad essere eccessivamente raffinati e di conseguenza carenti di principi nutritivi fondamentali sono pieni di additivi spesso dannosi alla salute.

5 - Ci troviamo a dover affrontare una grande sfida: quella di soddisfare la crescente domanda di cibo di buona qualità e non tossico per tutta la popolazione mondiale, senza provocare una ulteriore diminuzione delle terre coltivabili. Le bio-tecnologie applicate all’agricoltura non sono in grado di affrontare il problema ma sono solo fonte di ottimi affari per i grandi gruppi chimici e di ulteriori gravi esiti per l’agricoltura e la salute umana. Per affrontare questa dura sfida è necessario intraprendere una serie di azioni, tra le quali le principali:

  • Ridurrei consumi alimentari nel ricco occidente.

  • Azzerare il debito dei paesi poveri e pianificare immediati aiuti alimentari.

  • Realizzare un piano per il riassetto idrogeologico del territorio.

  • Impedire che le terre coltivabili vadano ulteriormente perdute destinandole ad usi diversi dall’agricoltura (strade, autostrade, viadotti, fabbriche, etc.). Meglio riqualificare le costruzioni già esistenti.

  • Avviare la riconversione ecologica dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame: risanare e preservare il terreno agricolo, riunificare allevamento e agricoltura, incoraggiare le coltivazioni d’orti domestici.

  • Realizzare un’immediata e drastica riduzione della chimica in agricoltura, nell’allevamento del bestiame e nell’industria alimentare.

  • Emanare una rigida legislazione sulle bio-tecnologie per combattere la strategia delle multinazionali biotech che costituisce una seria minaccia per la salute pubblica.

  • Attuare e rendere più rigide le decisioni già prese sulla diminuzione dei gas responsabili dell’effetto-serra e del buco dell’ozono.

1Circa la metà della produzione mondiale, vale a dire 978 milioni di tonnellate, è usata come mangime animale. Le granaglie vengono usate come mangime animale con grande spreco di energie di natura alimentare. Es.: da kg.5 di grano si ricava kg.1 di carne.

 

CONSIGLI 

(perdifendersi dalla cattiva alimentazione)

  1. Comprare prodotti biologici (carne, frutta, verdura, pasta, pane integrale, zucchero, etc.) anche se ciò è difficile ma non impossibile. Esistono, infatti, appositi negozi per la vendita di prodotti biologici. Fare attenzione, però, a non farsi ingannare. La natura non crea frutta perfetta. Guardarsi, quindi, dalle apparenze:  ilprodotto organico ha un aspetto meno bello del prodotto trattato chimicamente.

  2. Si raccomanda di lavare con molta cura frutta e verdura non biologica, lasciandola due ore in acqua con un cucchiaio di bicarbonato. Anche dopo tale trattamento è, comunque, necessario sbucciare sempre la frutta.

  3. Si sconsiglia, per i motivi già illustrati, di acquistare e consumare prodotti ortofrutticoli fuori stagione. Le fragoline ed i fragoloni in modo particolare. Le fragole, infatti, vengono a maturazione nei mesi di maggio e di giugno e hanno un prezzo abbastanza elevato. Le fragole prodotte in serra, in particolare i fragoloni, costano molto meno, ma hanno un alto contenuto di sostanze tossiche ed un basso contenuto di vitamine e d’altre sostanze nutritive. Un test condotto negli USA ha trovato sulle fragole coltivate in serra pi ù residui di pesticidi che su qualsiasi altro frutto o vegetale.

  4. Si consiglia di non comprare prodotti esotici per i massicci trattamenti di pesticidi e d’altre sostanze cui sono sottoposti. Si tenga, inoltre, presente che spesso i trattamenti sono a base di pesticidi proibiti in Italia per l’elevata tossicità (DDT).

  5. Non acquistare merendine o altri cibi simili ai bambini. Si tratta di dolci ad alto contenuto calorico (hanno un tasso molto elevato digrassi nell’impasto) e contengono vari additivi, in modo particolare conservanti. 

  6. Nitrati e nitriti in dosi elevate sono dannosi per la salute. Tali sostanze sono contenute in modo particolare negli insaccati (come conservanti) ed in alcune verdure (spinaci, rucola…). In particolare nell’alimentazione dei bambini, questi cibi non dovrebbero trovare posto.

  7. Preferire i cibi non raffinati. I cibi integrali (per esempio il pane e lo zucchero di canna) sono più ricchi di principi nutritivi i quali sono, appunto, eliminati nei processi di raffinazione.

  8. E per finire. Il cibo è decisivo per la salute e il benessere di tutti. Cercare sempre di mangiare cibi organici e senza additivi, e lottare perché venga posta la parola fine, se non per noi per inostri figli, ad un modo di vivere dove anche mangiare costituisce un pericolo.

(continua)
 
 
 

Chimica e alimentazione II parte

Post n°2 pubblicato il 11 Marzo 2011 da giapinap
 

QUANDOCOMPRARE E COME SCEGLIERE FRUTTA E VERDURA

 AGRETTI: aprile-giu­gno; piante pic­cole con radici attac­cate, punte non an­ne­rite, aspetto tur­gido.

 ASPARAGI: aprile-giugno; rossi, uni­formi, verde chiaro, punte compatte, non gra­ziosi, pie­gandoli de­vono spezzarsi im­me­diatamente. 

BARBABIETOLA ROSSA: maggio-otto­bre sino a fine inverno; radici sode, lisce, glo­bu­lari. 

BIETOLA(BIETA, ERBETTE): tutto l'anno, meglio mag­gio-novembre; coste piene, te­nere, bian­che, fo­glie co­lore vivo, non in­giallite o sciupate sui bordi. 

BROCCOLO A TE­STA : ottobre-maggio; fiori com­patti, chiusi, colore verde chiaro, gambo sodo. 

BROCCOLORA­MOSO (BROCCOLO SI­CI­LIANO): ottobre-aprile; fiori compatti non sfio­riti, verde in­tenso, foglie verde scuro, non ap­passite. 

CARCIOFI: no­vem­bre-maggio; sodi, pieni, foglie lucide ben serrate, gambo non ap­pas­sito. 

CARDI: novembre-gen­naio; coste sode, colore argenteo, senza parti am­mac­cate.

CAROTE: tutto l'anno; sode, dritte, pelle sottile, colore arancio-bril­lante.

 CAVOLFIORE: no­vembre-marzo; fiori bianchi, sodi, ben ser­rati, foglie verdi. 

CAVOLO VERZA: novembre-marzo; ben sodo con fo­glie fresche non avvizzite o ingial­lite. 

CAVOLO CAP­PUC­CIO BIANCO O ROSSO: tutto l'anno se­condo la varietà; ben sodo con fo­glie fre­sche non avvizzite o in­gial­lite. 

CIMEDI RAPA (BROCCOLETTI, RAPE): novembre-marzo; foglie ben verdi prive di parti in­giallite, gambi sodi e teneri.

CICORIA: ottobre-aprile; piante sode con foglie fresche non an­nerite ai bordi. 

FAGIOLI FRE­SCHI: giugno-set­tembre; gio­vani, pieni, bac­cello non appas­sito.

FAGIOLINI: giu­gno-settembre; gio­vani, pieni e tur­gidi, piegan­doli de­vono spezzarsi con uno schiocco. 

FAVEFRESCHE: aprile-giugno; bac­celli turgidi e pieni non in­gialliti. 

FINOCCHI: otto­bre-aprile; bian­chi, privi di aree im­bru­nite o am­maccate; quelli tondi sono più te­neri e meno fi­brosi.

FIORIDI ZUCCA: maggio settembre; fiori non appassiti e piutto­sto chiusi, co­lore verde e arancio brillanti. 

INDIVIA BELGA: ottobre-maggio; ben chiusa con fo­glie bian­che prive di ammacca­ture. 

INDIVIA RICCIA e INDIVIA SCA­ROLA: ottobre-aprile; foglie esterne verde scuro, in­terne pallide, fre­sche, non annerite ai bordi. 

LATTUGA RO­MANA E CAP­PUC­CINA: aprile-ottobre; cespi pieni e sodi, foglie non an­nerite o sciupate sui bordi. 

MELANZANE: giu­gno-ottobre; sode, li­sce, con pelle integra e gambo non ap­passito. 

PATATE: tuttol'anno; sode, senza germogli,  "occhi", ammacca­ture o lace­razioni. 

PEPERONI: giu­gno-ottobre; sodi, lucenti, polpa spessa di aspetto turgido.

PISELLI: aprile-giu­gno; bac­celli li­sci, verde te­nero brillante, pieni ma non grossi.

POMODORI: maggio-ottobre; sodi, di aspetto tur­gido e pelle ben tesa, prividi am­macca­ture.

PORRI: ottobre-aprile; gambi dritti, spessi e bian­chi, foglie verde scuro non ingiallite o av­viz­zite.

RADICCHIO TRE­VISO: dicem­bre-feb­braio; coste bian­che e sode, fo­glie rosso cupo non annerite ai bordi.

SEDANO: tutto l'anno meglio set­tembre-di­cem­bre; coste lunghe, sode, piene, senza mac­chie, foglie verdi e fresche.

SEDANO RAPA (DI VERONA): ot­tobre-marzo; glo­bosi di taglia me­dia, meglio se pre­sente un piccolo ciuffo di foglie.

SPINACI: tutto l'anno, mi­gliori da ottobre a marzo; piante pic­cole, foglie turgide verde scuro, prive di ingialli­menti.

ZUCCA: settembre-gen­naio; buccia soda ed integra priva di ammaccature.

ZUCCHINE: giu­gno-settembre; pic­cole, sode, pelle tesa e lu­cida, meglio se con fiorefresco at­taccato.

ALBICOCCHE: giu­gno-luglio: frutti pieni, co­lore giallo-arancio, te­neri ma non molli.

ANANAS: tutto l'anno, mag­giormente aprile-giugno; frutti com­patti, pe­santi, aroma fra­grante, co­lore aran­cio, foglie verdi e fre­sche.

ARANCE: no­vem­bre-aprile, poi con­servate in frigori­fero; frutto com­patto, pieno, buc­cia soda, co­lore vivo.

BANANE: tutto l'anno; mi­gliori quelle pic­cole con buccia picchiolata.

CACHI(LOTI, DIO­SPORI): otto­bre-di­cembre; frutti lucenti privi di mac­chie e am­macca­ture con picciolo at­tac­cato.

CASTAGNE: ottobre-dicembre;pre­fe­rire i marroni, più grossi, buccia bruna con striature scure.

CILIEGE: maggio-lu­glio; frutti pieni e ma­turi, pelle liscia e lu­cida, gambi fre­schi.

COCOMERO: giugno-settembre; buccia sana, inte­gra, di co­lore uni­forme, evi­tare frutti troppo maturi o acerbi (chiedere "saggio"o "prova")

FICHI: giu­gno-ot­tobre; morbidi con pelle inte­gra e soda, priva di am­macca­ture.

FRAGOLE: mag­gio-giugno; frutti pieni e car­nosi, rosso vivo, integri, pic­ciolo verde.

KIWI: settem­bre-no­vem­bre, poi con­servati in fri­gori­fero; pelle li­scia, bruno chiaro, senza am­maccature: matu­rano facilmente in casa.

LAMPONI: giu­gno-ottobre; frutti ben ma­turi, turgidi, co­lore vivo.

LIMONI: tutto l'anno; pieni, buccia non ap­pas­sita, pos­sibilmente con fo­glie.

MANDARANCI: ot­tobre-dicembre; i frutti rosso-aran­cio, buccia soda, foglie fresche at­taccate, non luci­dati.

MANDARINI: no­vembre-gen­naio; frutti pesanti, colore giallo-arancio, buc­cia soda.

MELAGRANE: set­tembre-novem­bre; buccia integra e sana, priva di am­maccature, co­lore vivo.

MELE: settem­bre-novembre poi in celle fri­gorifere; frutti ma­turi, com­patti, con picciolo attaccato, co­lore ti­pico della varietà….

MELONE: giugno-ot­tobre; buc­cia inte­gra, sana di colore uni­forme, evitare frutti troppo maturi o acerbi.

NESPOLE: giugno-luglio; aspetto tur­gido, buccia liscia giallo-arancio priva di mac­chie.

PERE COSCE E SPA­DONE: luglio-set­tembre; frutti sodi, pelle li­scia, colore uni­forme, picciolo at­tac­cato.

PERE AL­TRE1: settembre-ot­tobre poi in celle fri­gori­fere; non troppo mature, colore carat­teristico della va­rietà…, buccia sana priva di ammacca­ture, pic­ciolo attac­cato.

PESCHE: giu­gno-set­tembre; frutti sodi ap­pena maturi, buc­cia sana, senza am­macca­ture o lace­ra­zioni, le foglie sono segno di fre­schezza.

POMPELMI: otto­bre-maggio; frutti com­patti, pe­santi, con buccia sottile, di colore uniforme o ro­sato.

SUSINE: giugno-set­tembre; frutti sodi, morbidi, colore tipico della va­rietà, buccia in­te­gra, evi­tare frutti acerbi.

UVA: settem­bre-no­vem­bre; aspetto tur­gido e maturo, co­lore vivo, acini ben attac­cati, graspo fresco.

 

(continua)

 
 
 

Chimica e alimentazione III parte

Post n°3 pubblicato il 11 Marzo 2011 da giapinap

DIZIONARIETTO

 

Acqua

 


 

 

 

 

 

 



 

 

 

Additivi alimentari

Sostanza che si trova sulla terra allo stato liquido, gassoso o solido. La maggior parte dell’acqua è salata e si trova negli oceani(97,5%), la restante parte è acqua dolce ed è costituita dalle calotte glaciali allo stato solido, dalle acque sotterranee, dai laghi, dai fiumi, dall’impregnazione del suolo ed infine dall’acqua atmosferica.

Sulla Terra l’acqua è distribuita in modo non omogeneo: esiste una differenza abissale tra le zone temperate e le zone aride. Ma iproblemi maggiori, specialmente nei paesi industrializzati, sono dovuti allo spreco: eccessivo uso in agricoltura, eccessive perdite nella rete degli acquedotti, iperconsumo domestico. Dobbiamo aggiungere che altro grave problema è l’inquinamento(pesticidi, scarti industriali, liquami, rifiuti urbani, etc.).

Stadi fatto che solo il 20% della popolazione mondiale ha accesso in casa ad una buona acqua da bere, il 65%, se è fortunato, la può trovare a dieci minuti di distanza. Secondo il manifesto fondativo del World Watch Forum del maggio 2000, ben 1.400.000.000 persone non hanno accesso all’acqua.

Sono sostanze aggiunte agli alimenti per renderne più gradevole l’aspetto, l’odore, il sapore e la conservabilità. Hanno molto spesso effetti dannosi per la salute. I principali e più diffusi additivi sono i coloranti, gli anti-ossidanti, i conservanti, gli emulsionanti e gli aromatizzanti.

I coloranti sono utilizzati per colorare bevande e alimenti di vario genere. In alcuni paesi vengono colorati i formaggi, i salumi e perfino il pane.

Gli anti-ossidanti sono utilizzati per impedire l’alterazione degli alimenti causata dall’ossidazione degli stessi.

I conservanti vengono utilizzati per opporsi all’alterazione causata dalla flora microbica.

Gli emulsionanti vengono utilizzati per impedire la dispersione di fasi solide in fasi liquide e di fasi liquide non miscibili fra di loro.

Gli aromatizzanti vengono impiegati per conferire un particolare aroma a cibi e bevande.

Agricoltura biodinamica

 

L’agricoltura biodinamica considera l’azienda agricola come un’unità vivente, un organismo completo ed autosufficiente (pascoli,colture, acque e bestiame).

Biotecnologie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




 

 

 

 

 

Biodiversità

 

 

 


 

 

Brevettabilità

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

Bromuro di metile

L’ingegneria genetica consiste nell’insieme delle procedure e delle tecniche dirette ad isolare, identificare e ricombinare i geni (vedi geni) accelerando enormemente i tempi per modificare gli esseri viventi.

Il prof. Erwin Chargoff osserva: “Nel corso della storia le rivoluzioni più importanti si sono spesso rilevate tutt’altro che positive per coloro che le avevano volute o in nome dei quali erano state provocate. Gli ultimi trent’anni sono stati teatro di una rivoluzione biologica di proporzioni impensabili, di cui peraltro molte persone non sanno assolutamente nulla. Laddove per molti secoli lo scopo della scienza è stato quello di aiutarci a comprendere i meccanismi di funzionamento della natura, negli anni più recenti le scienze, in modo particolare le scienze naturali, hanno assunto un carattere che potremmo definire manipolatorio: in buona sostanza, cercano di ingannare e raggirare la natura tutte le volte che ne hanno l’opportunità.

Processi, che in condizioni appunto “naturali” avrebbero richiesto migliaia di anni per verificarsi, oggi possono venire realizzati nell’arco di una notte. Gli aspetti genetici e di sviluppo della vita vengono ora manipolati ed è possibile produrre nuovi organismi viventi con caratteristiche alterate. Il destino della nostra specie, viste queste premesse, potrebbe quindi riservarci enormi cambiamenti”

danota introduttiva di E.Chargaff – Il secolo Biotech diJEREMY RIFKIN Gli OGM, organismi geneticamente modificati(vedi ogm), dovrebbero essere in commercio solo quando vi è sicurezza sul loro uso (principio di precauzione). Ma le cose non stanno cosi: il commercio viene prima della salute.

E’ l’insieme di tutti gli esseri viventi esistenti sulla terra.

Le specie viventi contate sono circa un milione e settecentomila ma secondo alcuni studiosi esse sarebbero più di dieci milioni e secondo altri ancora di più. La ricchezza, la bellezza e la stessa sopravvivenza della vita umana dipendono da questa enorme varietà di forme di vita. Ma oggi il tasso di distruzione e di impoverimento della biodiversità è diventato talmente alto da mettere in pericolo la vita sull’intero pianeta.

Il brevetto, secondo una tradizionale definizione, tutela i diritti dell’autore di un’invenzione impedendo ad altri, per un determinato periodo, la possibilità di utilizzarla. Di fatto il brevetto finisce per privilegiare i profitti delle multinazionalie dei centri di ricerca. Inoltre, con l’estensione del brevetto alla natura vivente, è venuta meno la distinzione tra mondo vivente e mondo inanimato e quindi viene considerata invenzione la manipolazione genetica di un organismo, dando la possibilità ai grandi gruppi industriali di impadronirsi dei tesori biologici custoditi e migliorati per millenni dall‘umanità espropriando i popoli di diritti che non potrebbero essere privatizzati. Benet Keil, portavoce di Greenpeace nel Messico, ha detto che le multinazionali si appriopriano con i brevetti di sementi e ortaggi nei paesi del terzo mondo traendone notevoli profitti. Un esempio fra tanti: il chenopodium quinoa è un cereale proteico resistente alle più impervie condizioni climatiche. E’ bastato che di tale varietà venisse creato, con una modificazione genetica, un ibrido per essere trasformato nel brevetto US5.304.718.

E’un geo-disinfestante, attivo contro i nematodi, i funghi e gli insetti. Molto tossico. L’uso è vietato dalla legge.

Concimi o fertilizzanti

Sono sostanze organiche e minerali che si somministrano al terreno per renderlo più fertile. A secondo della loro natura si distinguono in concimi naturali di origine animale, vegetale o minerale (letame, guano, vinacce, panelli di semi oleosi, nitro del Cile etc.) e concimi artificiali chimici prodotti da apposite industrie. I fertilizzanti chimici forniscono al terreno azoto, fosforo e potassio.

Dissesto idro-geologico

 

 

 


 

 

 

Ecologia

 

Effettoserra

E’ il venir meno del delicato equilibrio territoriale. Le cause principali del collasso del territorio sono la cementificazione e l’impermeabilizzazione del suolo, la cementificazione dei cors id’acqua, lo sfruttamento intensivo e chimico dell’agricoltura, l’incuria e il disboscamento della montagna, le turbolenze climatiche provocate dall’uomo. Di qui il ripetersi anzi l’aumento continuo dei cosiddetti eventi catastrofici naturali. Sembra quasi, come scriveva Antonio Cederna, che “l’Italia è il paese che meglio sa predisporre, organizzare e provocare quelle catastrofi”.

Studio dei rapporti degli organismi viventi tra di loro e con l’ambientein cui vivono.

Con tale termine si indica la conservazione dell’energia termica solare assorbita da alcuni gas atmosferici (detti gas-serra, anidride carbonica, biossido di carbonio…) e da questi irradiati nuovamente verso la terra. In tal modo viene ritardata la dispersione del calore nell’atmosfera e si instaura una temperatura media maggiore sulla superficie terrestre di quella che si sarebbe avuta se la concentrazione dei gas-serra fosse stata minore. L’attività umana sta provocando concentrazioni di tali gas nell’atmosfera. Secondo una ipotesi, quasi universalmente accettata, tale maggiore concentrazione sta determinando un aumento della temperatura media, aumento che sarebbe causa dello scioglimento dei ghiacciai polari e di notevoli perturbazioni atmosferiche.

  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  

 

 
 
 

Chimica e alimentazione IV parte

Post n°4 pubblicato il 11 Marzo 2011 da giapinap

Encefalopatia

spongiformebovina

 

 

 

 

 

Entropia

 

 

 

 

 

 

 

F.A.O.(ONU)

La BSE è una malattia neurologica progressiva che colpisce a morte i bovini. Fu scoperta in Inghilterra nel 1986. La nuova variante della BSE è la forma che colpisce gli esseri umani ed è provocata dalla carne infetta dei bovini quasi certamente, ma non è sicuro, contagiati dalle farine animali ottenute con ossa e carne di ovini o di altri bovini.

Il principio della termodinamica ci dice che non può esistere una macchina che crea energia, in quanto tutta l’energia esistente non può né aumentare né diminuire (nulla si crea, nulla si distrugge). Ad esempio se prendiamo un pezzo di legno di gr.100 e lo bruciamo sotto una teca, dopo la combustione, cioè“ dopo aver sviluppato la propria energia”, il pezzo di legno non c’è più e al suo posto troviamo i residui della combustione (cenere, anidride carbonica, etc.) che hanno lo stesso peso complessivo ma che non sono più utilizzabili. Il pezzo di legno che si trovava sotto la teca si è trasformato in energia indisponibile. Infatti, il secondo principio della termodinamica così recita: l’entropia è la misura del disordine e della probabilità (è altamente improbabile se non impossibile che iresidui della combustione si ricomponghino in pezzo di legno). Più chiaramente l’entropia ci dice che la degradazione dell’energia-materia è irreversibile. Il massimo di entropia è uno stato in cui l’energia è completamente degradata. La degradazione la rende indisponibile e inutilizzabile, cioè la trasforma in rifiuti: l’inquinamento è, quindi, il prodotto di tale trasformazione.

 

Organizzazioneper l’alimentazione e l’agricultura.

Fertilizzanti

Vedi concimi.

Fitofago

Organismo (insetto) che consuma tessuti vegetali

Fitofarmaci

Vedi pesticidi.

Fitoregolatori

Prodotti sintetici che regolano determinati processi fisiologici delle piante. Tra questi gli stimolanti la crescita, i nanizzanti, gli antigermoglianti.

Geni

 

 

Inquinamento

elettromagnetico

 

Integrale

 

 

Sono frammenti del DNA (acido desossiribonucleico) che si trovano nel nucleo di tutte le cellule e contengono e trasmettono le informazioni per costruire le proteine e quindi l’intero organismo, animale e vegetale.

E’ determinato dalle radiazioni emesse dalla rete elettrica, dai trasmettitori e ripetitori radio e televisivi. Può produrre anche danni agli organismi viventi, compreso l’uomo: effetti teratogeni, linfomi, alterazioni della crasi ematica, eczemi, retinopatie etc.

Non raffinato. Integrale è più ricco e salutare perché conserva i fondamentali principi nutritivi. I cereali raffinati sono più poveri di sostanze principali come sali minerali, vitamine e proteine.

Lotta biologica

Vengono impiegate specie utili come predatori e parassiti delle specie nocive: Acaro adulto contro l’afide dell’erba medica.

Lotta guidata

Nella lotta contro gli organismi nocivi, i pesticidi vengono usati soltanto quando è necessario.

Lotta integrata

La lotta integrata è un metodo di lotta contro gli organismi nocivi delle colture che mobilita tutti gli ausili possibili, anche quelli impiegati dalla lotta biologica, per limitare al massimo l’uso dei pesticidi.

Metazoi

Denominazione di tutti gli organismi pluricellulari.

Nematodi

 

Metazoi. Infestanti gli organi aerei e sotterranei di molte piante.

Ogm

 

 

 

P.C.B.

 

 

 

Parassita

 

Pesticidi

Gli organismi geneticamente modificati sono esseri viventi che hanno subito modifiche del patrimonio genetico. Per es.: il maistrans-genico resistente alla piramide, suo parassita, ed agli erbicidi, può essere dannoso alla salute degli uomini e degli altri animali e vegetali.

Policlorofenili- derivati clorurati del difenile usati come isolanti nei condensatori e nei trasformatori. Sono tossici e pericolosi inquinanti ambientali: accrescono l’incidenza del cancro e delle malformazioni organiche. Proibiti negli Stati Uniti.

Organismo che evolve a spese di un altro organismo più grande senza ucciderlo.

Sostanze chimiche che uccidono gli organismi nocivi o ne inibiscono la crescita. I più comuni pesticidi sono gli insetticidi, gli anticrittogamici e gli erbicidi.

Così vengono classificati i pesticidi:

Classe I (T+)            MOLTO TOSSICO/TOSSICO

Classe II (Xa)           NOCIVO

ClasseIII e IV (Xi)     IRRITANTE

Alcuni pesticidi e sintomi di intossicazione:

Erbicidi

Artrazina-triazinico. Ne è stata vietata la vendita nel 1992 per i gravi danni alla salute.

Raundop-glyphosate. Classe III (Xi)

Depressione, prostrazione, ptosi, moderata atassia, orripilazione.

Paraquat-dipiridinico. Classe I (T+)

Dieci ml sono la dose mortale. Vomito, dolori addominali, irritazione fino alla causticazione della bocca, della trachea e dell’esofago, difficoltà di deglutizione, diarrea, oliguria, ittero, tosse, dispnea, edema polmonare con esiti in fibrosi polmonare con insufficienza respiratoria.

Insetticidi

Malathion-fosforganico. Classe II (Xa).

Parathion- fosforganico.Classe I (T+)


Nausea,vomito, crampi addominali, broncospasmo, ipersecrezione bronchiale, edema polmonare, visione offuscata, salivazione e sudorazione, miosi, astenia, paralisi muscolare, tachicardia, ipertensione arteriosa, atassia, convulsione, coma.

Predatore

Organismo che uccide un altro organismo (preda) in genere più piccolo per cibarsene (mantide, coccinella, volpe, civetta, aquila etc.)

Residui tossici

Sono tracce venefiche che possono permanere sul o nel prodotto trattato con pesticidi. Leggi apposite fissano la quantità massima del principio attivo del pesticida del quale è tollerata la presenza nei prodotti destinati all’alimentazione al momento del raccolto o all’immissione al consumo delle derrate immagazzinate.

Limitedi tolleranza è la quantità di sostanza attiva tollerata.

Rifiuti

 

 

 

 

Tempo di sicurezza

 

 

Tossicità

I rifiuti sono l’esito finale del consumo. Quando una merce cessa di essere tale, cioè quando è consumata, diventa un rifiuto. Quindi, come scrive giustamente G.Viale il “consumo” è produzione di “rifiuti”.

I rifiuti sono i residui della produzione e del consumo: solidi e liquidi. Essi si distinguono secondo la nostra legislazione in rifiuti speciali e nocivi.

Indica l’intervallo di tempo (giorni) tra l’ultimo trattamento ed il raccolto. Per quanto riguarda le derrate immagazzinate l’intervallo di tempo tra l’ultimo trattamento e la messa in commercio. Se tale intervallo non viene rispettato permangono sul prodotto e/o nel prodotto residui tossici superiori a quelli stabiliti per legge.

Può essere acuta e cronica.

La tossicità acuta si avverte subito dopo che la sostanza tossica è stata ingerita, inalata, o assorbita attraverso la cute.

La tossicità cronica si ha quando l’intossicazione si avverte dopo un lasso più o meno prolungato di tempo ed è dovuta al graduale accumulo di sostanze tossiche nell’organismo.

Grado di tossicità. Secondo GleasonN.M:, Gasselim R.E., Hodge H.C. and Smith R.P. (1969) –“Clinical Toxicological of Commercial Products” William andWilkins at Co. Baltimora la valutazione del grado di tossicità viene così espressa:

Mortalità probabile

Tossicità Dose in mg/kg Dose per persona


Supertossico meno di 5 meno di 7 gocce

 

Estremamente tossico da 5 a 50 fra 7 gocce e 1 cucchiaino

Molto tossico da 50 a 500 fra 1 cucchiaino e 1 bicchierino

Discretamente tossico da 500 a 5000 fra un bicchierino e mezzo litro

Leggermente tossico da 5000 a 15000 fra mezzo litro e un litro

Poco tossico più di 15000 in più di un litro

 


 
 
 
 
 
 
 
 
 

Questo lavoro è tutto opera del mio più grande amico il compagno

GUIDO LAZZERINI.

Solo a lui risale ogni elaborazione di quanto da me pubblicato. Del resto io ho solo collaborato alla impaginazione, alla stesura finale ed alla correzione ortografica peraltro già ottimale del testo.

 
 
 
 
 
 
 

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