Giardino d'arte

Recensione dell'artista Mino Vitanza

Mino Vitanza, artista senza mani,disegna e dipinge con i  monconi delle braccia. Vive a  Militello Rosmarino (ME) ma i suoi soggetti traggono ispirazioni anche da ambienti naturali da lui visti nel suo peregrinare per il mondo. Paesaggi,visi, suggestioni che ci meravigliano e ci affascinano per il gusto equilibrato, per le linee pure, per la perfezione che ricerca.I limiti del corpo sono ben compensati dall'aspirazione all'armonia e alla bellezza, con applicazione e sacrificio crea opere di  largo respiro, l'osservatore ne è rapito e sconcertato per la perfezione e la bellezza, in questo blog potrete  farvene un'idea visitando la SEZ FOTO.

L’Artista Mino Vitanza è l’uomo dei confini che si riconosce parte di un creato,predilige le tinte pastello, la sua arte media  tra l’uomo e Dio, tra il bene dei suoi paesaggi riposanti e il resto sconfinato dello spazio –

i suoi prati non sono i campi elisi, sono il risultato di un abile stemperamento di colori pastello e dell’uso di tratti di penna nera, per delineare alcune geometrie architettoniche sullo sfondo, che comunicano serenità all’osservatore. Tuttavia essi sono racchiusi tra pietre che ne sono il confine, sono un luogo di riposo sulle quali lo stanco viandante, materialmente assente nel’immagine, può se vuole o se necessario, riposarsi nel suo errare.

Anche le caratteristiche  cime degli alberi troncate esprimono lo smarrimento dell’uomo che scruta il cielo in cerca dell’arcano mistero e si arresta sconcertato, notando che degli alberi visti dal basso non possiamo vedere le cime. E' la condizione umana da cui ci libereremo solo imparando a volare alto.

La sua serenità di uomo l'artista la ricerca nel bello, che diventa buon ritiro per l’anima provata dal dolore e dal male.L’inesperienza del proprio stesso io, il non conoscere a fondo se stesso sono fasi superate,l'asperazione è al trascendente,il groviglio di passioni terrene sconfinatamente pericolose per lo spirito hanno lasciato spazio all'uomo nuovo che concorda con se stesso sui limiti umani da non infrangere per non perdersi  nel mondo.

Semplicità e armonia nascono dunque da una forza di volontà estrema e pura, difficile meta per colui a cui il destino ha stabilito dei limiti fisici, su cui altri avrebbero edificato altari dei propri rimpianti e che invece in lui sono diventati mezzo di distinzione positivo, un distinguo che mostra capacità di discernimento, intelligenza vitale.

Non meno interessanti dei suoi paesaggi risultano le figure di donne e uomini portatrici di una certa nobile alterigia, altro dall’osservatore, ma rivelatrici di un orgoglio di chi è come è, un individuo di consapevole irripetibilità.

Per vedere le opere realizzate visitare la sezione foto del blog.