GIARIYA

Ricorderai

Ricorderai quella luna d'agosto
e la spuma del mare
che tracciava aureole tra i capelli

Ricorderai quel profumo di cedro
che riempiva la notte
ed il silenzio
che dormiva cullato dal vento.

Noi sulla battingia intenti
a ricamare versi d'amore
a cercare nel rumore
monotono del mare
nuovi e più intensi sospiri

muto assisteva lo spazio
anche il tempo si fermò

L'amore è una parentesi
aperta sull'infinito
semicerchio ambito
come le tue braccia che mi cinsero
le tue cosce che mi accolsero

Tu Dea dai bianchi seni,
vestita solo di onde
dal dondolio delle acque cullata
non eri donna
eri tutte le donne
eri il passato, il presente il futuro
non  un'onda tu eri
ma tutte le onde del mare
che si inseguono
e si muovono senza posa
libere del loro andare

Non fummo solo amanti,
fummo gli interpreti orgogliosi  ed assorti
dell'eterno gioco di vita
noi che fummo l'un l'altro donati
e poi divisi
lasciammo su quelle dune d'argento
come un solco dai corpi scavato
il nostro urlo d'amore
seme di speranza
per un futuro migliore.