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Post n°189 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da gigge89
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Post n°188 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da gigge89
Per tutto il giorno Orah aveva aspettato che tornasse, che stesse con lei, che le parlasse, l'ascoltasse come se ogni sua parola fosse importantissima per lui. Aveva avuto nostalgia delle sue carezze sui capelli e sul collo, delle sue dita morbide, ipnotizzanti. Come quelle di una ragazza, pensò, o di un bimbo appena nato. Tra accessi di febbre e brividi e incubi, nei pochi momenti di lucidità Orah tentava di ricostruire le notte trascorse con Avram e scopriva di aver dimenticato quasi tutto ciò che era successo ma non lui, anche se non lo ricordava proprio bene, non come qualcuno che aveva visto e conosceva veramente, persino il suo volto non si componeva in un ritratto unico ma si alterava e cambiava forma di continuo e talvolta si spezzettava in immagini diverse e ciò che rimaneva, alla fine, era il calore costante che si sprigionava da lui, senza il quale lei aveva freddo, si sentiva gelare, letteralmente. Era rimasta distesa per ore, addormentata e sveglia, a tratti aveva immaginato la mano di Avram che le accarezzava il viso, ancora e ancora, le sfiorava la nuca. Nessuno l'aveva mai toccata così, e talmente poco l'avevano toccata, e come faceva lui a sapere come fare se non era mai stato con una ragazza? E proprio in quel crescente flusso di dolcezza per Avram, dopo essere rimasta coricata tutto il giorno ad aspettare impaziente che arrivasse per aggrapparsi l'uno all'altro e confidarsi, lui all'improvviso commetteva un errore tanto grossolano, tipico da ragazzo, come fare una pernacchia al cinema durante la scena di un bacio.. |
Post n°187 pubblicato il 24 Novembre 2008 da gigge89
Dubbi speranze e sogni. E un giorno che piove disegnerò sale, con l'acqua del cielo mi farò il mare. Non so bene cosa mi devo aspettare. Nasconde il sorriso coi capelli e si muove attenta. Ascolto la musica. Penso. E non giungo a NESSUNA conclusione. C'era stata una fine, una scusa per finire in abbraccio, con le mani unite. E ora? |
"Le anime hanno un loro particolare modo d'intendersi, d'entrare in intimità, fino a darsi del tu, mentre le nostre persone sono tuttavia impacciate nel commercio delle parole comuni, nella schiavitù delle esigenze sociali. Han bisogni lor proprii e loro proprie aspirazioni le anime, di cui il corpo non si dà per inteso, quando veda l'impossibilità di soddisfarli e tradurli in atti. E ogni qualvolta due che comunichino fra loro così, con le anime soltanto, si trovano soli in qualche luogo, provano un turbamento angoscioso e quasi una repulsione violenta d'ogni minimo contatto materiale, una sofferenza che li allontana, e che cessa subito, non appena un terzo intervenga. Allora, passata l'angoscia, le due anime sollevate si ricercano e tornano a sorridersi da lontano. Quante volte non ne feci l'esperienza!" Pirandello, Il fu Mattia Pascal |
Post n°185 pubblicato il 18 Ottobre 2008 da gigge89
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.IO-ME.
.:LONTANO:.
forse un giorno
negli occhi di un altro
troverai un po dei miei occhi..
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ULTIMI COMMENTI
.SGUARDI.
probabilmente non esiste nessuna intimità che possa competere con due sguardi che si incontrano con fermezza e decisione e semplicemente rifiutano di lasciare la presa..
Inviato da: chris86cc
il 15/02/2009 alle 10:39
Inviato da: Anonimo
il 05/11/2008 alle 15:03
Inviato da: Anonimo
il 28/07/2008 alle 17:30
Inviato da: chris86cc
il 12/07/2008 alle 09:03
Inviato da: Anonimo
il 01/06/2008 alle 12:53