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Creato da: gigiatwork1 il 05/11/2004
Le news e le dirette sportive. I fatti della politica e del sindacato.

 

 
« Forza Romano!!!!Messaggio #326 »

Questa e' la violenza verbale

Post n°325 pubblicato il 08 Giugno 2007 da gigiatwork1
 

Pubblico da http://senato.it  il resoconto stenografico dell'intervento del senatore D'Onofrio nel dibattito in aula sulla rimozione del generale della Guardia di Finanza Speciale. Trovo che sia esplicativo di una violenza verbale inaudita che anche i cattolici moderati del polo di destra sono soliti purtoppo praticare. come dice il detto "Chi frequenta lo Zoppo impara a zoppicare"!!.

D'ONOFRIO (UDC). Domando di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. 

D'ONOFRIO (UDC). Signor Presidente, onorevole Ministro, i colleghi dell'UDC intervenuti nella discussione sulle mozioni (mi riferisco ai senatori Eufemi, Baccini e Buttiglione) hanno indicato quello che, a nostro giudizio, è il punto fondamentale della questione.

Ad esso farò riferimento tra qualche minuto, non prima, però, di averle ricordato il fatto che, molti anni fa, ebbi la fortuna di conoscerla in Banca d'Italia, quando era vice segretario generale, persona molto stimata di un'istituzione molto stimata, in un momento nel quale si temeva che vi fossero azioni giudiziarie non condivise nei confronti dei vertici di quella Banca.

Mi sono ritrovato ad ascoltarla stasera e ritengo di poter dire senza difficoltà che lei si sia vergognato di quanto ha affermato poco fa al Senato della Repubblica. (Applausi dai Gruppi UDC, FI e AN). Intendo dire che, probabilmente, non le era chiaro di non dover svolgere una relazione al Gruppo diessino o dell'Ulivo: lei doveva fare una relazione al Senato della Repubblica italiana. (Applausi dai Gruppi UDC, FI e AN). Non so se abbia notizia del Senato della Repubblica italiana: si tratta di un'istituzione rappresentativa del popolo che non gradisce che il Governo della Repubblica insulti i rappresentanti del popolo.

Ella, in questo momento, al Senato della Repubblica ha riferito cose che abbiamo grande difficoltà a ritenere, non dico vere, ma verosimili, per una ragione molto semplice. Immagino le sia stato chiesto dal Governo della Repubblica di difendere contemporaneamente il vice ministro Visco ed il comandante generale Speciale. Lei ha capito che era una posizione impossibile, per cui ha difeso Visco e ha lasciato Speciale allo sbando, insultandolo, aggredendolo ed accusandolo di ogni nefandezza. (Applausi dai Gruppi UDC, FI e AN).

Giustamente, è stato chiesto - dal collega Cutrufo, prima, e dal collega Castelli, dopo - come possa il Governo della Repubblica aver mandato alla Corte dei conti una persona così inadeguata come quella che lei ci ha descritto. (Applausi dai Gruppi UDC, FI, AN e del senatore Stefani). Avete idea di cosa sia la Corte dei conti? Vi rendete conto che è un'istituzione dignitosa della nostra Repubblica e non una discarica in cui mandare tutte le fecce umane? (Vivi applausi dai Gruppi UDC, FI e AN). Si rende conto, Ministro, che lei, attaccando Speciale (come ha fatto stasera), ha di fatto insultato politicamente la Corte dei conti in modo drammatico?

Si rende conto che il popolo italiano, il quale sa che questo è il Governo che ha messo le mani nelle tasche degli italiani, ragionevolmente aveva un vice ministro Visco che ha tentato di mettere le mani sulla Guardia di finanza? Questo è il problema che abbiamo di fronte a noi: la gente crede che Visco ha tentato di usare la Guardia di finanza per fini di parte.

Ma si è chiesto, lei, perché c'è il vice ministro Visco, signor Ministro dell'economia? Ha capito perché in quel gigantesco assemblaggio di Ministri e Sottosegretari è stato messo accanto a lei, non so se proprio accanto, un po' sopra o un po' sotto, ma comunque in modo tale da esercitare un controllo nei confronti del Ministro dell'economia? (Applausi dai Gruppi UDC, AN e FI).

  PRESIDENTE. Colleghi, cos'è questo rumore? Non siamo mica allo stadio! Contenetevi! Grazie.  

D'ONOFRIO (UDC). Signor Presidente del Senato, mi permetto di richiamare un attimo la sua attenzione su un fatto. Ho cercato - senza successo fino ad ora - di avere il resoconto stenografico delle dichiarazioni del ministro Padoa-Schioppa al Senato: se risultasse vero ciò che mi sembra di aver ascoltato, pur nel clamore durante la dichiarazione del Ministro, che ha insultato il Senato della Repubblica, direi che non può il Governo insultare il Senato della Repubblica e il Presidente del Senato ha il dovere di difendere la dignità del Senato. (Applausi dai Gruppi UDC, AN e FI). Può criticare i senatori, ma il Governo non può mai dire quello che mi sembra che il ministro Padoa-Schioppa abbia detto. (Applausi dai Gruppi UDC, AN e FI).

  PRESIDENTE. Debbo dirle che la seduta era un po' movimentata; non mi sono mosso da qui e insulti al Senato non li ho ascoltati. Vedremo.  

PARAVIA (AN). Ci ha chiamato «scalmanati»! È un pagliaccio!

  PRESIDENTE. Stia tranquillo, senatore Paravia. 

D'ONOFRIO (UDC). Se il resoconto stenografico risulterà riportare frasi del ministro Padoa-Schioppa di insulto al Senato della Repubblica, in questo caso avremo modo di avviare un nuovo dibattito per insegnare al Ministro che esiste nel nostro sistema un rapporto tra Governo e Parlamento che non consente al Governo di insultare il Parlamento. Può darsi che il Ministro non lo sapesse, queste cose gliele spiegheremo, mica è una cosa difficile. Può darsi che, venendo dalla Banca d'Italia, avesse una conoscenza economica e non una conoscenza giuridica di questo tipo. Non è una cosa grave, essendo un Ministro tecnico è possibile che conosca una parte del suo mestiere e non tutto. Non è una cosa scandalosa. Stasera ha dimostrato, per esempio, di non conoscere per niente il diritto costituzionale, ma non è una cosa grave: il Ministro dell'economia, infatti, non è il Ministro delle riforme istituzionali, quindi la sua ignoranza totale la capisco. (Applausi dai Gruppi UDC, AN e FI).

Ciò che non riesco a capire è come il Governo della Repubblica possa avere al proprio interno un Ministro la cui ignoranza è talmente grave, dal punto di vista costituzionale, da non capire o da mostrare di non capire che esiste nel nostro ordinamento costituzionale una pluralità di organi raccordati con il Governo, il quale non ha il potere assoluto, come poteva avere Gengis Khan nei confronti di tutti gli altri subordinati; il ministro Padoa-Schioppa ha parlato da ministro del Governo di Gengis Khan. Queste cose - bisogna farlo capire - non sono consentite nel nostro ordinamento. Vi è la magistratura, vi sono le Forze armate, i diplomatici, le forze di polizia, le religioni, le autorità universitarie, tutte istituzioni autonome rispetto all'indirizzo del Governo, nei confronti delle quali non vi è la separatezza, ma l'autonomia.

È una questione molto seria e, da questo punto di vista, l'ignoranza costituzionale del Ministro è motivo di mia grande preoccupazione circa il fatto di essere governato da un Governo al cui interno il governo dell'economia è affidato ad una persona che non conosce le regole essenziali dei rapporti con le altre istituzioni.

Questo è un fatto molto grave, è una questione di grande preoccupazione, in ordine alla quale noi vorremmo onestamente poter avere con il ministro Padoa-Schioppa un confronto un po' più sereno di quello che abbiamo avuto alla luce delle cose che ci ha detto qui stasera. In questo momento a Napoli - ma non solo lì - avrebbero detto che si tratta della classica vicenda del cane con le gambe storte: non si possono raddrizzare le gambe dei cani. Padoa-Schioppa ha tentato di raddrizzare le gambe dei cani. Quali erano le gambe storte? Il rapporto tra Visco e la Guardia di finanza in riferimento alla vicenda UNIPOL. Mica l'ho inventato io: bisogna chiedere al ministro Parisi, a Rutelli, ad una parte della maggioranza. (Applausi dai Gruppi UDC, FI, AN e LNP).

È una parte della maggioranza che ha detto che c'era questo problema, e un anno fa, mica oggi. È una parte della maggioranza che stasera dice di votare l'ordine del giorno della maggioranza pieno di contraddizioni. C'è chi lo vota, ma vorrebbe meno tasse per i poveri imprenditori dell'Alto Adige; c'è chi lo vota volendo una riduzione del costo della politica; c'è chi lo vota dicendo che il Governo sarebbe dovuto intervenire prima; c'è chi lo vota dicendo che Speciale andava cacciato molto prima.

Mi chiedo, alla fine, se siamo in presenza di un ordinamento costituzionale serio: ma che razza di voto è quello che avremo tra poco? Un voto nel quale concorrono a dire sì persone che hanno le più svariate motivazioni, soltanto perché hanno paura delle elezioni? Questo è il problema. Occorre che gli amici e i colleghi capiscano che le elezioni non sono un fatto sconvolgente, ma una eventualità normale e pertanto la paura delle elezioni non può motivare argomenti a favore di un Governo con i voti più contraddittori tra loro.

Per queste ragioni, signor Ministro, voteremo certamente la nostra ordinaria mozione, senza la quale non vi sarebbe stato il dibattito di stasera. È un dibattito che onestamente si fa perché l'opposizione ha ritenuto a suo tempo di farlo. (Applausi dai Gruppi UDC, FI, AN e LNP). Vorrei ricordare che la maggioranza riteneva che non si dovesse parlare della vicenda, altro che storie! Ma oggi, dopo quello che è avvenuto, vorremmo votare la nostra mozione, nella quale chiediamo che il Governo rispetti la legge, in base alla quale la Guardia di finanza dipende dal Ministro delle finanze e non dal Vice Ministro delle finanze. È possibile chiedere al Governo di rispettare la legge o questo è un fatto eversivo? Lo dico ai colleghi della maggioranza. Chiediamo che il Governo rispetti la legge. Questo chiede l'opposizione.

Questo Governo, che ha messo molte mani, normalmente pesanti e anche pelose, nelle tasche degli italiani (si vede dal gettito tributario), con il tipo di conseguenze che stanno subendo gli italiani, ha tentato di mettere sotto anche la Guardia di finanza. Noi vorremmo evitare che il Governo continuasse nella linea di incostituzionale comportamento nei confronti di tutte le istituzioni autonome. Credo che non chiediamo troppo.

Capisco che Padoa-Schioppa possa non capire queste argomentazioni di ordine costituzionale: venga un Ministro che possa capire di questi argomenti e ne parleremo tranquillamente. (Applausi dai Gruppi UDC, FI, AN e LNP. Congratulazioni).

 
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