Creato da ginocavallone il 08/10/2009
GINO CAVALLONE
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« il sogno di volare | Compleanno (Stefano Rosso) » |
Post n°81 pubblicato il 01 Novembre 2013 da ginocavallone
Mia madre parla a raffica è come una città Mi spara dentro l’anima non ha tranquillità Io intanto guardo il traffico e conto le persone Faccio finta di niente ma mi scappa una canzone Per tutte le ragazze che stasera vogliono ballare E in cambio della luna si farebbero baciare Fortuna che è arrivata un’altra primavera Ce l’hanno nei capelli come fosse una bandiera E salto a piedi nudi nella notte Per controllare quello che non va La luna è al mare e le stelle sono tutte Addormentate sopra la città Niente musica stasera Ma domani cambierà… Da molto tempo ho in mente una canzone Che sia di tutti non soltanto mia Che abbia un coltello in tasca e ti colpisca al cuore Da non poterla più mandare via… Mia madre guarda i fulmini gli occhi fuori dalla testa Poi dice: Come fai a cantare in mezzo alla tempesta? Io dico: Una canzone è un po’ come la vita Ti tocca starle dietro fino a che non è finita E la senti ad occhi chiusi nella notte E hai dentro qualche cosa che non va La luna non funziona le stelle sono rotte Non c’è nessuno in tutta la città Niente musica stasera Ma domani cambierà… Da molto tempo ho in mente una canzone Che sia di tutti non soltanto mia Che abbia un coltello in tasca e ti colpisca al cuore Da non poterla più mandare via… |
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