Sentiva i fianchi magri più del solito.E gli occhi stanchi.Attraversò la sala deserta, nell'ora del mattino.Sfiorò la sbarra lucida con la sua mano;fissò i suoi piedi nudi, e capì che narravano le storie,le strade e le risate ed i silenzi e il sale delle lacrime;capì che regalavano il suo corpo, che nasceva da lorocome un'agave colma di spine, che si ostinava a scoppiare d'amore,nel sole. Poi fu col viso alla finestra grande:il cielo grigio si apriva più chiaro:c'era l'antenna della mole; o forse era il granito colorato,squadrato sulla piazza e le voci dei bimbi e i venditoriche intersecavano consonanti dure, e le erre rotate dei francesi.Le parve forse il fiume, quel serpente d'argento da lontano,e la luce e la nebbia le impediva di definirlo:cercò la marina, cercò le vele, le ciminiere,i fiori tra le curve erbose delle colline e le discariche.(Schweigen) Balla serena, ragazza leggiadra.Balla dentro il tuo corpo, nel tuo cuore.Balla nel tuo destino che lo vuole.
Fantasia e gioia..
Sentiva i fianchi magri più del solito.E gli occhi stanchi.Attraversò la sala deserta, nell'ora del mattino.Sfiorò la sbarra lucida con la sua mano;fissò i suoi piedi nudi, e capì che narravano le storie,le strade e le risate ed i silenzi e il sale delle lacrime;capì che regalavano il suo corpo, che nasceva da lorocome un'agave colma di spine, che si ostinava a scoppiare d'amore,nel sole. Poi fu col viso alla finestra grande:il cielo grigio si apriva più chiaro:c'era l'antenna della mole; o forse era il granito colorato,squadrato sulla piazza e le voci dei bimbi e i venditoriche intersecavano consonanti dure, e le erre rotate dei francesi.Le parve forse il fiume, quel serpente d'argento da lontano,e la luce e la nebbia le impediva di definirlo:cercò la marina, cercò le vele, le ciminiere,i fiori tra le curve erbose delle colline e le discariche.(Schweigen) Balla serena, ragazza leggiadra.Balla dentro il tuo corpo, nel tuo cuore.Balla nel tuo destino che lo vuole.