Giornalista per caso

Articoli e pensieri sparsi di una mente libera...magari poco efficiente...ma libera...ho aperto questo blog per creare un contatto con chi mi legge su Il Messaggero e Tuttosport...qui trovate i miei articoli...scrivo di calcio...e sport in generale...non prendiamoci quindi troppo sul serio... P.S. Mi trovate anche su Twitter: https://twitter.com/stecar74

Creato da stefano.carina il 01/05/2009

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 

 
 

Ultimi commenti

Ieri comunicato del Gruppo di Fioranelli Post n°3126...
Inviato da: Mauro Brandani
il 21/03/2018 alle 20:32
 
Egregio Sig. Carina, Le scrivo al fine di informarla che...
Inviato da: Mauro Brandani
il 19/03/2018 alle 12:55
 
In contrast with the other speakers on Tuesday night Coach...
Inviato da: chongchong
il 05/09/2012 alle 04:51
 
E poi mi pare proprio che si stia abusando con questi...
Inviato da: massimo
il 05/08/2012 alle 10:02
 
Ma trattare un patteggiamento per omessa denuncia ( 3 mesi...
Inviato da: massimo
il 05/08/2012 alle 09:52
 
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« ROMA-DE SANCTIS NUOVO RI...PALLOTTA BACCHETTA UNICREDIT »

LO STRANO CASO DEL SIGNOR COSTANT

Post n°1138 pubblicato il 25 Luglio 2013 da stefano.carina
 

ROMA Un’altra pallonata in tribuna, seguita poi dall’uscita dal campo di gioco. Forse meno eclatante rispetto a quella di Boateng a gennaio contro la Pro Patria ma solamente perché chi lo ha fatto stavolta, Costant, non è famoso quanto il ghanese. O forse perché in un paese dove il vicepresidente del Senato si permette di dare dell’orango a un ministro della Repubblica, anche l’ennesimo episodio - che ha visto un calciatore di colore ricevere gli odiosi «uh uh uh» razzisti - inizia paradossalmente ad esser considerato una prassi da stadio. Magari fastidiosa, che ha fatto aprire l’ennesimo fascicolo da parte della Figc (ma quando indagherà Palazzi, con i processi sul calcio scommesse entrati nel vivo?), con la quale però ci si può anche convivere.

IL SILENZIO DEI COMPAGNI
Con Costant siamo di nuovo punto e a capo. Con una differenza: se l’altra volta per Boateng c’era stata la fila per prendere le difese del centrocampista (l’intera squadra del Milan era addirittura uscita dal campo, facendo sospendere la partita), stavolta la reazione non è stata altrettanto forte. Un esempio? Nessuno dei compagni ha seguito l'autore della protesta. E anche negli spogliatoi pochissima la voglia di commentare l'episodio: «Ne parlerà la società», ha glissato Allegri. Lo stesso Boateng ha lasciato lo stadio in silenzio. Parola dunque all’a.d. rossonero Galliani che ieri ha prima stigmatizzato l’accaduto - «Solidarietà assoluta a Constant perché sono cose inqualificabili» - per poi ammonire il calciatore, reo di essere uscito dal campo da solo (rimprovero ribadito anche nel comunicato del club che ha però fatto registrare una presa di posizione più forte contro gli ululati razzisti, «figli di menti miserabili, persino incapaci di formarsi opinioni, per quanto orribili esse siano. Non meritano tolleranza»): «L'ho detto, l'ho ripetuto e l'ho scritto a tutti che non si può uscire dal campo – ha spiegato Galliani - I cori sono ignobili e vanno combattuti ma le regole del calcio sono che quando succede una cosa del genere ci si rivolge all'arbitro, che lo dice al quarto uomo che a sua volta avvisa il responsabile di polizia, l'unico autorizzato a sospendere la gara». Domanda lecita: ma se l’arbitro in questione (Gervasoni) ha poi spiegato che il calciatore ha lasciato il terreno per i cori ricevuti e non perché era stato espulso – ammettendo così di aver udito gli ululati ma di non essere intervenuto, facendolo solamente quando Costant era oramai negli spogliatoi – cos’altro poteva/doveva fare il francese? Anche Filippo Inzaghi ha lasciato intendere come la reazione del difensore poteva essere differente: «Bisogna ignorarli, questa è la soluzione. Gli diamo troppa importanza, siamo tutti contro il razzismo. Se è una cosa di tutto lo stadio è giusto fermarsi altrimenti tappiamoci le orecchie e andiamo avanti». 


LA SOLIDARIETA’ DEGLI AVVERSARI
Singolare che ad approvare l’uscita dal campo di Costant siano stati i suoi avversari. A partire dal presidente del Sassuolo, Squinzi: «E' stato un brutto episodio che non dovrà ripetersi. Capisco il calciatore». Solidale con il collega, lo sloveno Kurtic: «Se Constant ha sentito certi insulti, ha fatto bene ad andare via». Non ha cercato scuse nemmeno il vice sindaco di Reggio Emilia, Ferrari: «E’un fatto grave e da condannare. Il razzismo è la negazione della dignità della persona, dunque non possiamo essere indifferenti. Come non possiamo accettare che siano i calciatori a essere offesi e a lasciare gli stadi: devono farlo coloro che adottano certi comportamenti». Che qualcuno lo ascolti. E magari lo aiuti. STE CAR

ARTICOLO PUBBLICATO SUL MESSAGGERO IL 25-07-2013

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963