Creato da giornataparticolare il 03/06/2008
Una giornata "particolare" nelle MARCHE

Patrocinio della Regione Marche

 

AVVISO IMPORTANTE

A volte i commenti si perdono nei tortuosi sentieri del web. Salvate i vostri interventi prima di inviarli e, se non li vedete pubblicati entro poche ore, mandatemeli via mail. Provvedero' io ad inserirli on-line.

 
 

Ultimi commenti

Non c’ero il giorno dell’inaugurazione della mostra: il...
Inviato da: Anonimo
il 13/12/2009 alle 12:35
 
Per fotoamatori come noi realizzare un progetto come “Una...
Inviato da: Silvano.Bicocchi
il 11/12/2009 alle 21:48
 
Ero presente all'inaugurazione, una bella...
Inviato da: Anonimo
il 11/12/2009 alle 14:03
 
Bella soddisfazione vedere la mostra finalmente esposta al...
Inviato da: Anonimo
il 10/12/2009 alle 21:06
 
Oggi, vai a sapere perchè, mi è venuto in mente il vostro...
Inviato da: Anonimo
il 10/12/2009 alle 19:33
 
 

AUTORI (A-L)

AGUZZI ROMINA
ALESSANDRINI ALBERTO
ANGELETTI BENITO
ANTONIONI ALESSANDRO
BALEANI ANTONIO
BARBAROSSA ERSILIO
BARCHIESI MARIO
BARDELLI MASSIMO
BARTOLUCCI SIMONE
BASILI LUCA
BASTIANELLI GIORGIO
BELARDINELLI BRUNO
BELELLI MASSIMILIANO
BELEMMI MASSIMILIANO
BELLAGAMBA LEONARDO
BENFATTO BENIAMIMO
BETTI MARISA
BEVILACQUA ANDREA
BOCCHINI SERGIO
BONCI MARIKA
BRAMUCCI RITA
BRANCACCIO ALESSANDRA
BRANCACCIO MARINA
BRASCA PAOLO
BUCCI RICCARDO
BUFFARINI CLAUDIO
CAMERUCCI MARIA ELEONORA
CAMILLETTI CARLO
CAMILLETTI CORRADO
CAMISCIOLI PROMETEO
CANGINI LUCIANO
CAPALBO FAUSTO
CAPPIELLO SERGIO
CARBINI BENERIO
CARBONE DOMENICO
CARDINALI DANIELE
CARDONI GIANLUCA
CARLETTI ALBERTO
CARLONI ROBERTA
CARMENATI PAOLO
CASTELLANI MARCO
CASTORI SALVATORE
CATALANI LUCA
CATANI GIUSEPPE
CECCARELLI CINZIA
CESARONI FRANCESCO
CESPI CARLO
CINCIRIPINI DANIELE
CINGOLANI FRANCO
CINGOLANI ORIETTA
CIOTTI FELICE
CIPRIANI LUIGINO
CIPRIANI MICHELE
CIRILLI ROBERTO
CIUCANI GIUSEPPE
COACCI STEFANO
COPPARI FRANCESCO
COPPARI LUCA
CORINALDESI FABIO
COSTIERI DANILO
CRESCENTINI DANTE
CRISPIANI NAZZARENO
CROCIANELLI MICHELE
CUCCHI BEATRICE
CURINA ROBERTO
DINI MAURA
DOLCINI UMBERTO
DORPETTI MAURIZIO
DOTTORI FRANCO
DUCHI ROBERTO
ELEONORI ALBERTO
ESPOSTO SERAFINA
EUSEBI LORENZO
FAGOTTI FABIO
FALASCONI GIOVANNA
FALCETTA ALESSANDRO
FANGI LUCIANO
FELICETTI DANILO
FLORIANI ANTONIO
FERRACUTI FABRIZIO
FERRANTI GIAN NICOLA
FERRI PAOLO
FERRI PIO
FERRO WALTER
FIGINI ENNIO
FIGURETTI ENDRIO
FORTUNA PAOLA
FRANCIONI LUCIANO
FRATONI MANUELA
FRONZI TATIANA
GABRIELLI MAURIZIO
GASPARRI SAURO
GASPARRINI SILVIA
GENNARI GIOVANNI
GENTILINI GIOVANNI
GERINI GIORGIO
GIANFRANCESCHI ELIO
GIANMARCHI GIULIANO
GIGLI STEFANO
GIOMBINI LUCIANO
GIORDANI STEFANO
GIORGINI PIERPAOLO
GIRI FRANCESCO
GIUDICI LUIGI
GIUGGIOLONI FRANCO
GIULIANI CARLO
GIULIANI GIORGIO
GIULIETTI PAOLO
GIUNTI MICHELA
GOLFETTI MICHELA
GORI GIOVANNA
GRANDONI PAOLO
GRANNO' GIANLUCA
ILARI GIACOMO
LATINI DANIELA
LATINI OTTORINO
LILLI GIAMPIERO
LOMBARDI PAOLO
LORENZINI GIANCARLA
LUCHETTI CRISTINA

 

AUTORI (M-Z)

MACCARONI SIMONE
MACCI CRISTIAN
MACCI MARCO
MACCIONI CARLO
MAGLIO DAVIDE
MAIORFI LORENZO
MANCINI FRANCESCO
MONDOLINI MARCO
MANDOLINI MONICA
MANFROI CLAUDIO
MANZOTTI MONICA
MARCHETTI ANTONIO
MARCHINI MASSIMO
MARCONI LEONARDO
MARE' NAZZARENO
MARGARETINI GIULIANO
MARIANGELI FRANCO
MARIANI FABIO
MARINELLI GIORGIO
MARINI SAURO
MARROZZINI GIOVANNI
MARZETTI GIANFRANCO
MASSACCESI MAURO
MASSANI ANDREA
MAZZOLI MASSIMO
MEDICI FABIO
MEDICI JORIO
MEDICI MICHELE
MENGUCCI RICCARDO
MEZZANOTTE DANIELA
MICUCCI IVO ANTONIO
MIGNANELLI FABIO
MOLLARETTI VINCENZO
MONGARDINI SANDRO
MONTALBINI GRAZIELLA
MONTEMARANI ALDO
MONTESI MARCELLO
MORELLI ANTONIO
MORETTI PIERGIORGIO
MORICI LOREDANA
MUGIANESI GIORDANO
NEGRINI GIANCARLA
NICOLINI DANIELE
NICOLINI VASCO
NOBILINI GIULIA
ODDI QUINTO
OMICCIOLI ALESSANDRO
ONOFRI MARIO
ORTOLANI GIANCARLO
PAGNONI ANDREA
PAJOLA ROBERTO
PALMIERI GIAMPIERO
PALMIERI GIUSEPPE
PALMIERI LUCA
PAMIOLI MARCO
PANICCIA' MASSIMO
PAOLINELLI ELENA
PAOLINI LAURA
PAOLINI SIMONE
PARMEGIANI MARIA LUISA
PASQUINELLI CLAUDIO
PASQUINELLI ILIA
PASQUINI LUCA
PAZZI ALBERTO
PENNESI FRANCO
PERTICAROLI GIUSEPPE
PETRINI FLAVIO
PIERDICCA GIUSEPPE
PIERFEDERICI MARCO
PIERINI DANIELA
PIERINI ROBERTO
PIERONI ARIANNA
PIERONI GIORGIO
PIERPAOLI ROBERTO
PIRANI OMAR
PIRRI ALFREDO
PIZZICARA MARIA CLELIA
POLZONI ANDREA
PRIORI LUIGINO
PRIORI MARCO
PUCCI GIANCARLO
PUCCI RAFFELLA
PURIFICO ROBERTO
QUINTAVALLE IVANO
RABEGGIANI ANNA
RICCI MORENA
RICCOBELLI ERNESTO
ROGANI DANIELA
ROGANI MICHELE
ROMAGNOLI ENZO
ROMOLI MASSIMO
ROSCINI LUCA
ROSELLI ALESSIO
ROSSI DANIELA
ROTATORI ELISABETTA
RUGGIERO FRANCO
RUPOLI WALTER
RUSSO GIANNI
SALTAMARTINI LORENZA
SALVATORI VALTER
SANTELLI DANIELA
SAVORETTI MASSIMO
SCOCCIA MIRCO
SECONDINI STEFANIA
SERRONI GIOVANNI
SEVERINI ARMANDO
SILVESTRINI CLAUDIO
SILVESTRINI MAURIZIO
SIMONETTI MARIA
SPACCAPIETRA G. ANNAMARIA
SPECA GIUSEPPE
SPINACI CARLO
STORANI GIANNI
STRAPPATO SAURO
TADDIOLI DOMENICO
TAFFONI STEFANO
TARTUFOLI LORETTA
TINTORI GIAMPIETRO
TIRAPANI GIANPAOLO
TIZZANO SANDRO
TOGNETTI GIANNINA
TOMMASONI LUCA
TONTI PIERLUIGI
TONUCCI GIACOMO
TORELLI CRISTINA
TRAMANDONI MARCELLO
TRANI BENEDETTO
TRANI MASSIMO
TRANI TIZIANA
TROZZI LUCIANO
TRUCCHIA MICHELA
TULLIO SARA
UBERTINI GIANLUCA
URBINATI MARIA NIVES
VAGNINI LIVIO
VANTAGGI IARNO
VANTAGGI MASSIMO
VENDRAMIN EMILIO
VICI SILVANA
VIDAU CORRADO
ZAGARIA NICOLA

Elenco aggiornato al 04/02/09

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

 

« Post N° 88Post N° 90 »

Post N° 89

Post n°89 pubblicato il 08 Marzo 2009 da giornataparticolare


 


                            Massimo Mazzoli - Senigallia  2009


L’ insieme delle oltre 3.000 immagini raccolte in occasione del 10 dicembre sono un patrimonio che appartiene a tutti noi. Autori, fotoamatori, persone interessate, cittadini marchigiani e, grazie al blog, di chiunque senta il desiderio di osservarle.
Credo sia necessario che tutti quanti possano rendersi conto di quanto sia rilevante il valore collettivo del risultato ottenuto grazie al determinante  apporto di ogni autore,  a prescindere che il singolo scatto sia stato o meno raccolto nella selezione finale.

Le fotografie ? E’ giunto il momento di vederle.


Insieme possiamo provare a leggerle, considerarle, chiacchierarle o semplicemente a sceglierle indicandone un paio tra quelle proposte.
Raccolte per tema ed a gruppi di 15/20 le proporremo con interventi bisettimanali (Mercoledì e Domenica) così da dare visibilità ad un consistente novero di autori e di situazioni.


_

FOLKLORE E TRADIZIONE
(Prima parte)



...un click sulle miniature, un'altro per ingrandire le immagini e ....parliamone....




Il Coordinatore artistico regionale.
Massimo Mazzoli

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/giornatamarche/trackback.php?msg=6655912

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/03/09 alle 19:40 via WEB
Rompo subito il ghiaccio per lodare questo ulteriore passo verso la piena condivisione del lavoro fatto per la "giornata particolare". L'occhio mi è andato sullo scatto di Corrado Vidau, in particolare sulle mani di quella "coronaia di via Bramante"; mi sembra una immagine pienamente in tema per quanto riguarda il soggetto scelto, anche se per la donna la giornata non sarà stata molto particolare, in quanto trascorsa nel ripetersi di movimenti oramai divenuti pressoché automatici, ma che sprigionano comunque il fascino di una saper fare che viene da lontano. A livello compositivo mi piace il fatto che, in aggiunta ai limiti dell'immagine, la figura sia incorniciata dalle diagonali create dai bordi della scatola, dal quel rotolo di tessuto (?) giallo e dal bordo del tavolo; il loro incrociarsi mi sembra che aiuti lo sguardo a concentrarsi sul movimento, ottimamente reso dal mosso assai spinto. Forse una piccola pecca nella scarsa nitidezza soprattutto delle perline, che avrei visto bene un capello più incise, ma credo sia pienamente giustificato dalle condizioni di luce poco generose. Non aggiungo molto al fatto che la foto sia stata tra quelle selezionate, ma l'invito di Massimo è troppo ghiotto per lasciarlo cadere. Complimenti Corrado! Sauro Marini
(Rispondi)
belarda68
belarda68 il 08/03/09 alle 20:54 via WEB
..finalmente le vediamo!!! Caspita...bravi davvero!!! bella qualità...e quante storie!!!Affascinante, davvero!Sono tutte bellissime foto ma sono sicura che ognuno di noi verrà toccato in modo diverso ed è per questo che mi sento di commentare quelle che mi hanno colpito di più...non me ne vogliano gli altri bravissimi autori, è più che altro questione di impatto emotivo. La prima è stata quella della locomotiva..di Massimiliano Belemmi..forse proprio perchè in bianco e nero per avvicinarsi un po' anche temporalmente al soggetto,ne ho apprezzato la semplicità e la descrittività. Un'altra immagine che ho apprezzato molto è quella di Sandro Mongardini che è riuscito a cogliere un aspetto essenziale di chi fa musica: la passione che ti fa protagonista anche a tua insaputa. In questo scatto la direttrice del coro appare compleamente assorta nel suo compito, lo sguardo concentrato chissà su quale melodia e le mani a seguire il tempo..è lei che domina la scena, il resto sono le quinte. Ci sono poi delle foto in cui i soggetti diventano le mani, che tagliano il sapone, che tengono un arlecchino di trine che dipingono un piatto o che tralciano l'uva...le prime due nella loro essenzialità e realismo raccontano la fatica e la costanza di chi è dedito ad un certo lavoro da anni mostrando le mani vissute dei protagonisti;la foto di Monica Manzotti invece attraverso la costruzione della composizione, lo sfondo sfuocato ma ambientativo e quel lieve controluce sul pennello, dà un senso di delicatezza e musicalità ..quasi poetica;la foto di Giuseppe Speca mi ha colpito per il taglio deciso che dà un tocco speciale alla composizione e per la luce che è riuscito a catturare in quei brevi attimi di tenue spiragli di sole. trovo che queste foto nell'insieme già raccontano un bello spaccato delle tradizioni marchigiane e anche della fotografia marchigiana. Davvero complimenti a tutti!!!
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/03/09 alle 20:56 via WEB
"Davvero stimolante e sicuramente costruttivo poter commentare le foto di questa giornata davvero particolare. Personalmente tra queste proposte, a me salta subito all'occhio il bianco candore del "Taglio del sapone", immagine particolare e originale, mi sarebbe piaciuto vedere i visi dei "saponai", ma sicuramente è sufficiente anche quest'inquadratura più stretta a dar risalto al vero protagonista dello scatto. Interessante anche l'immagine del "Fiume Potenza, il passato ritorna", dimostrazione di una forte tradizione e cultura che oltre ad essere valorizzata da queste lavandaie, evidenzia un senso intrinseco di risparmio di risorse naturali quanto mai necessario soprattutto ai giorni nostri. GianLuca Cardoni.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/03/09 alle 22:16 via WEB
Questa prima serie di immagini è già in grado di far capire quanto sia stato ottimo lavoro che i fotografi marchigiani hanno svolto il 10 dicembre. 15 immagini di qualità, il tema affrontato con occhi diversi, pronti a cogliere le varie sfumature offerte dalla molteplicità delle situazioni che la regione ha offerto. Qualcuna forse troppo stretta, incentrata su un particolare non così caratterizzante di una tipicità marchigiana. Altre che nonostante l' inquadratura molto selettiva hanno colto un gesto che ti porta subito a vivere attimi cosi tipici della nostra quotidianità . Gesti, come quelli della direttrice del coro, che oltre a catturare l’attenzione dei coristi, catturano anche l’attenzione di chi guarda la fotografia e viene subito trasportato in quell’ambiente, subito parte del coro. Ambienti, carichi di fascino, che trasudano tradizione, come la stanza del sarto. Una luce da una finestra, oltre ad illuminare le mani che lavorano (sempre mani in azione, un po’ un trait d’union fra molte foto), illumina i quadri alle pareti; diplomi e riconoscimenti ottenuti in una carriera di sartore, vicino all’altra sua passione, comune a molti italiani: il calcio. Massimo Bardelli
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 00:38 via WEB
Finalmente incominciamo a vedere le immagini, e mi auguro se ne parli molto.Ad un primo colpo d\\\'occhio quello che mi ha colpito è stato il filo che corre tra tutte le immagini proposte, ossia il nostro vissuto in quanto sia le immagini in azione che le statiche ripercorrono gesti che vengono da lontano, gesti sapienti, gesti che anno una storia, ma nello stesso tempo attuali.Molto spiritosa la foto di Antonio Baleani, molto ben composta la foto della Esposto Serafina,mi piace molto la foto di Mongardini mi sembra molto poetica come se dalle mani della direttrice fluissero delle note. Il lavoro delle donne nella foto di Pennesi è molto ben espresso, la foto di Savoretti anche se molto bella mi sembra un pò troppo intima, poco in sintonia con il tema, molto elegante la foto di Vidau. Nell'insieme le foto mi sono parse molto interessanti. Un saluto.Ivano Quintavalle
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 09:10 via WEB
Forse corro il rischio di andare un po' controcorrente ma a me sembra che alcune immagini siano perfettamente in linea con il progetto altre lo sono molto meno (almeno cosi mi pare). La locomotiva rappresenta qualcosa di non necessariamente marchigiano, soltanto il cartello ne indica il luogo, il grappolo d'uva dice poco così come il tavolo con gli attrezzi del cappellaio ... manca il marchigiano. Molto interessanti invece il fuoco della venuta, la preparazione del sapone e le coronaie. Un bell'inizio non c'è male. Spero di leggere tanti pareri più consapevoli del mio ma mi piacerebbe anche sapere quali tra queste prime immagini è quella che raccoglie il maggior numero di consensi. Alex
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 11:00 via WEB
E' la prima vlta che scrivo sul blog, vorrei semplicemente sottolineare la bellezza di alcune fotografie, il gatto che gioca con i futuri prosciutti, le mani che potano la vigna e quelle che preparano i rosari. La nostalgia di un nonno macchinista mi fa battere il cuore per la locomotiva ma forse ha ragione Alex non è necessariamente una specificità marchigiana. Complimenti comunque a tutti, Oriana.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 12:05 via WEB
Ho visto sul Blog la prima carrellata di immagini relative al progetto del 10 dicembre che magistralmente Massimo e Massimo stanno portando avanti con una evidente passione. E' la prima volta che intervengo sul blog, colgo qui l’occasione per ringraziarli e con loro Silvano Bicocchi, che ci ha arricchito moltissimo con i suoi interventi. A prima vista ho notato subito delle belle immagini, molto interessanti. Mi ha colpito un aspetto di queste prime 15 foto che vorrei discutere con i partecipati del blog: l’attenzione al “particolare” inteso sia come ricerca della situazione particolare (come ad esempio la la vecchia locomotiva o lavori "particolarmente tradizionali" che comunque appartengono alla nostra realtà), sia come significante della foto. L’enfatizzazione del particolare pero ci fa perdere secondo me “informazioni” importanti che siamo costretti ad aggiungere con la didascalia. Infatti, sulle 15 immagini pubblicate, in pochissime riusciamo a riconoscere un marchigiano all’opera nel suo ambiente quotidiano, come richiesto dal tema del progetto “10 Dicembre 2008 Una Giornata Particolare nelle Marche”. Ciò non toglie però un plauso da parte mia agli autori delle immagini pubblicate. Come Sauro Marini, anch’io ho notato l’immagine della Coronaia di Loreto di Vidau. Un buon mosso che ci richiama all’azione, al lavoro quotidiano della signora. L’immagine singolarmente presa è molto bella, ben composta, però, se penso al progetto per il quale è stata scattata, credo sia troppo stretta sul particolare, così come le mani che tengono l’arlecchino della merlettaia di Offida ecc… Ripeto, bellissime immagini, però mi mancano le marche ed il marchigiano ?! Che ne pensate !? Luca.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 15:52 via WEB
La tua interpretazione mi piace e sono in gran parte d'accordo, non credo però che in ogni fotografia l'ambiente marchigiano debba essere rappresentato in maniera ostentata. L'attenzione che l'autore dell'immagine della coronaia ha posto è incentrata su un'azione molto esclusiva e sta alla didascalia comunicare il luogo dove si svolge il tutto. La marchigianità è presente in questo scatto, non lo è nel grappolo d'uva o nella fotografia degli oggetti del cappellaio. Naturalmente è soltanto il mio parere. G.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 14:12 via WEB
Ho fin quì seguito con molto interesse il blog e finalmente possiamo goderci le fotografie. Ad un primo sguardo mi saltano all'occhio quelle che riportano alla tradizione contadina e religiosa marchigiana, parlo delle foto di Antonio Baleani, di Felicetti Danilo e di Betti Marisa. Poi, come già notato da commenti precedenti, le mani diventano protagoniste, mani che lavorano, mani che insegnano, mani che espongono. Tutte molto interessanti ma vorrei citare un paio di foto: quelle di Speca Giuseppe e di Monica Manzotti. Due belle immagini che ci riportano sì ancora alla tradizione della nostra regione, ma sono delle attività ben vive anche oggi. Un saluto. Sauro Strappato
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 14:15 via WEB
"Vedere le immagini, le prime, della "GIORNATA PARTICOLARE" è bello, è interessante, è stimolante. Personalmente ho vissuto la partecipazione a questo progetto con particolare intensità e, nonostante la fatica di quel giorno, ne conservo uno stupendo ricordo. Felice quindi che il 10 dicembre la "cosa" non sia finita ma, al contrario sia cominciata. Sono certo che la visione che si prennuncia di questo grande lavoro corale mi/ci porterà ad una serie di interessanti riflessioni condivise. Detto questo parliamo delle immagini del primo set. Certo non tutte mi piacciono e non tutte mi prendono alla stessa maniera. Inoltre, se le privo della didascalia beh, vedervi un che di "marchigianità" è a volte difficile. Alcune sono assolutamente decontestualizzate, forse troppo, ed un paio (almeno) sono "molto" di mestiere ma prive di anima. Fortunatamente la fotografia, credo, non è una scienza esatta. Così considero la didascalia parte integrante dell'immagine e le foto diventano tutte "roba nostra". Nel merito delle singole immagini, senza tentare ardui (per me) esperimenti di lettura (che non sono il mio forte, anche se un giorno, in futuro, studiandoci un po', chissà.....) dico alcune cose su quello che mi ha colpito: Serafina Esposito, taglio del sapone: una buona composizione e una buona scelta del soggetto, significative le mani che compiono quel gesto antico, quasi rituale, efficace l'assenza dei visi - Danilo Felicetti, macellazione in casa: immagine tranquilla e tranquillizzante, forse un po' banalizzata dall'uso del flash, ottimo il taglio, se voluto, di parte della testa del soggetto - Sandro Mongardini, coro interparrocchiale: bella inquadratura, forse la foto con con più anima, osservandola sembra di sentire la musica - Giampiero Palmieri, vecchio sarto: bella inquadratura, giusto punto di ripresa, ottima simbologia, efficacissimo il taglio di luce - Franco Pennesi, fiume Potenza: un gesto di secoli addietro portato più vicino a noi dalla presenza dei guanti gialli di gomma, bello il mosso della mano della figura in primo piano - Giuseppe Speca, per brindare: la tradizione, lo spirito della campagna, il lavoro manuale, visti con gli occhi di un bambino - Corrado Vidau, le coronaie: bella intuizione e bel taglio dell'immagine valorizzata dal mosso delle mani. - A prescindere da tutto folklore e tradizione ci sono in quasi tutte le foto. - Aspettando le prossime, un saluto da Ancona - Emilio Vendramin
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 14:16 via WEB
Questa pagina nuova nel blog, è l’ attizzatoio che ravviva il fuoco e costituisce un’ occasione troppo ghiotta per non partecipare al banchetto delle “nostre” foto. Subito una critica. Non trovo corretto l’inserimento del nome dell’autore sotto l’ immagine, in quanto se ne viene condizionati sia in positivo, che in negativo. Se i nomi non comparissero, ci sarebbe più libertà e spontaneità nell’esprimere il proprio parere, di conseguenza le motivazioni sarebbero obiettive e sincere. Detto questo, vorrei prendere in esame solo le immagini, che in qualche maniera mi hanno suscitato delle sensazioni e non avendo la sapienza dei DAC, le commenterò lasciandomi guidare dal cuore e dalla mente. A me piacciono le foto intese come “punto di partenza”, come mezzo per “viaggiare” fuori e dentro di sé. In generale la marchigianità io la sento più rappresentata dal ritratto ambientato, che dall’ oggetto in sé o dal solo gesto. Raffigurare un’ azione con un taglio stretto equivale a scrivere una lettera anonima, rappresentare quella stessa azione con un taglio più ampio, palesando la persona e l’ ambiente, significa mettere la firma. C’è una sola immagine che ha catturato la mia attenzione e mi ha consentito il “viaggio” di cui parlavo sopra: è quella del gatto. La vedevo però in b/n, con le sagome dei due animali che si stagliavano sul chiarore della porta, magari con un’ attrezzo a terra o le gambe del contadino lì vicino. Mi piace per la sua tragicomicità, per l’innocenza macabra di quel gesto nel gioco felino, che in un solo attimo riporta in vita il “cadavere” ormai prossimo alla “pista”. Ci vedo una marchigianità Giacomelliana e mi viene in mente il “punctum” Barthesiano; ricordo H. C. Bresson, vedi photospot N. 30 (la poetica seconda parte); il photospot N. 3 ( la fotografia è vissuto), ma forse sono solo un iper vedente. Mi piacciono le foto descrittive, che parlano, ma ancor di più mi affascinano quelle “silenziose”, che sussurrano ed evocano. Dovendo scegliere tra i ritratti ambientati, senza pensarci su troppo , dico il sarto, ma gli altri più o meno lo equivalgono. Ciao Elio Gianfranceschi
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 15:55 via WEB
per Elio... non sono daccordo con il tuo commento sull'inserimento del nome. Non è mica una gara!! sono solo delle opinioni quindi non vedo niente di male nel conoscere il nome dell'autore, ciao. Manuela F.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 17:51 via WEB
Cara Manuela F., qui noi stiamo commentando delle immagini e solo delle immagini. Il nome dell’ autore non aggiunge né toglie valore alla foto e a me proprio non interessa sapere chi l’ ha scattata. Anzi, dico che distrae addirittura! Voglio vedere solo i “figli”, non i “genitori”. Visto però che la curiosità è femmina…W le donne (con 1 giorno di ritardo) e le firme. Ciao Elio Gianfranceschi
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 15:16 via WEB
Secondo tentativo... (qualcuno sa) Dai commenti letti fino ad ora e dalla velocità con cui arrivano credo che aspettassimo tutti impazientemente questo momento. Prima di tutto vorrei complimentarmi con colui che ha lavorato a questa prima presentazione per come ha curato la disposizione tenendo conto del formato, della simmetria e della cromaticità, valorizzando maggiormente le immagini. Per quanto mi riguarda ho preferito tra le altre le prime due: "il vecchio sarto" per l'atmosfera particolare creata dalla luce laterale, mi permetto di dire che forse avrei decentrato un po' il soggetto, e "la locomotiva" per nostalgici ricordi d'infanzia, appuntamento alle prossime 15... Manuela F.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 15:25 via WEB
Anche se il compito può risultare artificioso per guardare queste immagini mi prefiggo di dimenticarmi il fatto che sono marchigiano perché voglio leggere le immagini con gli occhi di uno che non conosce la nostra regione e vedere cosa ne viene fuori ma soprattutto mi piacerebbe non considerare il fatto che sono anch’io un fotografo partecipante, quindi gli autori (non metto nemmeno i nomi) non me ne vogliano, sono commenti di un critico turista sconosciuto che non vuole offendere nessuno, guarda solo le foto e dice quello che gli passa per il cervello! 1)“La mattanza del maiale”: simpatica ed irrisoria nei confronti di un tema comunque sia drammatico, mi piace l’effetto spiazzante che quindi produce nonché una visione più leggera sulla morte di un animale, per quello che riguarda il significante mi sarebbe piaciuta un’inquadratura dal basso. 2)“La locomotiva”: statica e triste come ci aspetta da una locomotiva che sta lì in un museo, il bianco nero ci sta ovviamente benissimo. 3)“S.Maria di Loreto, falò della traslazione”: descrittiva di una rievocazione, non vedo un’interpretazione, uno scatto che non mi colpisce per significato o significante. 4)“Museo arti e tradizioni: attrezzi del cappellaio”: idem alla 3) forse l’assenza dell’uomo la rende un po’ sterile ma è un museo e non mi aspetterei di più, forse è proprio questo che non mi piace, fotografare un museo o una rappresentazione che di per se è già una finzione non mi trasmette molto. 5)“Gli amici del presepe”: idem 3) e 4) 6)“Taglio del sapone”: mi piace il bianco dei cubi, la materialità e il profumo che trasmettono, operosità e la collaborazione di due artigiani, per me nettamente la migliore di queste prime 15, unico appunto me la immagino più incisiva in bianco nero. 7)“Macellazione in casa”: sicuramente mi colpisce l’artigianalità del luogo e degli strumenti usati, mi piace il fatto che ci sia una persona rappresentata e non solo le mani rispetto a alle altre foto. 8)“L’arte della ceramica”: una foto molto stretta sul particolare, forse avrei voluto la ceramica più visibile. 9)“L’arlecchino di Rosina, la merlettaia”: una signora mostra il lavoro fatto con le sue mani, inevitabilmente mi chiedo qualcosa su di lei, sul suo aspetto e sul suo modo di essere, e di tutto ciò un po’ traspare dallo scatto. 10)“Gloria, la direttrice del coro interparrocchiale”: mi piace la visione dalla platea, dalla parte degli ascoltatori, di coloro che guardano. 11)“Il vecchio sarto Renato”: bello scatto che racconta molto del personaggio pur non avendo qualcosa che mi colpisce esteticamente. 12)“Fiume Potenza, il passato ritorna”: le lavandaie moderne usano i guanti, a parte questo, uno scatto che mi fa riflettere sul nostro modo di vivere il domestico lavare i panni in privato, mentre una volta era maggiormente pubblico. 13)“Rimanenze”: un immagine un po’ troppo chiusa sul particolare, anche se un grappolo a dicembre sicuramente colpisce ed innesca riflessioni sulla caducità delle stagioni e della vita. 14)“Per brindare con il rosso piceno superiore”: mi piace il taglio visivo dal basso che dona una certa liricità drammatica alla scena e all’atto che si sta compiendo. 15)“Le coronaie di via Bramante”: il mosso aiuta a far capire i gesti e i movimenti del lavoro che sta facendo questa donna, simile alla 9). Luca Coppari – Sonic, Senigallia.
(Rispondi)
canzijazz
canzijazz il 09/03/09 alle 17:37 via WEB
per un breve commento generale sulle prime foto direi che personalmente avrei evitato le nature morte senza marchigiani in azione visto che la pubblicazione vuole illustrare la vita nelle marche..per il medesimo motivo preferisco inoltre gli scatti che danno visibilita' al personaggio che compie le varie attivita' piuttosto che al particolare delle sole mani.saluti e complimenti a tutti! andrea
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 17:47 via WEB
tutti anno detto di tutti,io voglio solo nel mio piccolo ringraziare massimo mazzoli per quello che sta facendo nel campo fotografico provinciale.Grazie massimo.piergiorgio
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 19:06 via WEB
Guardano questa prima serie di foto le due che ho notato di primo impatto sono "la mattanza del maiale" e la "macellazione in casa" questa seconda ovvia sequenza della prima, non so in quali altri posti in Italia si segua questa antica tradizione ma mi sembrano molto marchigiane, dal punto di vista tecnico la prima avrebbe meritato, secondo me, un punto di ripresa più basso e la seconda foto un flash meno evidente. Per la personalità del soggetto che "viene fuori" quelle che preferisco sono "Gloria la direttrice" e il "sarto Renato" accumunati, come avete già detto, dal sapiente uso delle mani. Ad essere sincera fino in fondo devo comunque dire che nessuna immagine della serie mi ha colpito profondamente, nè in positivo nè in negativo. Un'ultima nota.... vorrei sapere da Franco Pennesi qualcosa in più in merito a quelle donne che lavano i panni. Chi sono, se è un'attività abituale, ecc. Abbiate pazienza, ma ero convinta che i lavotoi pubblici fossero una cosa del passato lontano. Aspetto con ansia le prossime immagini, ciao Romina A. p.s. Io commento le foto non le persone che le hanno realizzate :)
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 19:11 via WEB
Innanzitutto complimenti per questa bella idea di sottoporre le immagini a tutti i partecipanti e dare così la possibilità di poter liberamente pubblicare i propri commenti ed esporre le proprie sensazioni davanti al nostro “operato” che ci ha preso per diverso tempo. Prima di accingermi a scrivere ho visto e rivisto tutte le immagini e tutte mi hanno colpito, chi in un modo e chi in un altro, alcune per situazioni o gesti noti e altre per soggetti e ambienti che anche se non li conosco li sento comunque “miei” o meglio “nostri”, della nostra terra marchigiana. E mi sono idealmente immedesimato nell’autore al momento dello scatto, cercando di viverne anche io le stesse emozioni. Pertanto il mio intervento sarà finalizzato solo a riportare con semplici parole quello che più mi ha colpito e perché. Tra le sensazioni più forti: particolarmente espressivo il Bianco e Nero della vecchia locomotiva a vapore che lega me, come penso tanti altri, a cari ricordi di gioventù. Emozionante, sia per i bambini di ieri come per quelli di oggi, i falò di S. Maria di Loreto evocante un’atmosfera di festa e di mistero davanti ai rossi riverberi dei fuochi. La bella composizione del “ taglio del sapone “ in cui si contrappongono due masse, una bianca del candido sapone e una scura delle abili mani, testimoni di una vita di duro lavoro. I forti colori e la rituale gestualità della “macellazione fatta in casa”. L’atmosfera solenne del “Gloria” di Mongardini resa in modo eccezionale dallo scatto furtivo. L’ambientazione in luce soffusa del vecchio sarto Renato, testimone di un mondo in lenta evanescenza. Il sapiente gesto del potatore della vigna di Giuseppe Speca, emblema di un atavico mondo ricco di preziose esperienze. Il gesto veloce e sicuro delle coronaie di Corrado Vidau, in cui le mani recitano la parte di primo attore. Come pure emblematiche sono state le altre foto in cui il primo piano delle mani raccontano tutta una vita di un lavoro caratteristico come l’artista della ceramica e la merlettaia. Gianfranco Marzetti
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/03/09 alle 21:36 via WEB
Penso che pubblicare le foto scattate sia il modo per mettere in evidenza il lavoro di ogni fotografo: la ricerca del soggetto e della storia che quel soggetto è in grado di raccontare dimostrano un’attenzione ed una sensibilità straordinaria! Il progetto del 10.12 ha privilegiato l’immagine singola al portfolio ed è per questo che preferisco le foto che ritraggono sia il viso di chi lavora, sia il contesto che lo circonda: l’operosità delle mani ci parla del mestiere; il viso e l’ambiente di chi ama ripetere quei gesti nel tempo. Oltre che sul soggetto, infatti, mi sono soffermata sui dettagli che il singolo autore ha voluto racchiudere nella foto: ad esempio il tavolo di lavoro e l’immagine sacra sostenuta dal filo della luce nella foto di Felicetti Danilo; i diplomi ed il poster della squadra del cuore nella foto di Palmieri Giampiero. Ho conosciuto realtà nuove (foto di Pennesi Franco) e osservato i gesti manuali che, anno dopo anno, vengono ripetuti per raccogliere i frutti della vite (foto di Speca Giuseppe). Ora attendo con impazienza le altre foto!! Cinzia
(Rispondi)
Silvano.Bicocchi
Silvano.Bicocchi il 09/03/09 alle 22:14 via WEB
Dare il proprio parere sulle immagini è parte integrante del progetto, fa parte della Seconda Fase: quella della valorizzazione delle fotografie. E’ una fase che inizia sul Blog per passare prima sul libro, poi nelle mostre Provinciali e poi quella Regionale al 10/12/2009.> *** <Mentre valutate la singola fotografia pensate sempre che questa è un frammento dell’opera vera e propria data dal libro. Nella sequenza narrativa del libro fotografico ci stanno, se ben montate, sia le immagini larghe che le immagini strette.> *** <Man Mano che vedrete le immagini vi accorgerete che la maggior parte esprimono una visione dal di dentro delle realtà. Attenzione questa è stata una delle regole della poetica condivisa tra gli autori, ritengo che la forza dell’opera che ne uscirà dipenda molto da questa forte intesa telepatica.> *** <Mi è molto utile conoscere i significati che voi leggete nelle fotografie, mi aiuterete a ben interpretate le diverse realtà rappresentate.> *** <Non cadete nell’errore di giudicare una fotografia rispetto a come l’aveste fatta voi, perché è il classico errore che fanno tutti i bravi fotografi. Cercate invece le novità che sono proposte dalla visione di un altro, cambiare anche solo il punto di ripresa cambia il messaggio, e ognuno ci ha dato il proprio messaggio da leggere e capire. Ecco è proprio questo che noi dobbiamo fare.> Silvano Bicocchi
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/03/09 alle 13:08 via WEB
Mi è molto piaciuta la lettura che hai fatto, sono assolutamente daccordo con il tuo parere. Unico dissenso riguardante la locomotiva ... non mi parla di una giornata nelle marche così come se ne è discusso (io soltanto letto) in questi mesi. Francesco
(Rispondi)
daniele.cinciripini
daniele.cinciripini il 10/03/09 alle 15:15 via WEB
Scusate il ritardo ma il primo commento è "scomparso" ... Per prima cosa è sinceramente doveroso associarmi a tutti coloro che hanno fatto i complimenti a Massimo Mazzoli e Silvano Bicocchi per il grande lavoro che hanno fatto fino ad oggi. A seguire vorrei solamente segnalare, più che leggere tutte le foto, quelle che mi hanno colpito più di tutte: "Gloria" di Sandro Mongardini con il suo bellissimo "sguardo" dal pubblico; l'ottimo "taglio" di Speca Giuseppe; "le coronaie" di Vidau con qualche riserva ed il "Il sarto" di Palmieri un bellissimo Bianco e Nero scattato a Colori.
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/03/09 alle 20:13 via WEB
Allora è inutile nei circoli fotografici mettere sotto “esame” le proprie foto e “criticare” quelle degli altri. Quando suggeriamo di non “impallare” il volto del soggetto, di togliere gli elementi di disturbo…, quando veniamo invitati a spostarci di un passo più a destra o a sinistra prima di scattare, a tenere dritto l’orizzonte marino…. E’ chiaro che ciascuno di noi, vedrà sempre col filtro del suo vissuto ogni altra fotografia, ma “vedere” un’immagine in maniera differente da come è stata ripresa, non è imporre il proprio punto di vista, semmai significa allargare la visione comune. Ritorno alla foto del gatto di cui ho già discusso e dico: si, mi piace per le diagonali (3) che danno instabilità e quindi inquietudine all’immagine, sono d’accordo sull’uso del colore che rende reale la scena, bella la porta aperta che suggerisce l’arrivo del “pistarino” e il groviglio creato dalla corda che accentua il tono della crudeltà necessaria. Posso dire di aver capito ciò che l’autore voleva che io capissi? Oppure tutto il ragionamento non dovevo farlo, visto che il fotografo ha preso la macchinetta e più veloce di Tex ha sparato per congelare “solo” il secondo graffietto del gatto? E’ stata rappresentata una fase della “pista” in maniera ottima, questo mi viene da dire, nello stesso tempo però penso alla morte, perché i miei pensieri sono in questo momento rivolti là (ipotizziamo) e allora vedo la stessa scena nel modo in cui ho già parlato. Ho assimilato il concetto di un altro e l’ ho elaborato, tutto qui. La foto della vigna per esempio, sfido chiunque a dire che il volto del contadino non andava “impallato”, d’altro canto però è l’unico ritratto ambientato che ha una grande potenza di inquadratura e se altre immagini simili sulla vigna non ci fossero, che ben venga anche questa foto con il suo errore. Un professore universitario andò un giorno da un maestro giapponese per interrogarlo sullo zen. Il maestro servì il tè, colmò la tazza del suo ospite e poi continuò a versare. Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. “E’ ricolma, non ce n’ entra più!”. “ Come questa tazza,” disse il maestro “ tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo zen, se prima non vuoti la tua tazza?”. Ciao Elio Gianfranceschi
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/03/09 alle 20:59 via WEB
Io credo che tutti noi ci riconosciamo, o riconosciamo parte del nostro vissuto in ognuna delle fotografie pubblicate, perchè fanno parte della nostra quotidianità. Vorrei fare solo una piccola mia considerazione sulla foto del contadino che pota la vigna, probabilmente l'autore ne avrà fatti altri di scatti, poi ha scelto di inviare questa ed io ritengo che il vero soggetto della foto sono le mani. Che importanza ha non vedere il volto della persona, quel gesto mi racconta tutto e quelle mani sono il simbolo di tutta la fatica che hanno svolto nella loro vita. Ma questo è solo solo il mio modesto parere. Roberto Cirilli
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/03/09 alle 08:50 via WEB
Ciao Roberto, ti rispondo con un esempio. Vado per strada, ad un certo punto davanti a me cammina una bella ragazza, ma io non la vedo in viso perché ovviamente mi precede. Che volto avrà, mi chiedo? Sarà bello quanto la sua figura o addirittura ancor di più?. Ecco allora che spinto dalla curiosità, accelero il passo, l’affianco, la supero e dopo un po’, finalmente mi giro…. Dio che befana! Lo stesso succede quando vediamo, solo una piccola parte del volto di una persona, seminascosta da una porta o da un qualsiasi oggetto, è il caso del vignaiolo. Magari l’autore voleva riprendere solo le mani e allora va bene così, o voleva incuriosirci con quella parte di viso e va altrettanto bene. Ma se mi si chiede di assaggiare un dolce e si vuole il mio parere, posso dire che è troppo dolce, se per il mio gusto è troppo dolce? Ciao Elio Gianfranceschi
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/03/09 alle 12:37 via WEB
Elio ti leggo in gran forma. Non esagerare xò, se l'autore ha proposto un'immagine senza volto forse cercava soltanto di mettere tutta l'attenzione sul gesto. Un gesto che appartiene un po' a tutti noi se cerchiamo bene tra i ricordi. PS Quando mi consigli un altro libro? Alex
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/03/09 alle 21:28 via WEB
Ciao Alex, hai ragione, è giustissimo non tirare mai troppo la corda. Basta parlare di fotografia e la pianto qui. L’aneddoto del maestro zen, l’ho “copiato” da: “101 storie zen”, Adelphi. Lo dico non per consigliarlo, ma per non incorrere in grane di copyright. A me piace giocare, per cui ora mi voglio spostare su altri punti cardinali-culturali. Voglio che tu ti lasci guidare dal tuo intuito, o dalla tua monetina (occhio al portafoglio!!), scegli: arkham asylum; sator arepo tenet opera rotas. Non sono libri, sono solo rispettivamente: un parente prossimo della fotografia e una sua compagna; non fare il furbetto del blogghino e non sbirciare su internet !. Adesso tocca a te farmi scegliere tra due cose che ti piacciono quanto la fotografia. A te la mossa, ma l’invito è allargato anche a tutti coloro che desiderano giocare. Ciao Elio Gianfranceschi
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/03/09 alle 21:55 via WEB
Elio, ti ringrazio del tuo parere, sempre arguto e con dei paragoni certamenti più convincenti di molte parole. Personalmente condivido pienamente ciò che dici, però rimango sempre del parere che a volte non può che far bene lasciare un pò di spazio all'immaginazione. A presto Roberto Cirilli
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/03/09 alle 13:58 via WEB
Buongiorno a tutti, innanzitutto voglio ringraziare le persone che si sono impegnate in questo progetto, Massimo B. Massimo M. Roberto C. e la preziosissima collaborazione di Silvano B. Loro ci hanno messo il cuore, e noi (tutti fotografi)ci abbiamo messo le foto, insieme abbiamo realizzato una bellissima realtà. Vi posso gasrantire che in questo momentole nostre Marche sta vivendo un bel periodo. Guardando le foto ho apprrezzato maggirmente, secondo come ho interpretato il tema,le foto dove vediamo la figura umana ambientata nel nostro vivere quotidiano. Fabio Mariani
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963