DICIANNOVESIMO MESSAGGIO IN BOTTIGLIA
PANTA
La casa in cui vivo oggi, è un poco angusta:
40 x 50 x 200, circa; beh: centimetri, è chiaro.
Poco arieggiata, poco illuminata, ma anche
poco soggetta agli sbalzi di temperatura.
Il pavimento è, tutto sommato, comodo:
simile ad un leggero, sottile materasso;
le pareti sono lisce, fredde: forse di zinco;
sulla copertura, metallica, prossima al volto,
le mie mani, se potessero muoversi,
avvertirebbero le presenza di una valvola:
non so a che serva; una presa d’aria, suppongo:
non saprei dire se d’ingresso, oppure di sfogo.
Non si sta male qui; forse un pochino soli;
ma si sa: “meglio soli che mal accompagnati”.
Ogni volta che mi vien voglia di uscire,
non posso non ricordarmi che, sopra di me,
al di là della lastra di zinco, e di quella di legno,
c’è un abbondante metro di terra ben battuta.
Ricordo con piacere quando in gioventù, nuotando,
m’immergevo nell’acqua, fluida, priva di forma:
si poteva prima scendere e poi risalire… era bello.
Ma il tempo passa; si sa; per molti; per tutti, credo.
Peccato che il tempo passi! E se non passasse?
Oppure, se passasse a zig zag? Che succederebbe?
Chi saremmo? Come saremmo? Quanti saremmo?
Eh, sì sì…, direte, filosofia… Eppure… anche vita!
Ogni vita, a quel che dicono, comincia… e poi finisce.
Quando finisca non si sa; dove finisca, mi sa che si sa.
Vien da chiedersi a chi piaccia questo gioco.
Cucù: dove sei tu? Ci sei ancora o non ci sei più?
Cucù: mi vedi ancora, o non mi vedi più?
Cucù: ci sono ancora, o non ci sono più?
Eh beh… “panta rei” diceva qualcuno.
Ma quanta roba ci sta, dentro a quel “panta”?
Inviato da: luca.49
il 24/07/2018 alle 19:16
Inviato da: cancerina52
il 24/05/2018 alle 19:19
Inviato da: versoilnuovo
il 25/03/2012 alle 16:43
Inviato da: luca.49
il 25/03/2012 alle 16:37
Inviato da: versoilnuovo
il 25/03/2012 alle 16:35