il mio blog

Addio alle coste italiane


 innalzamento di 1 metro del livello del mare cambierà lo Stivale entro il 2100I sempre più evidenti cambiamenti climatici che stanno interessando il pianeta saranno presto evidenti. Uno studio condotto dall (Ingv) anticipa quello che inevitabilmente accadrà da qui alla fine del secolo. Entro il 2100 dovremo rassegnarci a salutare il tipico profilo costiero dello Stivale italiano, e più in generale di buona parte delle coste del mar Mediterraneo. L'azione combinata di aumento dei mari, di 1 metro entro i prossimi 80 anni, e lo sprofondare di alcune regioni mette a rischio aree come la pianura Padana, la Calabria e persino la Sardegna.L'Ingv: "Aumento dei livelli delle acque di un metro" - Lo studio,  evidenzia come il cambiamento sia la conseguenza dello scioglimento dei ghiacci polari, dei movimenti delle placche tettoniche, dei terremoti e dell’attività vulcanica: tutti gli inesauribili “motori” che plasmano da sempre il paesaggio del nostro pianeta.Acque salgano in media di 1.8 millimetri all'anno - Stando ai dati raccogli dagli scienziati le acque del Mediterraneo salgano in media di 1.8 millimetri all'anno, con una previsione sull'aumento del livello del mare di circa 1 metro entro la fine del secolo e di oltre 2 entro il 2200. A questo si aggiunge il fatto che alcune regioni sono interessate da fenomeni detti di “subsidenza”, ossia l'abbassamento del terreno per causa naturali o umane: un “mix” che porterà alla trasformazione delle linee di costa.A rischio Sardegna, Calabria e isole Eolie - "Per quanto riguarda l'Italia - ha spiegato ha spiegato Marco Anzidei, responsabile dello studio - le zone più a rischio di ingressione marina sono le coste presso la foce del Volturno e del Po, la laguna veneta, alcune località del Tirreno, della Sardegna, della Calabria e le isole Eolie. Meno esposte risultano invece le coste pugliesi, in Italia, parte dell'isola di Creta, la costa Israeliana e parte del Nord Africa".