Sposerò Giovanna

Il blog su e per Giovanna Mezzogiorno

 

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Bivi

Post n°7 pubblicato il 23 Ottobre 2007 da MarcoMezz

Quando si esce dalla tumultuosa età dell'adolescenza si dovrebbe entrare (di diritto?) nell'età adulta, in cui tutti i passi, tutte le situazioni che la vita di un uomo (o anche donna) del XXI secolo, occidentale, cattolico, italiano, meridionale, di estrazione prolo-borghese, sono scritte e ben definite, però soltanto alle persone come genitori, parenti, amici dei genitori, che continuamente ti chiedono: <<Quando ti laurei?>> ed una volta laureato <<Quando ti sposi?>> e se non sei fidanzato <<Quando ti fidanzi?>>, e poi quando sei sposato <<Quando fate il primo figlio?>> e dopo <<Quando date il fratellino al primogenito?>> e poi dopo qualche anno si ricomincia sui figli, innocenti e vittime, con domande su di loro dello stesso tipo <<Quando si diploma, si fidanza, ecc.>> per poi passare nuovamente su di te chiedendoti <<Quando vai in pensione?>>. Tutti si aspettano un passo scritto, schifosa derivazione di convenzioni che nascono da una generazione, quella dei nati dal dopoguerra al 1965 circa, che hanno avuto tutto facile, nel pieno boom economico, dove uno si diplomava geometra e subito eccoti il cantiere FS della tratta Roma-Milano o il Pirellone a Milano, un altro si lauerava addirittura ed eccoti il posto da dirigente alla Regione, all'Enel, alla Fiat, per poi andarsene ed accettare più soldi altrove, senza mai fare esperienza, senza gavette particolari. Ah, un medico dopo 6 anni di università era medico veramente, e magari pure all'ospedale, e magari curava i nati negli anni '70 e '80, senza ucciderli, mistero...come avrà fatto senza aver passato 10 anni come co.co.co a fare guardie mediche ovunque? Per poi diplomarsi in 4 anni alla facoltà di Storia e Flosofia (solo se eri un genio) ed eccoti la cattedra di lettere nel Liceo  Giulio Cesare. Se poi hai passato i migliori anni della tua vita a giocare a calcio o a bere con gli amici, ecco la tua punizione: un posto fisso a tempo indeterminato alla Fiat, come operaio che credete, che dopo 10 anni devi pure diventare responsabile di stabilimento, che condanna, un lavoro a vita, sempre la stessa gente, l'appartamento al mare che il venerdì sera devi accompagnarci la tua famiglia. Come biasimarli se ti chiedono perchè tu non fai come loro? Quando a 3 anni sulla RAI andava in onda la prima serie di Goldrake UFO Robot e Mazinga Z, i nostri simpatici amici nipponici dell'epoca ci stavano preparando al concetto di ragazzo-eroe  che a 13 o 14 anni con il suo super Robot (vedi anche Gig Robot Ddacciaio, Daltanius, Daitarn 3) combatteva i nemici, in genre alieni, per difendere la terra. Ecco, solo così potevamo prepararci a sorbirci 5 anni di elementari, 3 anni di medie, 5 anni di liceo, 10 anni di università, 2 di master, 5 di borse di studio per poi sentirsi dire <<Mi dispiace, lei è troppo vecchio per questo impiego>>: o sei un super-eroe dentro, o passi coi Meganoidi o Vega e vorresti distruggere la Terra! Tutto questo per dire, che non sono fidanzato, non so quando mi sposerò, se lo farò, se farò il prof di filosofia, so soltanto che in questo momento Giulia e Roberta rappresentano il mio mondo chiaro e scuro, la bellezza chiara e la bellezza intensa, la dolcezza e la decisione, insomma vorrei farmele entrambe. 

 
 
 

La ricompensa

Post n°6 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da MarcoMezz
 

Si dice che ad ogni rinuncia
corrisponda una contropartita
considerevole
privarsi dell'anima
comporterebbe
una lauta ricompensa.


Carmen Consoli
da L'eccezione

 
 
 

segue "Il primo incontro"

Post n°5 pubblicato il 28 Settembre 2007 da MarcoMezz

Non esistono film belli e film brutti: esistono solo dei film le cui storie ci appartengono, nelle quali possiamo ritrovarci, rifletterci e che faremmo di tutto per farle nostre; ed altri film , invece, che rappresentano storie o situazioni che non vorremmo mai vivere.
Un regista emergente, come suo secondo capolavoro, ha creato un film che proiettava la mia storia potenziale, il mio essere come avevo sempre sognato di essere, la mia vita nella dimensione in cui il desiderio coincide con la realtà: "L'ultimo bacio". Rendersi conto in pochi secondi che ciò che ti scorre davanti è qualcosa che è tuo - reggetevi forte che questo concetto è arduo da spiegare - può darti un effetto simile o superiore ad una pasticca di lsd in cui non ti rendi conto se il respiro che senti è quello tuo reale o quello della tua mente che viaggia. Non può essere mia una storia, per altro di un film, ma ciò che la storia vuole dire e vuole esprimere si: questo maledetto film esprime l'essenza e lo scopo del mio esistere, esprime una donna che incolpevole ed ignara di tutto, e per latri motivi, mi comunica la sua presenza, mi ricorda che appartiene a me. Me lo ricorda, me lo dice, ma non sa di farlo, come io non posso ricordare, non posso dire <<Si, è così>>, ma so con certezza che è cosi.
Io, spettatore pagante della vita che so di non ricordare, dovevo cominciare ad ingegnarmi per poter ricongiungere quell'immagine di lei, in una scena di un film, all'immagine di lei nella mia realtà fisica. Sapevo di doverlo fare, ma non volevo farlo. Sapevo di poterlo fare, ma non sapevo perchè.
Per un ora e quarantacinque minuti ho cercato tutti i modi per capire come realizzare questa impresa. Ma il punto di partenza era tremendamente scoraggiante e vi spiego perchè. Studente universitario fuori corso in lettere e filosofia, nessun lavoro part time, neanche una lira/euro in tasca, nessun talento particolare nell'arte o nella musica. Le strade erano due: o tentare di diventare in pochissimi anni un grande regista in modo da poter scritturare Giovanna in un film che poi lei avrebbe capito che trattavasi della nostra vita, o travestirmi da pony express che le consegnava dei fiori su un set cinematografico, e lì dall'incrocio dei nostri sguardi tutto poteva realizzarsi (magari lei mi avrebbe riconosciuto). Bello sognare, al cinema ci si va per questo, no?
Impossibile questa storia, l'ho sempre saputo, ma vi svelerò in questo scritto come ci sono riuscito, e come tra un anno sposerò Giovanna.

 
 
 

Verità già scritta per noi, da qualcun altro.

Post n°4 pubblicato il 28 Settembre 2007 da MarcoMezz


Siamo figli di mondi diversi

una sola memoria,
che cancella e disegna distratta la stessa storia.
Tiziano Ferro

 
 
 

Incontrarsi è fondersi...

Post n°3 pubblicato il 24 Settembre 2007 da MarcoMezz
 

Oltre l'attesa

Oltre me stesso Ti chiamo

e non so più

tanto t'amo

chi di noi due è assente...

 
 
 
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Un blog di: MarcoMezz
Data di creazione: 19/09/2007
 


 
 

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