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DIOGENE CAMMINAVA CERCANDO L'UOMO, IO....

 

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Post n°399 pubblicato il 06 Novembre 2011 da aelle62

Ciao, eccomi a voi....

Arriva l'ultimo giorno di vacanza il venerdi. Quel venerdi che tanto aspettavamo. Perchè??? e son domande da fare?

Era un'occasione che per me e Franco non capitava ormai da anni, quella di ritornare a pesca insieme come ai bei tempi, addirittura poi con i nostri aspiranti Sampey era per noi una emozione unica e da ricordare. Al mattino Franco con la sua auto è venuto a prendere me e Gabry sotto casa di Lina ed il mio piccolo già scalpitava non stando più nella pelle.

Abbiamo accompagnato Franco che aveva un appuntamento con un suo cliente e dopo mezz'ora era finalmente libero. Sua moglie Patrizia aveva preparato un bel pò di pizza di spaghetti che noi chiamiamo " a pizz e maccarun". Porca miseria era una vita che non la mangiavo e mentre vi scrivo sento la saliva salire come quando ho aperto il sacchetto ed ho visto quella meraviglia.

Abbiamo aspettato Giovanni che uscisse da scuola e siamo partiti alla volta del laghetto Gabbiano sul litorale sud di Salerno. Ci sono tre laghi: uno con pesci gatto, carpe e storioni. Uno con trote fario e iridee ed un altro per la riproduzione. Al solo vedere quella massa d'acqua inevitabilmente la mia mente in un secondo ha rivissuto le belle pescate del passato con Franco e forse ero più agitato io che i piccoli. Andare a pesca anche se oggi nessuno è stato in grado di sostituire Franco nel mio cuore e quindi ci vado sempre da solo, mi mette sempre addosso una grande agitazione e lui se n'è accorto perchè mentre preparavo la canna per Gabry mi tremavano le mani e sembravo impacciato.

Iniziamo a pescare e dopo dieci minuti che Giò aveva preparata la pastura e l'esca, proprio lui aggancia la prima carpa....siiiii, dai Giòòòò gli dicevo e lui emozionato e frettoloso l'ha poi tirata su. A quella scena il mio Gabry aveva gli occhi furbi e sorridenti di chi sta pensando....mo ti faccio vedere io e così dopo un pò anche lui ne ha agganciata una davvero bella. Tranquillo, sta calmo e recupera piano altrimenti rischi di perderla....questi erano i consigli del CT papi. 

Ogni tanto anche io e Franco davamo il cambio ai ragazzi pescando qualche carpa e devo dire che la più grossa in assoluto l'ha pescata proprio lui e con una foto di rito che ci ritrae sorridenti e felici come quel tempo andato, abbiamo immortalato quel momento di gioia comune.

Beh devo dire che ne abbiamo prese tante davvero e non ci siamo neanche resi conto che il sole era già tramontato, difatti la signora titolare del posto ha fatto un cenno a Franco dicendogli che erano in chiusura. Felici ed anche un pò stanchi per tutte quelle tirate di forza contro pesci davvero combattivi siamo risaliti in auto e diretti a casa di Franco. Un abbraccio forte a colei che sulla porta con un sorriso ci aspettava: Patrizia, una donna semplice ma che ha reso speciale la vita di un uomo normale. Un bacio alla piccola sorellina di Giò, Desirè e in men che non si dica la padrona di casa ci ha "costretti" a cenare.

Iniziando con tegamini pieni di gnocchi fatti al forno con sugo e mozzarella, abbiamo proseguito con peperoni verdi fritti, melanzane sott'olio e tutte cose che non mangiavo da tanto ma che oltre alla panza mi han riempito anche il cuore, alla faccia del colesterolo. Lo so, avete ragione ma ci sono due perché: Primo, e quando mi ricapita mangiare così? Secondo beh...quann ce vo, ce vo e sadda fa.

Il tutto è stato accompagnato con un buon bicchiere di vino e completato con un ottimo nocino. PS e chi stava meglio e me? Poi ci siamo seduti fuori sul terrazzino ed ho fumato una sigaretta chiacchierando con Franco e Patrizia proprio come ai vecchi tempi. Avrei voluto fermare il tempo se avessi potuto, ma il bastardo correva inesorabile e così arriva il momento del congedo. 

Salutiamo tutti e Franco accompagna me e Gabry di nuovo a casa di Lina. Giunti a destinazione, come sempre quando ci lasciamo, avevamo entrambi momenti di silenzio e di tristezza e sicuramente volevamo dirci altre mille cose ma la lingua si muoveva pigra. Credo di avergli bagnato il viso con una mia lacrima quando ci siamo fortemente abbracciati coscienti di non sapere quando ci saremmo rivisti la prossima volta.

Ciao Tony fate buon viaggio, queste sono le parole ultime che ricordo di lui, ma di più il suo viso che si sforzava di non farsi vedere commosso per il saluto di un amico caro che partiva.

E così amici cari il giorno seguente vide me e Gabriele risalire su quel ferro con le ruote chiamato treno che ci riportava a casa ad Imperia. Dopo tante ore di viaggio e stanchi siamo arrivati a Porto Maurizio dove sulla stazione c'era ad attenderci mia moglie.

E così seppure dormiva quasi in piedi Gabry in auto ha iniziato i suoi racconti che sono continuati per alcuni giorni.

Amici miei questo è il diario di una vacanza fatta con mio figlio a Salerno, mia città natale, che come avete letto per molti versi mi ha anche fatto male. I ricordi per chi ha lasciato all'età di 26 anni la propria terra, affetti ed amici, sono tantissimi ed ogni volta che ritornano fanno male perchè sai di averli persi. Averli persi per sempre!!!

 

                                                    G   I   P   S   Y

 
 
 
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Data di creazione: 08/07/2007
 

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