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Siamo a luned́, e la storia continua...

Post n°331 pubblicato il 12 Ottobre 2009 da aelle62
 

Il mattino seguente e cioè Lunedì mi telefona Lina che mi dice di avere la giornata libera e mi chiede dove vorrei andare. Mi piacerebbe fare un giro per il mercatino al rione Torrione. Appuntamento a casa sua e per evitare il traffico siamo usciti con lo scooter. Accidenti ero emozionato, erano anni che non guidavo una moto e insieme a lei non eravamo mai andati su due ruote.

Arrivati al mercatino( leggi mercatone), abbiamo iniziato a girare ed abbiamo comprato qual cosina per i miei bambini. Poi ho chiesto ad un ambulante se conoscesse Antonio B…. che aveva un banco in quel mercato. Antonio il napoletano? Ehmmm si, ma….. insomma tentennava nel rispondermi ma poi visto che insistevo mi dice: non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che sia morto.

Porca eva ho avuto un pugno allo stomaco che anche mia sorella si è accorta che ho cambiato faccia.

Con Antonio eravamo buoni amici ai tempi della radio e spesso conducevamo un programma insieme di musica napoletana. Lui aveva i baffi e così un giorno scherzando dicemmo per microfono….va ora in onda il programma cantanapoli in compagnia di Antonio con ed Antonio senza (io). Questa cosa piacque a tanti e da quel giorno ci chiamavamo sempre così.

Mi aveva fatto conoscere tutti i vicoli di Napoli ed i suoi mercatini dove ci trovi davvero di tutto, anche qualche consorte di seconda manoJ.

Insomma Antonio era un bravo Cristo e per diverso tempo in radio stavamo sempre insieme e quella notizia che lui non c’era più mi aveva addolorato.. Poi l’ambulante visto che c’ero proprio rimasto male mi dice: aspetti che chiedo a mio cognato non vorrei averle detto una scemenza. Ritorna dopo un minuto e mi dice: eccolo lì il suo amico è in quel banco col furgone bianco. Vi è mai capitato d’inverno che mentre fate una bella doccia calda l’acqua esce fredda? Prima era stato così ma adesso era di nuovo bella calda. Salutiamo il commerciante e mi precipito verso quel furgone. Lui era di spalle ed io a voce alta: Buongiorno….scusi….. Lui si è girato di scatto e quando mi ha visto gli brillavano gli occhi. Ci siamo abbracciati e forse per lo scampato pericolo devo averlo stretto molto forte. Abbiamo chiacchierato per un po’ mentre Lina ci ha lasciati soli. Mi dava notizie di qualcuno della radio e mi parlò di Giulio che forse qualcuno di voi ricorderà: Quel collaboratore radiofonico che accompagnai di corsa all’aeroporto per un trapianto di rene in Belgio….Dopo un po’ di anni era stato rioperato, ma stavolta non ce l’aveva fatta ed era mancato. Nonostante in passato lui non si fosse comportato con me da vero amico dopo quello che feci per lui, mi dispiaceva l’aver sentito da Antonio quella notizia.

Poi mi parlò di Massimo, un brillante ragazzo che all’epoca mi voleva un gran bene e mi considerava quasi un fratello maggiore. Lavora in una catena di supermercati e basta che vai a chiedere se è lì o in altra sede e te lo dicono, mi dice Antonio. Abbiamo ricordato i bei tempi della radio e le pazzie fatte insieme al microfono. Che emozione ritrovare amici di tanti anni fa…

Ritorna Lina e salutando con un abbraccio Antonio andiamo via, ed entriamo nel supermarket di fronte chiedendo di Massimo, ma ci dicono che era in un’altra sede. Nel pomeriggio ho fatto quattro passi con mio cognato e siamo passati da quella sede. La sua collega ci dice che è in ferie, ma credo abbia capito il mio dispiacere nel non averlo potuto rivedere ed allora mi da un suo numero di cellulare.  Dopo un po’ lo chiamo: pronto Massimo? Si chi parla? Non ti dice niente la mia voce? Beh non saprei, ma chi è? Beh allora visto che non sai chi sono ti dico Mister Capriccio, neanche adesso mi riconosci? Noooooooooooo Antoniooooooooooooo Ciaooooooooo che emozione cavoli mi hai fatto venire la pelle d’oca. Per tutta la telefonata non riusciva a capacitarsi che l’amico di quel tempo ora era al telefono con lui. Adesso ho memorizzato il tuo cellulare Antonio e ti giuro che non ti perderò più ci puoi scommettere. Quando termina la telefonata mi ritrovo con le lacrime agli occhi. Caggia fa? Son fatto così accidenti e le emozioni forti mi fanno questo effetto…

Ritornando al mattino era arrivato anche Francesco mio nipote e con lui abbiamo fatto la strada del ritorno a piedi mentre Lina tornava con lo scooter. Suona il cellulare: Ciao Antonio ti ricordi di me? Beh se parli un po’ ci provo. Ricordi quando facevamo le corse sul marciapiedi io tu e Carmelo? Noooo si, sono Nino….. e li giù ricordi a non finire. Dove ti trovi? Glielo dico e lui: aspettami chiudo lo studio e cinque minuti ti raggiungo. Credo che mio nipote non mi abbia mai visto così contento. Arriva, lascia anche la macchina fuori posto ed attraversa la strada di corsa., Un forte abbraccio e lì ricordi a non finire di quando eravamo ragazzini. Povero il mio cuore!!!

Abbiamo bevuto un aperitivo insieme e poi ci ha voluto accompagnare a casa con la promessa che non ci saremmo più persi di vista e che al mio prossimo viaggio giù di contattarlo che lui organizzava una rimpatriata alla grande con tutti gli amici dell’epoca. Siiiiiiiiiiiiii un pezzo della mia vita finalmente ritrovato. Forse qualcuno leggendo storcerà il naso, ma gli amici miei veri quelli che ho accanto sinceramente nel mio blog, loro no. Loro so che leggendo vivranno ciò che ho appena raccontato. Strano ma rileggendo quello che ho scritto stasera mi sento sereno e contento perché in poche ore ho avuto la gioia di sentire la voce e l’abbraccio di amici che non vedevo da tanti anni. Amici coi quali ho diviso la mia adolescenza e le mie esperienze da quasi uomo fatto.

Ci sentiamo per la cronaca del martedì amici. Un bacio a tutti dal vostro Gipsy.

 
 
 
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Un blog di: aelle62
Data di creazione: 08/07/2007
 

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