VALERIO SCANU
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ESPRIMI UN DESIDERIO
Una notte d’estate due fanciulle cheyenne stavano sdraiate fuori dalla loro tenda, guardando le stelle. “Guarda quella!”disse la Prima fanciulla. “E’ la più luminosa di tutte. Mi piacerebbe sposarla”. Il giorno dopo,mentre le due fanciulle raccoglievano la legna, videro un porcospino che si arrampicava su un albero. “Voglio prenderlo”disse la Prima fanciulla, arrampicandosi dietro di lui. Il porcospino continuava a salire senza farsi prendere e Prima fanciulla lo seguiva.”Vieni giù,vieni giù!” implorava la Seconda fanciulla,ma in breve Prima fanciulla arrivò troppo in alto per poterla udire. L’albero, un pino, continuava a crescere finché raggiunse il mondo celeste. Prima fanciulla si mise a piangere dalla paura, perché era salita troppo in alto. Allora si udì una voce: ”Non piangere. Sono Stella Splendente, e vorrei sposarti.” Così Prima fanciulla e Stella Splendente si sposarono.Stella Splendente disse alla sua sposa che avrebbero potuto fare tutto quello che voleva nel mondo celeste, però se avesse raccolto le rape bianche che crescevano in quel luogo, sarebbe successo qualcosa di male. Vissero insieme felici, e presto, ebbero un bambino. Ma Prima fanciulla era molto curiosa riguardo alle rape bianche e, un giorno, ne raccolse una. Nel mondo celeste si formò un buco, attraverso il quale si poteva vedere la terra lontana lontana.Desiderosa di rivedere la sua casa d’origine, Prima fanciulla, intrecciò una fune di fili d’erba; sembrava abbastanza lunga da arrivare fino a terra, e così Prima fanciulla cominciò a scendere attraverso il buco, con il suo bambino in braccio. Ma quando Prima fanciulla arrivò in fondo alla fune, vide che il terreno era ancora molto più sotto.Si aggrappò disperatamente, ma alla fine le mancarono le forze e cadde. Morì, ma il bambino, che era fatto di pietra di stelle, sopravvisse. Una mamma stornello portò il bimbo nel suo nido e lo nutrì insieme ai suoi piccoli. Chiamò il bimbo Stella Cadente. Il ragazzo cresceva in fretta e aveva imparato a correre tanto veloce da tener dietro al volo degli uccelli. Ma la mamma stornello era triste perché il ragazzo non aveva le ali. Quando si avvicinò l’inverno, e per gli stornelli arrivò il momento di volare a Sud, sapeva che lui non avrebbe potuto compiere a piedi un viaggio così lungo. "Fammi un arco e delle frecce e mi arrangerò da solo" le disse Stella Cadente. Portando con sé l’arco e le frecce degli stornelli, camminò lungo un fiume e giunse all’accampamento di sua madre.Vide una vecchia e le disse: "Nonna, ho sete". "Non posso darti acqua." gli rispose la vecchia. "Nel fiume c’è un mostro che mangia tutti quelli che si avvicinano!". Ma Stella Cadente aveva la gola così secca, che si fece dare un secchio di pelle di bisonte ed un mestolo di corno di bisonte ed andò al fiume.Appena immerse il mestolo nell’acqua, apparve un mostro enorme, che aprì la bocca e lo ingoiò. Rannicchiato per la paura in fondo allo stomaco del mostro, Stella Cadente, trovò tutte le altre persone che il mostro aveva ingoiato vive. La madre di Stella Cadente era una giovane Cheyenne, ma suo padre era una stella e lui era fatto di pietra di stelle, così con un pugno fece un buco nel fianco del mostro, uccidendolo. Tutti strisciarono fuori e Stella Cadente li ricondusse all’accampamento. Allora,Stella Cadente, andò dalla vecchia e le disse: "Nonna, ho fame". "Non ho cibo da darti. Ogni volta che gli uomini vanno a caccia, un corvo bianco avvisa i bisonti che stanno arrivando". "Non ti preoccupare per questo". disse Stella Cadente. "Procurami una pelle di bisonte e due corridori veloci". Ai corridori disse: "Dovete far finta di volermi colpire." Stella Cadente indossò la vecchia pelle di bisonte e raggiunse la mandria. Quando i due corridori si avvicinarono, il corvo bianco volò in alto gridando: "Correte, arrivano i cacciatori!" La mandria fuggì e Stella Cadente nella sua vecchia pelle di bisonte li seguì. I corridori lanciarono le loro frecce e Stella Cadente si lasciò cadere, come se fosse stato morto. Il corvo bianco volò sopra di lui, dicendo: "Perché andavi così piano?". Il corvo volava sempre più vicino e Stella Cadente allungò il braccio da sotto la pelle di bisonte e lo afferrò per le zampe. Trionfante, portò l’uccello all’accampamento e ne fece dono al capo che annunciò: "Porterò questo uccello alla mia tenda, lo legherò in alto e lo affumicherò fino a farlo morire".Da quel giorno, gli Cheyenne poterono cacciare tutti i bisonti di cui avevano bisogno, e non soffrirono più la fame. Tutti furono così riconoscenti a Stella Cadente, che gli diedero una tenda tutta per lui e la più bella fanciulla della tribù per moglie. E ogni notte Stella Splendente, padre di Stella Cadente, brillava su di loro dal cielo, benedicendoli, con la sua luce.
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Citazioni nei Blog Amici: 3
Se
Se un giorno
ti venisse voglia di piangere...
Chiamami.
Non prometto di farti ridere,
ma potrei piangere con te...
Se un giorno
tu decidessi di scappare,
non esitare a chiamarmi.
Non prometto di chiederti di restare,
ma potrei scappare con te.
Se un giorno
ti venisse voglia
di non parlare con nessuno...
chiamami.
In quel momento
prometto di starmene zitto.
Ma…Se un giorno tu mi chiamassi
e non rispondessi...
Vienimi incontro di corsa...
forse Io ho bisogno di te!
Inviato da: sole.cp
il 09/09/2009 alle 09:01
Inviato da: meryalipervolare
il 14/07/2009 alle 20:31
Inviato da: lupa0dgl
il 06/04/2009 alle 10:17
Inviato da: gletjzia
il 04/04/2009 alle 22:24
Inviato da: Giles2004
il 15/03/2009 alle 11:52