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O Signore, la cui voce sento
nei venti
e il cui respiro dà vita
a tutto il mondo,
ascoltami.
Vengo davanti a Te,
uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza
e della tua saggezza.
Lasciami camminare
tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino
il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino
ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute
nell'udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose
che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto
in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore
ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fa’ che io sia sempre pronto
a venire con Te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire
a Te senza vergogna.
Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux
Da bambini si è se stessi e si sa e si capisce tutto, come dei piccoli profeti. Poi all'improvviso accade qualcosa e si cessa di essere se stessi, si diventa ciò che gli altri costringono a essere. Si perde la saggezza, e l'anima. Jean Rhys
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« Nuvole sul canale Kazinga | Misteriosa Esistenza » |
Quante volte - ho provato -
nell’abissale vastità del mare
ad affondare. Lungo giri di luce,
mi addentro. E sommergo, più giù
quando più pesano addosso
i maligni residui del mondo perduto,
sino al fondo. Lì giù,
tra alghe e conchiglie, è possibile
sentire man mano scemare
quel peso che la pena bloccava.
mentre il risuono di profonda caverna
sconfinato raggiunge in un canto.
È l’universale richiamo di vita
che ogni uomo invade in originaria potenza
per risalire nel giorno da riordinare altrimenti
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