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O Signore, la cui voce sento
nei venti
e il cui respiro dà vita
a tutto il mondo,
ascoltami.
Vengo davanti a Te,
uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza
e della tua saggezza.
Lasciami camminare
tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino
il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino
ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute
nell'udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose
che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto
in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore
ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fa’ che io sia sempre pronto
a venire con Te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire
a Te senza vergogna.
Preghiera di Yellow Lark, capo indiano Sioux
Da bambini si è se stessi e si sa e si capisce tutto, come dei piccoli profeti. Poi all'improvviso accade qualcosa e si cessa di essere se stessi, si diventa ciò che gli altri costringono a essere. Si perde la saggezza, e l'anima. Jean Rhys
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« Il coraggio di guardare | Recondite significazioni » |
L’eccesso ci condanna
Mi chiedo perché,
come mai restiamo cosi,
tanto retrivi
da non scrutare lontano,
da non pressare l’invito
di chi chiede sostegno.
Nella rete aggiogati
di ricchezza strozzina,
neghiamo all’amico
il valore di quotidiana fatica,
in madre nostra prima: frugalità!
Liberi di compiacere quel che è,
liberi di sognare qualcosa in più
liberi di assecondare la sfida:
in frugale libertà si progetta
il vero di quel che sarà!
Con questo tema, saluto
onore al fratello lontano,
sfruttato e umiliato
nella dura sopravvivenza.
A noi rimane la vertigine
di brulle voragini
Dannate escrescenze
di una sacca eccedente
che va divorando la terra
La tecnologia ha diabolicamente moltiplicato gli effetti perversi di una mentalità permeata di smodata avidità, unita alla concezione tutta anglosassone dell’esistenza concepita come una folle corsa verso l’autoaffermazione e l’arricchimento a tutti i costi…
E’ la globalizzazione, gente. Globalizzazione dell’usura, globalizzazione del tracollo da usura. Si tratta del frutto avvelenato del pensiero unico del capitalismo senza freni e senza frontiere…
Si tratta solo della fine di questo tipo di capitalismo da rapina. Il denaro deve tornare ad essere la giusta ricompensa del lavoro svolto e non una fabbrica di illusioni da alimentare con altro denaro. Magari a discapito di chi fatica e suda per un pezzo di pane.
Angelo Spaziano
Tornano particolarmente utili queste frasi
per interpretare il senso della poesia
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