Giulia InterrottaDiario d'emozioni vissute. |
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...Vorrei imparare a sognare serenamente...
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Una poltrona vuota
per ricordarmi delle assenze.
By Iguana Jo
Licenza Creative Commons
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Camminare da sola non è mai facile.
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Io sono così. Un po' angelo. Un po' demone.
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« Spezzata | Giulia. Me. » |
Oggi ho ricevuto la carezza di un pensiero e l'abbraccio gentile di un fratello. Le parole del messaggio di Mel mi hanno riempito il cuore di gioia perchè io non ci so stare senza sentirla per quasi un giorno e mezzo intero, mi mancava troppo. Ero preoccupata della sua rabbia. Mi sentivo il cuore pesante ad aver litigato con lei per una cosa stupida come una gita in città che non aveva niente a che vedere con noi due. L'amicizia non si rovina solo per aver esteso il vocabolario del "ti voglio bene" ad un'altra persona. Ora sembra l'abbia compreso. Forse aveva solo necessità di sentirsi rassicurata, il nostro legame è così forte, magari anche troppo, non lo so. Non lo so decifrare bene. Siamo indissolubilmente legate a doppia mandata. Insieme abbiamo trovato Eleonora morta tutta sporca di sangue, eppure bella anche con i colori pallidi dell'assenza di respiro. Insieme abbiamo celebrato regolarmente la ricorrenza della sua scomparsa. Insieme abbiamo pianto. Insieme abbiamo fatto talmente tanto che ora saperci distanti è un qualcosa d'incomprensile. Ma stiamo imparando a convivere con realtà diverse, unendole quando possiamo. Federico si è dimostrato degno di fiducia. Oggi Laura se l'era presa nuovamente a male con me e per quanto io cercassi di spiegarle la verità, per quanto io cercassi di dimostrarle di non volerla separare da suo fratello rifiutava di capire. Ma alla fine è venuto lui. Ed è bastato un gesto a placare tutto quanto. Se l'è tirata tra le braccia, scacciando ogni perplessità, ogni assurda accusa. Io li ho guardati per un pò provando angosciante invidia, perchè per un momento sono tornata bambina accoccolata sulle gambe del mio papà, sicura di non dover temere niente. Mi avrebbe sempre protetta ed aiutata. E' un pensiero così dannatamente ricorrente lui. Lui. Lui. Lui. Mi devasta. Mi devasta e continuo a chiedermi per quale motivo non mi invii una cartolina, se chiamare gli costa troppo. Allora gli scrivo lettere immaginarie dove gli dico "ti odio", "ti odio, non tornare mai più". Ma sono una pessima bugiarda. Mamma non tocca l'argomento. Fede si è raccomandato d'aver pazienza, prima o poi la verità verrà fuori. Va bene. Va bene dico. Va bene però. Però. Però. Però io rivoglio indietro tutto quello che ho perso.
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