Onestàmentale

Insomma, nonostante tutto finalmente vedo la luce. Da oggi si può parlare di date e di scadenze per quanto riguarda la Svolta.

Sono contento. Sono già un pochino incredulo, anche se non dovrei; ma mica sono di ghiaccio, accidenti, che qui si parla di conoscere il giorno del futuro in cui la tua vita cambierà, in un senso o nell’altro.

È strano avere davanti un futuro scritto, per una volta; ed in questo caso non è affatto spiacevole, anzi.

Il giorno della laurea, ma quanto ci ho pensato? Quanto ci ho lavorato? Eppure adesso è tangibile, tempo qualche settimana e vai di completo, cravatta, baci, abbracci, cantucci, bottiglie, fiesta.

Comprensibilmente assorbito da quest’unico pensiero già avverto la lieve nostalgia di un altro periodo intenso che, come sempre accade, è evaporato in un attimo come cloroformio versato via.

Molte altre volte ho fatto l’equilibrista con gli elementi e i personaggi della mia biografia, solo per il gusto e la necessità di toccare sempre più avanti; ed anche adesso che sogno magari una vacanza, in realtà percepisco la forza tutta di quanto accaduto in questi ultimi mesi.

E mi sento fortunato.

E non sono ancora sicuro di quante persone vorrei ringraziare.

Ho solo una vaga idea di quanto sono in debito

di tutto

con i miei.

Gli amici che sono lontani, il cuore di tutti coloro con cui ho avuto scambio di vita, che mi hanno dato tanto, cui ho dato quanto avevo, tutti nessuno escluso sono sotto la mia pelle.

La mia faccia, sicuramente più espressiva e magari un poco più interessante di un tempo, è lì che mostra sorridendo le prime, non vistosissime, rughe d’espressione pensando a voi tutti.

Se incanutisco un capello per volta lo devo ad un travaso di sapere di cui mi avete fatto omaggio; ne sono felice.

Non sono a mani vuote all’arrivo, ho una valigia piena di feticci portafortuna appartenuti a ciascuno di voi, donne e uomini.

E allora un grazie per la scienza, uno per la spiritualità, uno per le legnate; un grazie per l’amore, un grazie per gli applausi, uno per i bicchieri, uno per le cartoline. Un grazie per le discussioni, uno per i concerti, uno per il pianto, uno per le vostre mani, uno per le vostre risa. Un grazie, per tutti voi, per aver diviso con me quello che avevate, sempre.

Se c’è del buono dietro questo occhi dal verde indeciso, è anche e molto per merito vostro.

Vi voglio bene.

… sento già la socca buona galoppare e puntarmi con un mese e mezzo di anticipo...