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« Il critico.Di un piccolo mondo che ... »

Di pagare le mie rate.

Post n°138 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da gizzoragno

 

Arrendersi al freddo, accomodarsi sulla poltrona dei propri pensieri... perchè no?

Non voglio orari, non corro da nessuna parte. La tua lontananza, il tuo impegno lontano da qui è ciò che mi resta attorno stasera. Dirigo il movimento delle parole, le faccio scivolare, mi fermo per una sigaretta, e vi amo da qui, guardandovi ballare. Chissà perchè mi sdraio sul mio divano e mi sembra di essere a casa con voi, anni fa, insieme, dopo cena, al caldo, dentro la trincea scavata a mani nude da voi, dentro il campo di battaglia della vita. A fare addestramento, fino a quel mattino in cui sono partito, con una dedica, per provare a scoprire chi sono, e portarvi prove del vostro coraggio.

E ad ogni ritorno portare in valigia testimonianze e foto di posti a voi sconosciuti, scalpi di uomini uccisi per legittima difesa, ferite di guerra ricucite come potevo, un pezzo del vostro cuore indietro ogni volta. Anche questa nostra lontananza stasera che vi guardo dal banco del bar, mentre la serata va avanti, mentre ancora non vi ho offerto una cena, mi viene in aiuto, scrive nuove pagine.

Di noi.

Che storia siamo.

Penso a voi non sempre, ma con maggiore apprensione ad ogni passo. Tremante sogno sogni vividi e mi sveglio sudato. Ogni partenza che affrontate mi lascia più cosciente ogni volta.

Del futuro.

Penso a voi quando guardo l'orologio, quando conto i respiri scivolare disperati sul calendario che neppure guardo più. Penso a voi quando stringo i denti,e al regno che possiedo, una tenuta che mi preparo a gestire. Avete asfaltato la mia strada fin dove potevate, perchè potessi intanto prendere la patente senza farmi troppo male. Poi ho provato da solo, faticando.

Bestemmiando.

Piangendo.

Avete tirato su mura dove non c'era nulla per me, avete preparato stanze per i miei viaggi e per il mio ritorno. Sempre al caldo, sempre con la pancia piena.

Ho paure che neppure sospettavo, quando penso a voi, come se finalmente ci fossimo scambiati di posto. Come se i miei rischi li avessi già corsi.

Vorrei cominciare a pagare le mie rate.

Questo esservi esposti con le banche della vita è il senso della vostra esistenza.

Spero che ogni volta che sedete e controllate i conti possiate sentirvi almeno un po' come mi sento io stasera. Spero possiate vedere, come io vedo con questi miei occhi emozionati, che il risultato di tutte le vostre fatiche c'è, ed ha un valore non calcolabile.

Io vi guardo ballare, abbracciati.

Sorridenti.

 

Finalmente.

 

 

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Commenti al Post:
gilio2
gilio2 il 30/01/10 alle 09:40 via WEB
Bello,bellissimo ritrovarti. Un post pieno di pensieri.unici,forti dalla verità e dei sentimenti che nascondono le tue parole. "scambiarsi di posto"..è il corso della vita che ci porta,lo vogliamo o meno,una realizzazione che quando la vivi ti attraversa come una scossa elettrica..energia,curiosità,dolore e paura. Sei fortunato che dopo aver faticato,sei arrivato a poter recitare il ruolo inverso..ed entrambi appagati.A me,manca,ed il vuoto è incolmabile. G2
 
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