il mio blog

ti invidio

queste sono riflessioni scritte a settembre/ottobre 2013, sempre rivolte alla stessa persona del primo post:

"Ti invidio, sentimento che pensavo su di me non avesse una grande presa. Invece adesso mi ritrovo ad invidiarti tante cose, invidio la tua posizione dominante nel nostro rapporto, dove tutto dipende dai tuoi umori, dalla tua voglia residua di stare ancora con me, insomma quando vorrai potrai chiudere il nostro rapporto con poche sofferenze interiori, e nel caso ci fossero facilmente superabili, vuoi perché ci sei abituata ma soprattutto perché lo hai voluto tu ed in questi casi, dovresti saperlo bene, e' il piantato a soffrire di più. Invidio anche le tue storie mai finite, o quelle già pronte ad iniziare. così, nel caso ne avessi bisogno, dimenticheresti in fretta tutto, avrai modo di tuffarti nuovamente in una di queste, dando generosamente e superficialmente tutto come hai sempre fatto, tanto per te gli uomini sono tutti uguali. A proposito di ciò, forse c'è' una cosa che non invidio, nel campo sentimentale hai una scarsa capacità di valutazione delle persone con cui hai a che fare, almeno in questo campo, hai stranamente poco intuito femminile, ne ho probabilmente più io di te.

Mi sento ridicolo e patetico, sopportato, compianto, talvolta disprezzato e pur rendendomi conto di ciò non reagisco per paura di perderti, non riesco ad allontanarmi da te in modo dignitoso togliendoti il disturbo, alleggerendoti da questo fardello ... cazzo come mi piacerebbe essere al tuo posto, ti invidio, come vorrei essere io a tenere le redini in mano, anche se, e di questo ne sono certo, pur da posizione dominante, per il forte sentimento che provo verso di te, per averti sempre al fianco, cercherei di condurre la nostra relazione in modo tranquillo, senza tanti scossoni, per viverti in modo sereno come non lo abbiamo mai fatto."