IN VIAGGIO ALLA RICERCA DELLA COMPAGNA
Mi sono rimesso in viaggio. Sono un uomo timido, che parla poco e che scrive troppo... ma ovviamente il giusto sta nel mezzo. Cerco la compagna del mio viaggio, ovvero quella donna che come me apprezzi le cose semplici e le piccole gioie della vita, spesso travestite da banalità che non sono in effetti. Non disdegno la battaglia per la vita, e mi piace mostrarmi per come sono, non millanto e non fingo. Carattere difficile, duro alle volte, ma generoso con chi mi dimostra fiducia. A te, donna e amica, scoprire e tirare fuori il mio meglio.
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Post n°66 pubblicato il 06 Marzo 2009 da pugacioff2008
Una cosa del tutto vera. Ricordi di gioventù... Era una tarda mattinata di luglio di una ventina di anni fa, e mi trovavo alla guida del mio Fiorino immerso nel traffico di Piazzale Giulio Cesare, imbottigliato all'origine senza l'aggiunta di dolcificanti... e si aspettava tutti quanti il prossimo verde. Avevo di fianco a me un giovane tassista a sinistra e un signore di mezz'età alla mia destra. Si era in epoca pre-condizionatore, quindi avevamo tutti i finestrini aperti. L'aria era del tutto ferma e si boccheggiava nei quarantacinque gradi dei nostri abitacoli sotto il sole. Improvvisamente mi resi conto che i due di fianco a me mi fissavano. Guardai a destra e a sinistra e vidi che entrambi avevano lo stesso stranissimo comportamento: guardavano dietro le loro macchine e poi guardavano me con due occhi interrogativi. Ci misi un po' a capire, ma a un certo punto mi scappò l'occhio nello specchietto retrovisore esterno. Di fianco al mio Fiorino c'era, alla mia sinistra, una bellissima ragazza in minigonna che, in sella a una bicicletta, era ferma a un metro dietro la mia portiera. La sua gamba sinistra era appoggiata al pedale mentre l'altra poggiava a terra. Evidentemente, data la cortissima minigonna, la ragazza mostrava una piccola parte della mutandina e lo spettacolo era... solo per me e solo attraverso il mio specchietto! Il giovane tassista poteva vedere la ragazza ma non quello che vedevo io, mentre il signore alla mia destra aveva evidentemente visto arrivare la ragazza e aveva sperato che si fermasse dalla sua parte. Insomma, per qualche secondo fui la persona più fortunata dell'ingorgo di quella mattina... Da gentiluomo non approfittai troppo della visione e non diedi l'impressione di avere visto... ma non sono sicuro di tutto ciò. Arrivò quel maledettissimo verde e tutti ripartimmo, mooolto lentamente, così come anche la ragazza in bici e in minigonna. Sono cose che non si possono dimenticare. |
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