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Indignazione


Sono davvero indignato. Silvio Berlusconi ha dichiarato ieri sera che il rimedio al precariato è cercare di sposare il figlio di Berlusconi o di un altro come lui. Sono indignato perchè le legittime preoccupazioni di un padre sono state completamente travisate, ancora una volta, dai giornalisti. Ma come: un padre scende per la colazione, vede il figlio che gira indolente il cucchiaio nel caffelatte, inzuppa un oro saiwa e svogliatamente se lo porta alla bocca; non vede luce negli occhi del suo erede; alla sera torna a casa, e lo trova appartato, nella sua cameretta, steso sul lettuccio a fissare il soffitto, stringendo lo snoopy di pezza, regalo della prima comunione; o peggio ancora, questo padre amorevole fa due passi al parco sempione e lo trova seduto su una panchina, a leggere, magari addirittura qualche romanzo degenerato di quei russi dai nomi impronunciabili, comunisti anche quando non c'era ancora il comunismo. Solo. Triste. Introverso. Quando il padre ritiene che a venti o trent'anni (ma anche a quaranta, cinquanta, sessanta....) si debba pensare solo alla figa e ai soldi. E un padre non dovrebbe preoccuparsi per il futuro del prroprio figliolo? E i giornalisti si scagliano contro un padre, perchè ha tentato, magari non proprio in maniera elegante, di procurare un appuntamento al figliolo? magari non era il caso di farlo davanti a qualche milione di spettatori, che avranno pensato senza dubbbio "ma che sfigato, se il paparino gli deve procacciare le donne......", e poi avranno compatito quel padre triste per la tristezza del figlio, quello sforzo di illuminare una giovane vita inaridita dalla totale assenza di una presenza femminile; questo hanno pensato gli italiani, non certo ciò che i giornalisti, ancora una volta, hanno voluto intendere. Pier Silvio è un ragazzo sensibile, introverso, forse esageratamente cerebrale, solitario, del tutto alieno dal godere delle gioie materiali per dedicarsi esclusivamente ai piacere spirituali. Comprendiamo un padre che cerca di riscaldare la vita ascetica del figlio con il sorriso di una donna.