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Salute mentale


Oggi si è presentato un nuovo paziente al Centro di Salute Mentale. A volte è molto difficile individuare i comportamenti patologici in situazioni e atteggiamenti che potrebbero apparire anche normali. Assieme allo psichiatra abbiamo sottoposto il paziente ad una attenta analisi, trascorrendo con lui quasi un intero pomeriggio. Sono emersi tanti elementi problematici che inducono a collocarne la personalità, quanto meno, in una zona di confine fra la malattia mentale e il semplice disagio. Ecco alcuni dei comportamenti riscontrati. a) Difficoltà di adattamento al contesto in cui agisce, con gravi problemi di comprensione dello stesso. Molto spesso gli capita di ritrovarsi in situazioni tali da richiedere un controllo preciso delle proprie azioni, ma interpretando in maniera del tutto personale e soggettiva il contesto, tende ad agire seguendo una linea di comportamento del tutto avulsa dalla situazione stessa ed anzi, molto spesso del tutto incompatibile (ad esempio, ad una importante riunione, di fronte al fotografo che stava per immortalare il gruppo dei partecipanti al momento dello scatto ha fatto le corna con la mano dietro la testa del vicino). b) Erronea convinzione che, nelle situazioni ora citate, il suo atteggiamento sia giudicato divertente dagli altri. Purtroppo, l'incomprensione della situazione in cui agisce lo porta a ritenere che il suo comportamento sia pienamente accettato. Quando gli si rivolgono delle critiche tende ad affermare che tutti gli altri non hanno capito il contesto, mentre lui è l'unico che lo ha compreso esattamente (ad esempio, tutti gli altri ritenevano di presenziare ad una riunione di capi di governo, mentre lui riteneva di essere in gita scolastica). c) Indifferenza alle cause seconde. Come mostrò Levy Bruhl, la mentalità primitiva è caratterizzata dall'indifferenza alle cause seconde, mentre viene dato rilievo solo alle cause prime (un dio che ha provocato l'inondazione; un comportamento sacrilego che ha provocato la siccità). Nel caso in esame il paziente manifesta un'ossessiva indifferenza alle serie causali, asserendo in maniera ripetitiva e meccanica che "è tutta colpa dei comunisti", nel caso di eventi negativi; che è tutto merito del suo talento di seduttore di donne, nel caso di eventi positivi. d) Incapacità di assumere responsabilità. Il paziente rifiuta di assumere qualsiasi responsabilità per le azioni che ha compiuto, manifestando una personalità non ancora compiutamente sviluppata ed arrestatasi all'epoca della preadolescenza. Le responsabilità sono sempre di altri, anche quando le azioni sono state da lui stesso compiute (è colpa dell'arbitro quando perde una partita di calcio; è colpa di chi riporta le sue frasi quando queste risultano assurde; è colpa del compagno di banco quando chiacchiera a scuola). Connessa alla totale incapacità di assumere responsabilità è la radicata convinzione della propria impunità e della ingiustizia di qualsiasi sanzione per le condotte disdicevoli. e) Esagerata e irrealistica aspettativa circa il proprio ruolo nella storia. Come molti pazienti affetti da gravi patologie, il caso che stiamo esaminando ritiene di dover riverstire un ruolo provvidenziale e di primissimo piano nella storia dell'Uomo. Mancando una piena e totale identificazione con un singolo personaggio del passato (il classico Napoleone, ad esempio), tende a rivestire la propria personalità di elementi di grandezza storica frutto di invenzione e, nondimento, dei quali pare essere irrealisticamente convinto. Ritiene di poter salvare il mondo, manifestando parziali identificazioni, anche di natura erotico-mistica, di volta in volta, con Gesù Cristo, Amleto, John Holmes, Nicola Arigliano e Chicco Evani. f) Dipendenza dal giudizio degli altri e necessità di approvazione. La personalità problematica del paziente si manifesta spessissimo nell'ossessione per il giudizio altrui. Il paziente spesso è soverchiato dalla indefettibile necessità di acquisire il consenso altrui, senza il quale non può vivere. Dopo due ore di permanenza nel Centro di Salute Mentale aveva già indetto una consultazione (un sondaggio, lo chiamava lui) fra tutti gli assistiti presenti, volto a conoscere il loro orientamento circa una sua candidatura alla guida del Centro di Salute Mentale, una volta spodestato il primario. Solo un altro paziente ha osato chiedergli se lui avesse conoscenze in materia psichiatrica. Lui ha reagito in maniera ostentatamente offesa, dando in escandescenze e richiamando tutti gli altri pazienti ad unirsi per rintuzzare il complotto (qualcuno pare abbia udito,nella confusione, "complotto comunista"). g) Convinzione che altri soggetti appartenenti a gruppi antagonisti manifestino problemi psichiatrici. Come purtroppo accade spessissimo, e come dipinto da tante storielle (che peraltro lui stesso ama raccontare, quasi come fossero il più saldo retroterra culturale dal quale attingere insegnamenti morali e regole di condotta), il paziente ha la convinzione che altre persone siano "matte", mentre lui sono è perfettamente sano. Tale ribaltamento della realtà pare un'evidente distorsione dovuta alla necessità di proteggere la propria personalità da quelle che vengono percepite come minacce esterne (ad esempio, azioni giudiziarie persecutorie; diffamazioni da parte di giornalisti). h) Tendenza a modellare la realtà secondo i propri interessi. Il vissuto soggettivo del paziente, ed i bisogni che questi manifesta apertamente, prevalgono totalmente sulla realtà obiettiva, alla quale vengono sovrapposti i benefici che il paziente stesso si attende di ricevere. In sostanza, la realtà effettiva è quella che gli porta maggiore beneficio, il resto deve essere ricondotto, con un'adeguata opera di convinzione o manipolazione, ad una conformità ai propri interessi che il paziente ritiene necessaria (ad esempio, ritiene che non si debba smettere di tenere comportamenti contrari ad alcune leggi- come evadere le tasse, avere contatti o offrire vantaggi a persone implicate in organizzazioni malavitose, utilizzare il telefono per imporre scelte vantaggiose a funzionari e amministratori statali- bensì che si debbano cambiare le leggi, percepite come ingiuste perchè contrarie agli interessi del paziente). La sintomatologia ora rapidamente riassunta induce a ritenere il paziente del tutto inidoneo a svolgere qualsiasi attività pubbica e ad assumere incarichi di responsabilità e conduzione, anche solo in realtà istituzionali e aziendali di minima dimensione. Pare necessario però effettuare un controllo per comprendere il motivo per cui il paziente ripeta ossessivamente che vuole diventare Presidente del Consiglio.